E' questione d'etichetta, Filippo.

Filippo, lascia perdere l'etichetta della scatoletta di Miciomiao e mangia. Ho capito che vuoi farmi notare che quello che c'è scritto non ti soddisfa e che mangiamo un'accozzaglia di alimenti geneticamente modificati, additivi chimici e prodotti nocivi. Schifezze, insomma!
Lo so che non si mangia più come una volta. Bisognerebbe vivere in campagna, coltivare un orto e allevare polli, ma abitiamo in città dove siamo costretti a fare la spesa al super mercato tra offerte speciali e "due per tre". Ci propinano prodotti in sgargianti confezioni che, una volta assaggiati, c'è da chiedersi se non sarebbe stato meglio cucinare la scatola piuttosto del contenuto. Il cibo lo vediamo perlopiù in coloratissime immagini per farci ingolosire e poi scopriamo che il pollo è pallido come un cadavere e sa di pesce, mentre il pesce sembra sughero. Per non parlare dei prezzi!
Ti sei messo in testa che ci stanno avvelenando e così tutto il pianeta. Stai diventando un verde assatanato e sospiri come un gatto bucolico al quale hanno sostituito le montagne col polistirolo, il mare con la carta argentata dei presepi ed i prati con la moquette di plastica verde delle terrazze.
Per questa storia degli O.G.M. stai facendo una tragedia greca. Ho capito i rischi che corriamo, sento anch'io le notizie, cosa credi? Tuttavia, che potrei fare a parte saltare su un gommone di Geenpeace e andare all'abbordaggio di una nave carica di mais manipolato, oppure girare con un cartello di protesta davanti ad un summit di ministri.
Capisco che ti angosci perché coltivando o allevando in natura organismi geneticamente modificati, si rischia una contaminazione anche accidentale, che può produrre effetti irreversibili sugli ecosistemi. Mi rendo anche conto che potrebbe essere molto peggio di un inquinamento chimico, perché gli OGM sono organismi viventi e possono riprodursi e moltiplicarsi, diffondersi nello spazio e continuare a mutarsi nel tempo.
Fa paura anche a me un domani con piante e animali diversi da quelli che la natura finora ci ha fatto conoscere e che forse non potremo nemmeno tenere sotto controllo. Sembra fantascienza, ma non lo è, e un giorno potresti essere costretto a scappare da topi grossi come cavalli per non farti prendere a calci nel sedere, oppure io potrei trovarmi nel piatto dei pomodori che starnutiscono quando ci aggiungo un po' di pepe nel condimento e saltano fuori del piatto per fuggire in bagno a sciacquarsi.
Oggi, con l'ingegneria e la manipolazione genetica c'è da stare attenti, ma non è possibile impedirla, cosa che è sarebbe sbagliata perché è una scienza che potrebbe invece, e sicuramente lo farà, migliorare la vita, curare malattie e permettere di sfamare tanta gente che oggi non è in grado di sopravvivere. Però, sebbene questa nuova scienza sia parte del nostro progresso, va tenuta sotto controllo e non deve solamente diventare un sistema per rendere ancora più ricche è potenti certe multinazionali.
Sembra, in ogni caso, che negli Stati Uniti mangiano cibi transgenici da almeno dieci anni e finora si non sono lamentati di aver trovato pomodori bizzarri o altre stranezze. Non mi sembrano nemmeno tanto diversi dagli Americani di sempre, di quelli della conquista del West e dell'Europa occupata dal nazismo, o di quelli d'oggi che vediamo ogni sera alla televisione e nemmeno la loro democrazia si è modificata da quella che anche qui abbiamo voluto avviare e che dovremmo difendere come fanno loro.
Caso mai, si dovrebbero fare delle ricerche su che genere di mutazione ha colpito quei fedeli integralisti che hanno deciso di riportarci tutti nel medioevo o, addirittura, di eliminarci definitivamente. Cos'è avvenuto in questi ultimi anni che ha prodotto un fenomeno così pericoloso? Se c'è stata una contaminazione, dove è avvenuta e com'è cominciata? Può diffondersi ancora di più e peggiorare in ferocia? Si notano in giro anche delle forme meno violente, che potrebbero peggiorare. Forse sono solo i primi sintomi, come possiamo notare in certi ragionamenti che ultimamente si sentono alla televisione, in bocca a gente alla quale la democrazia fa paura, anche se si dichiarano suoi paladini.
Ma lasciamo perdere e torniamo alle tue scatolette, amico mio, che con te sono già un problema non indifferente.
Oramai sei diventato talmente pignolo da farmi saltare i nervi ogni volta che ti riempio la ciotola. E non serve nemmeno gettare la scatoletta perché pretendi che te la lascio per conservare le etichette e accumulare punti per ottenere un cuscino speciale per gatti dormiglioni, oppure il gratta unghie di cui ti sei infatuato. Sei un gatto viziato, ecco cosa sei!
Intanto, vediamo un po' cosa c'è scritto sull'etichetta del tuo pranzo di oggi: Carni e derivati (manzo minimo 4%). Il manzo ti piace Filippo e lo hai sempre mangiato, ma capisco che sembra un po' generica come informazione. Vai a sapere se questo manzo è sano o no, cosa ha mangiato a sua volta, oppure è clonato come Dolly. Inoltre, è solo il quattro percento dell'intera scatoletta! E i derivati chi sono? Parenti poveri del manzo? Lontani cugini? Ci resterà il dubbio Filippo. Oltre al manzo e ai suoi cugini ci sono cereali, sostanze minerali, sottoprodotti d'origine vegetale in percentuale sconosciuta, però.
O.K. Filippo, hai ragione. Scrivere questo e non scrivere nulla sono parenti, tanto valeva aggiungere che oltre ad una minimissima parte di manzo tutto il resto è un miscuglio da smorzare qualsiasi appetito. Per non parlare degli additivi, dei coloranti e dei conservanti CEE che vuol dire ancora meno, sennonché che non è cibo.
Ma non è finita qui, amico mio. Ci sono anche Tenori Analitici e non mi chiedere cosa sono perché al massimo posso supporre che siano cantanti d'opera che come secondo lavoro sono impiegati in un laboratorio d'analisi. E infine, tanto per darti la botta finale, ci sono proteina greggia, grassi greggi, che fanno pensare al petrolio e ai miliardi che si fanno gli sceicchi, fibra grezza e, dulcis in fundo, ceneri gregge che a scriverlo bisogna essere proprio necrofili perversi.
In ogni caso, devi sapere che qualche anima buona ci ha messo dentro anche una speciale miscela di vitamine ed elementi nutritivi studiata appositamente per contribuire a rafforzare il tuo sistema immunitario. Vedi? Nonostante tutto pensano alla tua salute. La puoi sempre considerare come un antidoto per il resto che c'è dentro…
Adesso non fare quel muso. Hai capito finalmente che le etichette non si devono leggere prima di mangiare, altrimenti ti passa l'appetito? Inoltre, queste descrizioni sembrano i foglietti nelle scatole dei medicinali, anche se manca la parte delle controindicazioni che invece ci dovrebbe essere.
Ora mangia, oppure resta lì a contemplarti la ciotola, io ho fame e mi apro una delle mie scatolette di carne e vicino ci metto una bella insalata di quelle già pronte nella busta di plastica. Quando fanno pubblicità alla carne in scatola, dalla faccia degli attori, sembra che stiano prendendo ambrosia degli dei. Sinceramente, penso che per poter mostrare tanto entusiasmo, bisogna essere degli attori eccezionali, oppure infidi venditori di polizze.
Diavolo! Filippo mi sono letto anche la mia etichetta e sai che ti dico?
Non si può campare così, lascia stare tutto e andiamo a farci una pizza. Tu scegli la solita alle alici ed io alle quattro stagioni.
Offro io.

paolo carbonaio

Pubblicato nella rubrica "Sottocoperta"
del settimanale on line




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