Filippo
e la carta dei diritti degli animali
Ecco
una copia del documento che mi avevi chiesto, Filippo: la Carta dei
Diritti degli Animali, un testo che tutti dovrebbero leggere e mettere
in pratica, magari assieme alla Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani che, come i vostri, sono troppo spesso ignorati e violati.
Come ovviamente sai, essendo parte in causa, ogni animale ha i propri
diritti e non conoscerli, o disprezzali, porta noi umani a commettere
dei crimini sia contro la Natura, sia contro voi stessi. Quindi, il
riconoscimento da parte nostra del diritto all'esistenza delle altre
specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie
nel mondo. Ma purtroppo questo non è sufficiente, perché
nonostante questa Carta ed il fatto che sempre più persone la
rispettino, si continua a far soffrire ed ad uccidere moltissimi animali,
si commettono genocidi e altri ancora se ne commetteranno e tutto questo
continuerà, finché il genere umano non comprenderà
che il rispetto degli animali da parte sua è legato al rispetto
degli uomini tra loro. Un concetto che si dovrebbe apprendere sin dall'infanzia
ed essere materia d'insegnamento nelle scuole, oltre che nelle famiglie.
Assieme a quelli che riguardano i Diritti Umani, naturalmente! L'importante
è comprendere che, come per gli umani, anche tutti gli animali
nascono uguali davanti alla Vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza.
Ogni animale ha diritto al rispetto e l'uomo, in quanto specie animale
anche lui, non dimentichiamolo mai. non può attribuirsi il diritto
di sterminarlo o di sfruttarlo ma deve rispettarlo, averne cura e dargli
protezione. Non deve neppure sottoporlo a maltrattamenti o atti crudeli
che lo facciano soffrire, sia esso un animale domestico, oppure viva
allo stato libero. Infatti, ogni animale che appartiene a una specie
selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre,
aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi ed ogni privazione di
questa sua libertà, anche se a fini educativi, è contraria
a questo diritto.
Ogni animale che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha il diritto
di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita
e di libertà che sono proprie della sua specie e ogni modifica
di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili
è fondamentalmente sbagliata e contraria a quanto abbiamo finora
letto. E, ad essere giusti e onesti, questo dovrebbe ricordarci quanto
sia inutile e malvagio costringere tantissimi animali, esotici compresi,
a consumare la loro esistenza in gabbie ed acquari per il solo piacere
di ammirarli, sentirli cantare o vederli nuotare.
Quanto segue, Filippo, riguarda proprio i gatti come te e i cani e considerando
gli innumerevoli esempi di coabitazione tra noi, è un articolo
della Carta che tutti dovremmo sottoscrivere ogni volta che decidiamo
di adottare o acquistare uno di voi. Ogni animale che l'uomo ha scelto
per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale
longevità, ad essere mantenuto sano e al riparo da pericoli e
da ogni possibile situazione che lo farebbero soffrire. Caldo e freddo
compresi. Oltre a ciò, e qui è il punto dolente che tutti
noi dovremmo comprendere appieno e rispettare è che l'abbandono
di un animale è un atto crudele e degradante che non solo offende
gli animali ma la nostra stessa coscienza e la nostra etica.
Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata
e di intensità del lavoro, ad un'alimentazione adeguata e al
riposo, oltre a tutte le cure che meritate voi, animali da compagnia.
Perché è lavoro ed ha diritto al rispetto come il nostro
e qui si potrebbe fare anche dell'amara ironia, se si pensa a certe
situazioni ingiuste, come il lavoro minorile o quello sottopagato o
pericoloso che tanti esseri umani sono costretti a fare pur di non morire
di stenti.
La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica
è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti
di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale, sia ogni altra
forma di sperimentazione e le tecniche sostitutive devono essere utilizzate
e sviluppate e, aggiungo io, e tu sarai certamente d'accordo, sarebbe
ora che queste tecniche siano applicate veramente e subito, perché
ci sono certamente, anche se molti fanno orecchie da mercante per interessi
o per disinteresse.
Nel caso, invece, che l'animale sia allevato per l'alimentazione deve
essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne
risulti ansietà e dolore. E, anche qui, ci sarebbe da discutere,
pur coscienti che l'alimentazione è difficilmente risolvibile
senza l'utilizzo di animali, a meno che l'umanità intera non
diventi vegetariana. Molte specie sono uccise non per effettiva necessità
di sostentamento ma per abitudini culturali sorpassate o superstizioni
che si potrebbero benissimo abbandonare o addirittura proibire senza
eccezioni. Ma in questi casi, è la cultura dell'uomo che fa difetto,
non solo il suo buon senso.
Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo. Le esibizioni
di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili
con la dignità dell'animale, quindi, oltre al circo, la regola
vale anche per le corride e i combattimenti di cani e galli. Ed io aggiungerei
che non è necessario utilizzare animali per potersi divertire
e magari ridere, è sufficiente che l'uomo guardi se stesso, le
cretinate, le buffonerie che fa e non solo quelle volute. Inoltre, le
scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite
al cinema e alla televisione, e meno che non abbiano come fine di mostrare
un attentato ai diritti dell'animale.
Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità
è biocidio, cioè un delitto contro la Vita e ogni atto
che comporti l'uccisione di un gran numero di animali selvaggi è
un genocidio, cioè un delitto contro la specie. L'inquinamento
e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio e l'animale
morto deve essere trattato con rispetto e non gettato nella spazzatura
come una cosa orami inutile che va solo tolta di mezzo.
La Carta dei Diritti degli Animali è una presa di coscienza molto
importante, perché la sua creazione ha fatto fare un passo in
avanti all'umanità, anche se tanti non la rispettano. Per questo
ci vuole tempo. l'Uomo è lento nel comprendere e nel cambiare,
anche se poi alla fine ci riesce quasi sempre. Forse un giorno nessuno
vorrà ancora sfoggiare pellicce, visto che ormai ci sono ottimi
indumenti sintetici, caccia e pesca per divertimento saranno abbandonate
come un tempo i combattimenti dei gladiatori nei circhi dell'antica
Roma, il rispetto per l'ambiente eviterà che intere specie scompaiano,
il commercio di animali esotici sarà estinto. Auguriamocelo,
in fin dei conti, questo pianeta è di tutti, anche vostro ed
è una panzana che l'uomo sia la specie predominante. E' una sua
illusione, caso mai, se proprio ci tiene ad esserlo, il suo dovrebbe
essere un predominio teso al miglioramento della Vita di tutti gli esseri
viventi, ma per arrivare a ciò, assieme alla vostra Carta dei
Diritti degli Animali, l'uomo dovrebbe cominciare a rispettare anche
quella che riguarda i sui diritti e anche per questi c'è ancora
molta strada da fare, purtroppo. Intanto, domani ti leggerò anche
la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che male non ti farebbe,
così ti rendi conto che non solo io devo rispettare i tuoi ma
anche tu i miei e non costringermi a pulire continuamente le tue lordure
e sistemare il disordine che lasci in giro, come se fossi il tuo schiavo
personale. Dovresti essere tu, caso mai, a smetterla di considerarti
la specie predominante a casa nostra e, nota bene: ho detto nostra e
non mia, tanto per essere democratico e giusto.
paolo
carbonaio |