Caro
signor Spock
Caro
signor Spock,
mi
rendo conto che nell'Universo ci sono innumerevoli forme di vita e tra
queste molte sono incomprensibili per un terrestre come me ed è
quindi per questo motivo che mi rivolgo a Lei, confidando nella logica
e nella cultura che distinguono i Vulcaniani.
Il quesito che cerco di risolvere è il seguente: I politici sono
come me dei Terrestri, oppure provengono da qualche mondo lontano oltre
i limiti della Galassia? E se fossero terrestri, come spiegarne le origini
e l'evoluzione, quando nemmeno le teorie di Charles Darwin, oppure le
Sacre Scritture, sono in grado di fare?
Secondo me, sono indubbiamente una specie particolare, a questo c'ero
arrivato anche da solo, e già la loro riproduzione lascia interdetti.
Difatti, a volte nascono da "cellule" sindacali, altre da
federazioni giovanili, altre ancora da "spore" manageriali,
oppure da strani accoppiamenti di mass-media ed infine - e lo riterrei
quasi naturale - da genitori essi stessi politici.
Sulle prime avevo creduto di trovare un denominatore comune nel possesso
della tessera di partito che ne caratterizza le varie specie, poi, mi
sono dovuto ricredere e con meraviglia ho scoperto numerosi esemplari
che si potrebbe definire "liberi" o, meglio, allo stato brado.
Insomma, politici senza pascolo fisso che a volte è possibile
riconoscere in coloro che comunemente sono descritti come "gruppi
misti".
A questo punto, ho tentato di catalogarli secondo le somiglianze che
distinguono le varie origini politiche e da queste, riconoscerne il
pianeta di provenienza. E' stato un lavoro molto faticoso, fatto perlopiù
davanti alla televisione e con la lettura dei giornali, ma alla fine
mi sono dovuto arrendere perché, ascoltandoli, sono inciampato
in un'incomprensibile e sconcertante uniformità comportamentale.
Sulle prime, sembrano assolutamente dissimili tra loro, tanto che si
finisce facilmente per credere che di specie ce ne siano una moltitudine,
ma alla fine si scopre che è solamente un fattore esterno, fisico,
inutile per una seria catalogazione.
Durante la loro attività i politici si scambiano le parti continuamente,
passando da uno all'altro degli schieramenti come esperti trapezisti,
per cui, un giorno sembrano all'opposizione e la volta dopo al governo,
un giorno vanno d'accordo ed il giorno dopo litigano, un giorno sembrano
mansueti e concilianti, mentre il giorno dopo si azzannano reciprocamente,
combattendosi a suon di denunce e feroci dichiarazioni verbali da far
nascere una faida, astensioni dal voto, uscite dall'aula, cagnare, digiuni
e cortei.
Oltre a queste caratteristiche che ne farebbero già una specie
unica nell'intero universo, hanno la particolarità di non farsi
intendere dalle altre razze e sorge giusto il dubbio che ciò
dipenda non da un gene particolare ma da una loro decisa volontà.
Infine, che parlino il francese, il tedesco, l'italiano, l'inglese,
o qualsiasi altro idioma terrestre, si comportano sempre alla stessa
maniera, come ad esempio nel nuovo Parlamento Europeo dove si danno
un gran da fare perché noi, cittadini di questa nuova Europa,
restiamo nell'ignoranza più completa. Come se la U.E. fosse loro
proprietà e noi parte dell'arredamento. Stipulano trattati e
propongono e votano Leggi di cui capiamo poco o nulla, se non dopo,
quando ci troviamo a doverle rispettare o subire. E se ne fregano se
gli Europei sono diversissimi tra loro e spesso faticano ad intendersi
e a volte, anche ad andare d'accordo, convinti come sono che avere in
tasca la stessa moneta ci renda tutti eguali.
Ne fa esempio il mandato di arresto europeo che elimina uno dei baluardi
del diritto italiano: il diritto al proprio giudice naturale e con l'articolo
32 sui reati di razzismo e xenofobia, cancella dalla nostra Costituzione
italiana l'articolo 21 dove tutti hanno diritto di manifestare liberamente
il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione.
Ma non voglio annoiarLa ancora, caro signor Spock, con particolari terrestri,
anzi europei, volevo solo dire che questi politici, complici i media
che spesso prediligono più gli interessi di bottega (leggi Partito)
che quelli dell'informazione, se la raccontano e se la ridono da soli
e se non stiamo attenti diventeremo cittadini-sudditi ai quali non solo
non sarà permesso esprimere opinioni ma forse nemmeno pensarle
prima. Arredamento, come dicevo prima.
A questo punto sono giunto ad un'unica certezza: I politici sono una
specie variegata, composta di organismi auto rigeneranti con eccezionali
facoltà d'adattamento ambientale. Sono in grado di riprodursi
anche per simbiosi, forse per fotosintesi, oppure per contatto verbale
anche solo telefonico, hanno facoltà metapsichiche e divinatorie,
queste ultime ben riscontrabili durante le campagne elettorali al momento
di esprimere le loro promesse. Aggiungo pure che si credono dotati di
poteri divini considerando che spesso i loro programmi elettorali fanno
passare in secondo ordine progetti come la Creazione.
E fin qui, credevo di aver scoperto quasi tutto, finché non mi
sono reso conto che hanno veramente qualcosa in comune, qualcosa che
molto probabilmente ne determina le origini!
So che sto abusando della Sua pazienza, caro signor Spock, ma mi permetta
di spiegarLe come l'ho scoperto e, poi, mi affiderò al Suo giudizio
finale, se riterrà opportuno farmene partecipe, naturalmente.
Alle
Olimpiadi, quelli che arrivano primi salgono su di un podio mentre ai
lati, su pedane più basse, salgono i secondi ed i terzi arrivati
e suppongo che tale usanza ci sarà anche sul Suo Pianeta e chissà
su quanti altri ancora. Ebbene, anche le elezioni hanno vincitori e
vinti ed una simbolica pedana, però in questo caso la regola
dei gradini non vale più perché se è così,
la pedana dovrebbe essere unica, bella grande ed eccezionalmente robusta,
tanto da sopportare la presenza di tutti i candidati. Sì, perché
qui da noi vincono tutti.
Vince chi ha avuto la maggioranza dei voti, quello che ne ha ottenuto
meno di tutti e, ovviamente, anche quelli che se la sono cavata riuscendo
a piazzarsi dopo il primo e prima dell'ultimo. In pratica, nessuno è
escluso. Perdenti: zero.
A sentire i commenti a fine scrutini si resta allibiti da quanti conigli
escono dai cilindri, quante belle ragazze sono segate a metà,
quanti di loro riescono ad uscire da un pozzo allagato nonostante le
catene ed i lucchetti. Tanti da far morire d'invidia Oudini. Nulla riesce
a fermare il politico, nemmeno l'evidenza. E per fare tutto ciò,
occorre una fantasia sfrenata ed è questa la mia scoperta.
Per evitare di essere costretti a commentare e conseguentemente confermare
la loro mancata vittoria (evito per bontà d'animo di scrivere
la parola sconfitta), hanno l'abitudine di non usare mai le particelle
"sì" e "no" da sole. Ad esse seguono sempre
un "ma
", un "però
", un "comunque
",
un "in ogni caso
". Sono miracoli linguistici, prodezze
funambolesche eccezionali che, senza fantasia, non sarebbero eseguibili.
Il giorno che sentirò un politico esclamare: Ragazzi, che batosta
ci siamo presi! Giuro, caro dottor Spock, che alle prossime elezioni
lo voterò e non mi interessa nemmeno sapere il nome del partito.
Figuriamoci, sarebbe una mosca bianca, una rarità da collezionista.
Da non perdere assolutamente.
E allora? Mi chiederà Lei. Da dove vengono?
Dal Mondo delle Fate, caro signor Spock. Dal Mondo delle Fate. Ma per
averne la conferma ho bisogno della Sua dotta opinione.
Grato in un Suo cortese riscontro, Le invio i miei più cordiali
saluti che La prego di estendere anche al Comandante Kirk della U.S.S.
Enterprise.
paolo
carbonaio
Pubblicato
nella rubrica "Sottocoperta"
del settimanale on line |
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