Aria
di primavera
Sarà
per questa aria di primavera, l'idea di tirare fuori dalla naftalina
la roba estiva e mandare in letargo giacconi e maglioni pesanti, questo
sole che ci invoglia a passeggiare naso all'aria per catturare un po'
di colorito prima dell'abbronzatura estiva, che ci si sente rinnovati,
più frizzanti, quasi festosi. Passato l'inverno, dimenticata
la neve e la pioggia, il cielo plumbeo, il naso che cola ed il primo
caffè in cucina con la luce accesa, stringendoci addosso la vestaglia,
si apre davanti a noi un periodo diverso, da vivere con più vigore.
Le scuole stanno per chiudere e i primi gavettoni accolgono gli studenti
all'uscita, acconti sugli schizzi che si scambieranno al mare, bar e
ristoranti emigrano all'aperto con tavoli e ombrelloni e i più
freddolosi riprendono ad usare il ciclomotore. E' il periodo in cui
si volta pagina e ci s'incammina fiduciosi verso l'estate, consci che
con lei ci saranno le ferie, che archivieranno finalmente i ricordi
di quelle dell'anno passato che ci hanno sostenuto durante i mesi peggiori.
Si procede tra alberi in fiore e prati verdi e tutto sembra più
luminoso e accettabile, anche la politica di casa nostra.
Le elezioni sono ormai un ricordo e chi ha vinto ha già sbollito
l'esultanza della fine degli scrutini ed è tutto preso a tentare
di saziare i tanti pretendenti alle poltrone che si azzuffano, ognuno
convinto di essere il migliore e di essersela meritatamente guadagnata
durante il confronto elettorale. Come sempre avviene, ci sono più
sederi che poltrone, a prescindere dalla parte politica che ha conquistato
il potere, perché fare il ministro in un qualsiasi dicastero
è la degna legittima conclusione di chi si è sacrificato
e ha dato tutto se stesso, meritato premio che dovrebbero ottenere tutti
e che non ha rapporti con le proprie conoscenze professionali e attitudini,
tanto che, poco conta che dicastero si ottiene, se si tratterà
di economia o di sanità, di rapporti esteri o di agricoltura,
di industria o di commercio, di istruzione o di trasporti. E' il ballo
della poltrona, che impegna i ballerini al completo, un tempo alleati
come i tre moschettieri, tutti per uno e uno per tutti, e che a questo
punto cominciano a tenere ritmi diversi, si pestano i piedi reciprocamente,
si lamentano, pretendono, ricattano, fanno gli sdegnosi, minacciano,
si accavallano davanti alle telecamere per dichiarare il loro pensiero
e le loro giuste rivendicazioni, oppure s'incontrano tra loro in locali
acusticamente protetti e lontano da occhi indiscreti dove tramare, patteggiare
e creare alleanze nelle alleanze che in un modo o nell'altro possono
soddisfare le loro pretese. Ma è primavera anche per i perdenti
che dopo aver brontolato e recriminato sulla sconfitta profondamente
ingiusta che la malasorte ha riservato loro, si sono fatti una ragione
e assistono alla spartizione delle spoglie da parte dei vincitori con
commenti salaci, sorrisini ironici, battute al vetriolo e vaticinando
un futuro catastrofico per il Paese. Futuro che ormai non dipende da
loro che intanto promettono un'opposizione corretta ma implacabile,
senza sconti, tesa a dimostrare in che pessime ed incompetenti mani
è caduta la Nazione. Pronti, come novelli cavalieri medioevali
nei confronti di ogni dama del castello, a difenderci dagli errori della
maggioranza che, dio solo sa perché, le urne hanno fatto vincere
e di un Governo che, visti i discutibili elementi che lo formeranno,
non potrà che far danni.
Meglio ora in primavera che d'inverno, quando la città vive in
bianco e nero con tutte le tonalità dei grigi e le giornate faticano
a lasciare la notte per oscurarsi troppo presto. Gioie e dolori si sopportano
meglio col sole e il tepore mentre ogni pianta fiorisce. Meglio adesso
anche per chi indaga sui nostri scandali nazionali, su Piedi Puliti
che ha saldamente occupato il posto di Mani Pulite nella nostra quotidianità,
assieme alla cronaca nera che diventa ogni giorno più inumana
ma non per questo bestiale, dato che certe atrocità un animale
non si sognerebbe di farle mai. Primavera anche per chi fa progetti
e chi è alle soglie dell'amore, per quelli che l'inverno ha tormentato
con l'artrite, per chi ha un terrazzo o un giardino da risistemare,
per i marinai della domenica che si spintonano per ottenere un posto
a terra dove fare carena e lucidare l'amata barca. Primavera finalmente
anche per i fanatici dell'auto scintillante che ora, dopo l'autolavaggio,
potranno esibire cromature e carrozzeria senza il patema d'animo che
ricominci a piovere e la strada sia infangata.
Primavera anche per le belle ragazze, ma anche per quelle che non si
credono tali, perché è il momento di far fare capolino
all'ombelico che, in fin dei conti, anche lui poverino ha diritto ad
un raggio di sole dopo un inverno al buio totale. Primavera finalmente
anche per i salutisti ed i maniaci della linea che corrono ansimanti
su strade e sentieri, affollano le palestre e la sera la dividono tra
metro da sarta per misurarsi il giro vita, bilancia e specchio controllore,
nella speranza di aver perso le maniglie dell'amore e irrobustito tutto
il resto, come da tabellina allegata al giornale della salute e del
benessere. Insomma, primavera per tutti, anche per i calderai, i venditori
di gas in bombole e spazzacamini che finalmente tirano un po' di fiato.
Ma come sarà questa primavera? e la prossima estate ormai alle
porte? Speriamo bene e che ci risparmino un po' di scandali, le liti
dei politici ed il caro benzina ancora aggravato dalla accise per il
recupero delle spese militari sostenute per le Guerre Puniche, che anche
i delinquenti si prendano un po' di riposo e che quelli che sono già
in prigione ci restino, per carità, e non escano solo perché
qualcuno in cerca di benemerenze politiche e appoggi si è messo
in testa di fare un bel condono.
Fuori dalle galere di strambi e troppo furbi ce ne sono anche troppi.
paolo
carbonaio |