Non
ci sono più le mezze stagioni
E'
vero Filippo, amico mio, non ci sono più le mezze stagioni. O
fa un caldo da stramazzare, oppure sembra di stare in Siberia d'inverno.
Questa estate sudano anche le statue e a vivere in città, l'aria
calda e umida ti smorza ogni desiderio di fare. Anche leggere un giornale,
guardare la televisione diventa un'impresa perché, caldo a parte,
ciò che leggi e vedi ogni giorno, non fa altro che aumentarti
la temperatura interna per non parlare di quella mentale.
Ma cosa sono poi le mezze stagioni? Quei periodi dell'anno in cui caldo
e freddo dovrebbero comportarsi intelligentemente, permettere la pioggia
che bagna i campi ed aiutare la nascita delle piante, irrorarle di un
sole equilibrato fino a completa fioritura ed a noi dare respiro e la
possibilità di vivere senza doverci imbacuccare come eschimesi,
oppure girare seminudi e appiccicaticci di sudore. Insomma una via di
mezzo in tutto.
Anche la nostra vita dovrebbe avere le mezze stagioni. Momenti in cui
si ragiona, si cerca di comportarsi con moderazione, senza eccedere,
senza esagerare. Ma più vivo e più scopro che le mezze
misure vanno scomparendo come le mezze stagioni.
Nella politica, ad esempio, si dovrebbe discutere ma oggi le discussioni
sono diventale liti, baruffe da osteria ed è o tutto nero, oppure
tutto bianco. Ogni giorno incappiamo in dichiarazioni che denotano un
completo scollegamento tra lingua e cervello, per non dire di certe
uscite da film della serie "quattro passi nel delirio". Ma
i politici sono solamente un aspetto della vita umana e da un po' forse
la meno importante, giacché esclude la gran parte di noi. Un
mondo a sé, che si governa da solo e da solo dovrebbe alimentarsi,
ma che invece lo fa grazie al nostro indispensabile e inevitabile contributo,
voluto o non voluto.
Assassini escono dal carcere come se fossero giudicati redenti da San
Pietro ed ammessi nel Paradiso della comunità degli uomini liberi,
altri, il carcere sembra che non lo temano ed i loro crimini superano
anche gli aspetti più crudeli dell'animo umano. Omicidi, rapine,
violenze a minori, sono all'ordine del giorno e la stupidità,
forse complice il caldo, raggiunge livelli galattici, come lasciare
un bambino chiuso in macchina sotto il sole, al caldo, oppure sballarsi
la sera per poi morire guidando. Sembra che l'umanità non desideri
altro che sfidare la morte come se vivere sia null'altro che una roulette
russa.
Ma ciò che, caldo o non caldo, ormai sta diventando parte integrante
della nostra esistenza, è questa follia del terrorismo internazionale.
Ma dico io, riesco a capire che come occidentali non siamo l'essenza
della bontà universale, che Gesù e San Francesco sono
troppo pochi per rappresentarci tutti, che la nostra vita si dedica
perlopiù al raggiungimento del Nirvana finanziario, ma anche
del benessere. La nostra civiltà tende a farsi del bene, sia
nel senso collettivo sia in quello individuale e non sarà certamente
la perfezione, ma anche ad essere degli insoddisfatti cronici, non mi
sembra poi tanto male! E allora? Quale altra civiltà dovrebbe
soppiantare questa alla quale, secolo dopo secolo, ci siamo abituati
ed abbiamo in ogni modo tentato di migliorare? Quella prepotente che
vede l'uomo padrone assoluto delle sue figlie, che pratica l'infibulazione,
oppure punisce con la lapidazione. Una religione dove una bambina è
venduta in moglie e uccisa se non ci sta a sposare un ultra ottantenne?
Dove per accettare un credo e compiacere un dio ci si fa esplodere per
uccidere altri, anche innocenti, ma di un altro pensiero o nazione?
Altro che mezza stagione, qui si torna verso il più oscuro medioevo,
all'età della pietra e non cerchiamo di tirar fuori le Crociate
che non c'entrano affatto. E alla fine, non c'entra nemmeno la religione
che per quanto assolutista, ortodossa, non deve essere in grado di annullare
completamente il libero arbitrio che distingue ogni essere umano. Qui
parliamo di follia omicida, di completa inumanità, fuori d'ogni
schema, che coinvolge singoli traendoli da una massa governata spesso
dalla miseria e dall'impossibilità di migliorarsi.
Pochi assassini senza alcuno scrupolo, che si credono convinti di cambiare
questo mondo con la scusa di farlo a loro immagine e somiglianza. Uomini
dalla lucida follia intrisi d'odio che hanno dichiarato guerra non solo
all'occidente come vogliono far credere, ma anche alla loro stessa gente,
a quelli che certamente con giusto discernimento appartengono alla loro
stessa fede. E anche qui ci sarebbe da puntualizzare, perché
questa fede, l'Islam, poco ci azzecca con quella che questi terroristi
sventolano come fosse la bandiera della verità.
Ebbene, contro tutto questo non possiamo che opporci, tutti, a prescindere
dal nostro credo religioso, dalla nostra cittadinanza, dalla nostra
razza. Un'opposizione ferma e assoluta, senza tante remore e, soprattutto,
senza scusanti e opportunismi politici e di bandiera. Non è difendere
l'Occidente, oppure il Cristianesimo contro l'Islamismo, ma la necessità
di salvaguardare l'unica cosa che ci permette di vivere e, col tempo,
anche progredire e parlo della nostra libertà.
Possibile che per dividerci in armonia questo Pianeta dobbiamo prendere
esempio dagli animali? Capisco che finora abbiamo fatto di tutto per
distruggerlo, ma questo si può cambiare. Anche i più cretini
cominciano a comprenderlo.
Quindi, caro il mio Filippo, questo caldo soffocante terminerà
e se la smettiamo di inquinare e distruggere l'ambiente, forse almeno
le generazioni future riavranno le tanto rimpiante mezze stagioni. Intanto,
però, cerchiamo anche di non accettare come fosse ormai il nostro
futuro certo la guerra che questi terroristi ci hanno dichiarato, una
guerra alla nostra libertà, alla possibilità di sceglierci
la vita che vogliamo e opponiamoci con tutte le nostre forze sia fisiche
sia intellettuali a questa gente che ci vuole imporre il dominio dell'odio
e della paura. Insomma, vediamo di smetterla di sgomitarci tra noi per
avere di più dell'altro, di dividerci in infinite baruffe da
strada, di fregarcene dell'ambiente e di come sta il nostro prossimo
e cerchiamo di essere tutti uniti nell'impedire che questi assassini
diventino gli elementi principali di una nuova stagione dell'Umanità.
paolo
carbonaio |