Filippo gatto Robocat

Filippo! Sei impazzito? Che cosa fai con i miei tupperware e le mie pentole? Ti sei costruito un'armatura, vedo. Sono sempre più convinto che tra i croccantini che mangi, ogni tanto ce ne sia qualcuno a base di hashish. In tal caso, dovrei scoprire se è almeno una dose minima come lo prevede la Legge e che sia strettamente ad uso personale. Non vorrei trovarmi nelle grane per colpa tua. Ma torniamo a questa fatiscente armatura fatta a spese della mia attrezzatura di cucina e mi spieghi le tue intenzioni.
Vuoi diventare un tutore della legge? Un superpoliziotto come Robocop, mezzo gatto e mezzo robot. Sei diventato matto, altro che droga! Ogni giorno hai una follia nuova e qui in casa ti guardiamo tutti con una sempre maggiore preoccupata apprensione.
Capisco che dalle notizie si scopre che ogni giorno la violenza, l'intolleranza e l'odio la fanno da padroni. Attentati, stupri, rapine, sequestri, raggiri di anziani indifesi, sono storia quotidiana e non solo in Italia. Ma volersi trasformare in un superpoliziotto per un gatto mi sembra un'impresa folle, visto che non saresti in grado di importi sulla malavita. Anche stando sulle zampe posteriori, sei alto al massimo una sessantina di centimetri e con tutto quel armamentario culinario addosso faresti morire dalle risate anche il delinquente più abbruttito e feroce.
Insomma, stai facendo una delle tue solite pagliacciate e alla fine sarò costretto a rimettere a posto la cucina che, grazie a te, ora sembra un campo di battaglia. Per combattere la violenza e far rispettare le Leggi ci sono già le Forze dell'Ordine, oltre ai soldati che operano nei vari Paesi che vivono nella violenza dell'integralismo più sanguinario. Noi, come privati cittadini, abbiamo solo il dovere di rispettare le Leggi emanate dai Governi che abbiamo democraticamente eletto ed essere d'esempio per i più giovani perché comprendano che il vivere civile ha doveri e diritti e che il rispetto degli altri, proprietà comprese, è un pilastro basilare della democrazia e della libertà.
Dici che nonostante ciò, i reati continuano e che in certi Paesi si muore ogni giorno per gli attentati e i sequestri, che la vita non è rispettata, i più deboli e le donne in particolare subisco abusi e vivono in una sorta di schiavitù medioevale? Certo, purtroppo hai ragione, caro il mio Robocat. Qui da noi si combattono i delitti e si fa rispettare l'ordine pubblico, chi delinque è perseguito, arrestato e giudicato, ma serve a poco se poi le maglie della giustizia sono di gomma e se le regole permettono ai colpevoli di subire spesso condanne ridicole o aleatorie, vista la facilità con cui poi si esce di galera.
La permissività non è sinonimo di libertà, e tanto meno di giustizia è solamente lassismo che, alla fine, giova a chi sbaglia e, sopra tutto, a chi se ne frega di diritti e di convivenza e prevarica gli altri per interessi personali, oppure per ideologie illiberali.
Per quanto riguarda i Paesi dove si muore per mancanza della libertà e per oscurantismo religioso, si potrebbe dire: chi se ne frega, tanto mica ci abitiamo noi lì. Che si arrangino da soli a conquistarsi una vita migliore dove i diritti di tutti sono rispettati e dove non si salta per aria per odi ed intolleranze , dove non si lapidano le donne e dove ognuno può professare la sua fede e fare proprie scelte politiche. Dopo tutto, non sono affari nostri e così crediamo di essere veramente tolleranti verso gli altri, lasciandoli da soli a risolversi i loro problemi. Naturalmente, a patto che nessuno di loro si metta in testa di esportare da noi la brutalità col rischio di rovinare la nostra vita tranquilla. E, se proprio vogliono venirci, che vengano pure, siamo un popolo ospitale, ma che sia chiaro: la brutalità e l'intolleranza che se le tengano in famiglia, ben chiuse tra le mura delle loro case. Preferiamo vivere senza sapere gli affari loro, perché così non rischiamo di avere qualche rigurgito di coscienza. Il nostro dovere di popolo democratico l'abbiamo fatto, permettendo a chi ne ha bisogno di venire a vivere qui lasciando i Paesi dove manca il lavoro e si muore ogni momento. Si può chiedere di più?
E tu, gatto mio, che vorresti ergerti a baluardo contro tutto ciò, cosa pensi di fare? Tutelare i più deboli, diffondere la libertà e la democrazia? Sei un illuso. Rischieresti anche tu di passare per un servo del potere o del padrone, un manganellatore che pretende di smorzare la libertà di sfogare la propria esuberanza di tifoso, oppure di esprimere con veemenza il proprio dissenso verso il Governo nazionale e le politiche estere altrui.
Per non parlare di andarlo a fare all'estero, dove saresti considerato un conquistatore come Cortez, un nazista assatanato e non importa se assieme a te arrivano aiuti sanitari, se combatti il terrorismo e rischi la vita. Dovresti andarci, se proprio ci vuoi andare, armato di fiori e buone parole, oltre all'attrezzatura per costruire ospedali. Cosa c'entri tu con le dittature e il terrorismo? Che t'importa se la loro violenza trabocca dai loro confini e va ad esplodere negli altri Paesi massacrando civili innocenti?
Quindi, caro Robocat, fai pure il gatto liberale, ma restando a casa nostra. Non vorrei che ti trovassi in qualche situazione pericolosa dove potresti farti male, per non parlare delle ammaccature che rischierebbero le mie padelle.

paolo carbonaio





Questo sito con gli scritti e le immagini che lo compongono
è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons
Creative Commons License