La
vita dovrebbe essere un doppio velo di morbidezza che non finisce mai.
Non
so se sia stata una premonizione o la cena pesante, ma sognavo che correvo
su di un prato verde Irlanda, spensierato come un bimbo alla fine della
scuola. Correvo e non avevo il solito fiatone, quando due rotoli di
carta igienica che si svolgevano inesauribili e felici come i fidanzatini
di Peynet mi hanno superato, scomparendo all'orizzonte. Una visione
che trasudava amore, teneri sentimenti e la morbidezza di un popò
neonato.
Spronato da tanta bellezza, superata una collina, la mia attenzione
è stata attratta da un tipo gagliardo dal fisico atletico che
entusiasta saltellava ripetutamente da una parte all'altra di una staccionata,
brandendo nella mano, emulo di Re Artù con la sua Excalibur,
una lattina di olio di semi. Era sicuro di sé e si godeva soddisfatto
l'espressione della moglie e dei due giovani figli, tutti bellissimi,
che lo stavano ammirando estasiati seduti attorno ad una coloratissima
tovaglia da picnic, così addobbata che un re l'avrebbe ritenuta
degna per festeggiare il suo genetliaco.
Lasciato alle spalle il tipo saltellante che continuava imperterrito
la sua esibizione a favore della famigliola, ho continuato la mia strada
fino alla prossima collina dove, appena oltre la cima, ho incontrato
un gruppo di belle fanciulle anche loro felici. Felici di nuotare, ballare,
giocare a tennis e pedalare su mountain bike. Ho chiesto loro se tanta
felicità era dovuta all'olio miracoloso dell'uomo ranocchio incontrato
prima, ma la risposta è stata a dir poco imbarazzante per un
tipo pudico come me che dell'igiene intima femminile ha scarse possibilità
di occuparsene. Felice per loro, le ho salutate al grido di "Viva
la libertà!" con l'entusiasmo di chi assiste al crollo della
dittatura che l'aveva oppresso. Dopo tutto, la Libertà ha vari
aspetti e dovrebbe appartenere di diritto ad ogni essere vivente che
ne conosca il valore e l'accompagni con altrettanta tolleranza e rispetto
per gli altri. Un pensiero profondo che, come me ne resi conto subito
dopo, aveva ben poco a che fare con quanto appena accaduto e ancora
meno con l'aver appreso da una delle ragazze che la benignità
dell'industria degli assorbenti aveva reso liberi e felici anche gli
anziani. Buono a sapersi nel caso mi fossi imbattuto anche in una comitiva
di vecchietti intenti a fare girotondi festosi su di un prato fiorito.
Ma le sorprese non erano finite. Dopo qualche passo, ho visto un gruppo
di persone addobbate da impiegati della city che si annusavano le ascelle,
compiaciuti che il loro deodorante non li avesse piantati in asso. Quel
sogno che era iniziato come una bucolica scampagnata nel verde si stava
trasformando in un tormentone da spot pubblicitario.
Ora non mi rimaneva che trovare un mulino bianco dove tutti sgranocchiano
crackers e biscotti, gli anziani rilassati per la pasta fissante delle
dentiere ed i più giovani agitati e pronti per correre al lavoro
o a scuola. Trovai il mulino e fui anche costretto ad attraversare un'aia
dove i polli erano gioiosi di essere non solo sani, ma anche prenotati
per la pentola, con un'unica nota triste: il pianto inconsolabile di
una mucca scartata alla selezione di Miss Mucca del Formaggio Parmigiano.
Igiene, pulizia e cibo sano per noi o per degli aristogatti erano gli
dei che mi avrebbero atteso al risveglio? Denti smaglianti e colletti
senza forfora? Gabinetti immacolati come i piatti? Spray che non bucano
l'ozono, scope intelligenti e deodorati telecomandati, i nuovi elisir
per tenere pulito il mondo?
Solo la mattina, sfogliando il giornale e leggendo dell'inquinamento
delle città, degli scarichi abusivi di materiali velenosi, dei
cibi adulterati, dei pidocchi sui treni, degli scarichi delle fabbriche,
delle petroliere che lavano i serbatoi del greggio, o addirittura affondano,
sono tornato alla dura realtà, solida come certa puzza sugli
autobus affollati d'agosto ed ho capito che nella vita i veri momenti
felici sono quelli in cui sogniamo di trovarci negli spot pubblicitari,
il resto è il solito film visto e rivisto.
E quando sognerò uno spot dove si parla di politica pulita, spero
di non svegliarmi più…
paolo
carbonaio |