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Il
Cantiere Navale Felszegi (Felszegy) - storia del cantiere e delle sue navi - |
![]() Ultimo aggiornamento: 01 dicembre 2023 |
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Verso la fine della Prima Guerra
Mondiale fu anche creata una società che progettò un grande
cantiere navale, che però non fu mai fatto. Solamente
nel 1941, sul posto iniziò l’attività delle "Officine
Riparazioni Navali - Costruzioni in Ferro dell’Ingegnere Arturo
Felszegy" e negli anni seguenti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante il periodo
del Territorio Libero di Trieste, il cantiere iniziò la sua ascesa
grazie anche ai finanziamenti erogati dal Governo Militare Alleato (GMA)
con il Piano Marshall. Una ascesa che durò fino alla seconda
metà degli anni sessanta e che sarebbe potuta continuare grazie
allo spirito imprenditoriale e alla professionalità delle sue
maestranze, ma che fu soffocata da una politica cieca e partigiana dove
gli interessi di pochi prevalsero su quelli della Comunità e
dove non si volle tener conto che così si distruggeva un cantiere,
annullando anche quelle commesse future già acquisite che l'avrebbero
fatto sopravvivere e continuare. Ma questa è un'altra storia... |
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"Lo Squero dei Cadetti", indicato con il nome tedesco di K.K. Werfte. Dettaglio della carta topografica del Comune di Muggia posteriore al 1846 - tratta dal libro da "La Fabbrica Macchine di Sant'Andrea" di A. Seri. (da: Trieste segreta-Margherita Tauceri) |
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Il
Vallone di Muggia dove è visibile lo Squero dei Cadetti nel 1846, nei pressi della cittadina di Muggia |
Piano
del cantiere della Marina Imperiale Austriaca (Squero dei Cadetti) nel Vallone di Muggia nel 1854 (Fonte Kriegs-Archive Abtl. Vienna) |
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![]() Varo della ELSA B. il 16 febbraio 1946 |
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Il
cantiere nei primi mesi del dopoguerra. Sullo scalo è visibile
la motocisterna FLORIANA ottenuta dalla trasformazione di un vecchio
galleggiante. seconda commessa ottenuta nel 1941 dall'Ing. Felszegy,
Impostata nel 1941 ma varata appena nel 1948
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![]() Varo della ELSA B. il 16 febbraio 1946 |
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![]() Le navi FLORIANA, BRIO e OTRANTO sugli scali nel luglio 1948 |
![]() Varo della BARBARA-M l'11 gennaio 1949 |
Sullo
sfondo sono visibili i relitti dei trasatlantici Duilio e Giulio Cesare
affondati nel Vallone di Muggia dagli Alleati nel bombardamento aereo
del settembre 1944.
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![]() Cantiere Martinuzzi - Impostazione della chiglia della Costruz. n.23 - Agosto 1950 |
![]() Cerimonia di posa della chiglia di una nuova costruzione |
1951:
Il Cantiere Felszegi assorbe il Cantiere Martinuzzi gestito dall'EURE. 1952: Il Cantiere esce dal controllo del Governo Militare Alleato ed entra nel suo periodo produttivo migliore. La proprietà viene suddivisa al 70% in mano a privati e al 30%, come preteso dal G.M.A., alle maestranze che vi lavoravano. La produzione di nuove navi subisce un forte incremento e già nei primi sei anni acquisisce nuove commesse e consegna dieci navi tra le quali le motocisterne Nora, Appia e Cassia. |
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![]() Il Cantiere Felszegy nel 1951 |
![]() 1952 - La ALESSANDRA varata e in allestimento |
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Apparato motore Sulzer da 600 cv costruito dalla Fabbrica Macchine Sant' Andrea di Trieste e montato sulle navi Otranto e Brio. |
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20.08.1952
- Cerimonia di posa della chiglia della NORA |
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![]() 08.02.1953 - varo della ELIZABETH |
![]() 28.02.1953 - Foto ricordo al varo della ELIZABETH |
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Sopra e a sinistra: 1954 - Primo Carnevale Muggesano Il Circolo Aziendale del CANTIERE NAVALE FELSZEGY partecipa con due carri: La tartaruga e la balena Fonte: Archivio Storico Fotografico Collezione "Diego Crevatin" |
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Il Felszegi in una cartolina del 1954 |
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1955: La ragione sociale diventa "Cantiere Navale Felzegi
S.p.A." |
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1956: Il cantiere viene ampliato e ristrutturato su progetto dell'architetto
Mario Zocconi (Judenburg 1915 - Trieste 1987), progettista anche della
ristrutturazione del Bagno Ausonia e della chiesa di SS. Eufemia e Tecla
a Grignano e numerosi e importanti ville e condomini di Trieste. Da: Il Piccolo del 23 giugno 1957: "Trieste - Un nuovo ciclo di attività si è iniziato ieri per il potenziato Cantiere Felszegi, con l’impostazione della chiglia di una motonave da 6700 tsl. La cerimonia si è realizzata sul nuovo scalo e sui nuovi impianti dello stabilimento, che va espandendosi su una vasta area a monte della strada di Muggia. Una festa del lavoro con l’obiettivo dell’impiego di un migliaio di lavoratori e lavoro assicurato per parecchi anni." |
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La
cucina della mensa del Felszegi, dove "le
patate se spelava e le pignate iera lustre!!!!" e dove
su di una parete si leggeva scritto in rosso: "Dà oggi a noi la cotidiana manna, sanza la qual per questo aspro diserto a retro va chi più di gir s'affanna." (Dante Alighieri - Purgatorio - Canto XI) |
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1957 - Nascono le Fonderie Acciaio Scabar & F.lli in Strada per
la Rosandra
che fonderanno le grandi eliche propulsive per le navi costruite dal cantiere. |
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![]() Il cantiere nel 1958 |
![]() Varo della DONA GISELLA il 30 settembre 1958 |
![]() 1958 - il Cantiere con tre scali occupati da nuove costruzioni e con la DONA GISELLA ormeggiata alla banchina in allestimento |
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L'inverno
del 1959 in cantiere |
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![]() 10.02.1962 - Varo della nave traghetto EDRA. Alla sua sinistra, sullo scalo, la m/n GRADO, costruita dal Cantiere San Rocco nel 1914, ceduta al cantiere per esere demolita. |
![]() 1964 - Foto ricordo dell'Ufficio Tecnico, gentilmente concessa dal Sig. Alberto Vattovez, al tempo impiegato nello stesso ufficio. |
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Sopra: Il cantiere nel gennaio 1964 con la Sundora e la Mariangela Montanari varate e in allestimento. (foto gentilmente concesse dal Sig. Alberto Vattovez dall'Argentina) |
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![]() 7 novembre 1964: i due accessi al cantiere, quello a mare e quello a terra divisi dalla strada per Muggia. Sullo scalo la SALARIA. (Foto gentilmemnte concessa dalla famiglia Marassi) |
![]() Le rive di Trieste negli anni '60 in una cartolina: Si vedono il rimorchiatore AUDAX in banchina e il traghetto passeggeri DIONEA sul Molo Audace. Sullo sfondo la VULCANIA alla Stazione Marittima. |
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![]() Notturno - Il Cantiere Felszegi (Fonte: facebook - Trieste di Ieri e di Oggi) |
![]() Il Cantiere nel 1966 con la m/n ITALIA in allestimento. Sullo scalo accanto la motocisterna SALARIA. |
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![]() Da: Trieste di ieri e di oggi - (Ph. Sandro Alfa) |
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![]() (Foto Ugo Borsatti '64) |
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1968: Il Cantiere Navale Felszegi, nonostante le commesse già acquisite
per il futuro, cessa la sua attività dopo un periodo di difficoltà
a causa della crisi della cantieristica nazionale, per la mancata
azione in supporto del Governo italiano più interessato ad
altre realtà nazionali (come per tante altre industrie triestine...)
e per intrighi e manovre politiche locali che gli impedirono di sostenere
gli impegni già assunti con la costruzione della nave passeggeri
Italia e di altre unità minori. |
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Una fine ingiusta per una realtà economica che ha saputo dimostrare
grande serietà, un'eccellente qualità ed è stata importantissima per lo sviluppo di Muggia e dell'intera regione. |
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LE NAVI COSTRUITE DAL CANTIERE NAVALE FELSZEGI
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FLORIANA |
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Arripata
il 01.05.1941 - Varata il 22.07.1948 - Consegnata il 22.07.1948 Portata lorda: 750 ton - Stazza lorda: 615,64 ton - Lunghezza pp: 51,31 m - larghezza ff: 11,32 m - Altezza: 3,82 m - Immersione: 3,30 m. App. motore: 1 Burm. Wain 400 cv |
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STORIA:
Rinominata GOLESTAN
nel 1955 - MAHMOOD nel 1966 con bandiera degli Emirati Arabi - JANOUB
nel 1981 - Demolita nel 1999. NOTE: La Floriana fu costruita trasformando un vecchio galleggiante in nave cisterna. I lavori iniziarono nel 1941 ma la nave sarà ultimata e varata appena nel dopoguerra. |
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![]() La Floriana il giorno del varo sullo scalo assieme alla Brio e alla Otranto |
![]() La Floriana mentre scende in mare |
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![]() Agipgas Prima (da: www.naviearmatori.net) |
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ANTONIETTA
C.
Costruzione n.11 (scalo n.2) - IMO: 5278743 - nave cisterna Società Costa di Genova |
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Impostata
il 05.09.1943 - Varata il 24.08.1946 - Consegnata il 02.11.1946
Portata lorda: 233,7 ton - Stazza lorda: 193,89 ton - Lunghezza pp: 34.50 m - Larghezza ff: 6,00 m - Altezza: 2,60 m - Immersione: 2,21 m App. motore: 2 Alfa Romeo 125 cv - Velocità: 10 nodi |
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STORIA:
rinominata NASCHE nel 1953 fino al 1956 - PINO B. fino al 1966 - ALDASTE
dal 1966 al 1976 - IOANNIS P. dal 1976 a marzo 1996 (Petro-Shipping
Maritime Co. Ltd) - PANAGIA CHRYSOVALANDOU dal 1993 al 1996 - CASTROL
PIRAEUS dal 1995 al 28 agosto 2001 - PANAGIA HRISOVALANTOU dal 2001
al 26 luglio 2004 - SANTA CRUZ con l'attuale proprietario Ivan Calleja
(Malta) con rotte tra Malta, Lampedusa e Sicilia e bandiera della Tanzania. |
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![]() Foto gentilmente concessa dall'attuale proprietario Sig.Ivan Calleja |
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![]() La SANTA CRUZ (ex Antonietta) a La Valletta (Malta) il 01/03/2014 (da: www.marinetraffic.com - Foto: Emm.L.Stafrace, Gaetano Spiteri e Richard Simpson) |
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GLAVNAPROD Costruzione n.15 A (scalo n.3) - nave da carico generale Società Glavnaprod di Spalato, Yugoslavia |
Impostata
il 01.10.1945 - Varata il 26.02.1946 - Consegnata il 23.03.1946 NON MI E' STATO POSSIBILE REPERIRE IMMAGINI DELLA GLAVNAPROD E RICOSTRURNE LA STORIA |
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![]() Foto della Collezione Mario Cicogna |
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IRMA Costruzione n.18 (scalo n.1) - IMO: 5163364 - nave da carico generale Società di Navigazione Enrico Sperco S.p.A. - Trieste - Costruita con i finanziamenti del programma E.R.P. (European Recovery Program - Piano Marshall) |
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Impostata
il 15.06.1949 - Varata il 16.07.1950 - Consegnata il 21.08.1950
Portata lorda: 1290,95 ton - Stazza lorda: 892,07 ton - Lunghezza ft: 64,6 m - Lunghezza pp: 58,00 m - Larghezza ff: 11,1 m - Altezza: 6,90 m - Immersione: 4,62 m - App. motore: Fiat 875 cv - Velocità: 12,5 nodi |
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STORIA:
Rinominata IONION
nel 1971 - RENA nel 1973 - Demolita a Eleusis (Grecia) nel 1980
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Sopra: La
targa posta dal cantiere sulla parte a proravia del cassero a
nave pronta alla consegna, ritrovata in Grecia dopo la demolizione
e conservata in una abitazione privata. |
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ALESSANDRA
Costruzione n.20 (scalo n.3) - IMO: 5311026 - nave da carico generale Patrisanda Soc. di Navigazione Italo Sud-Africana - Trieste Costruita con i finanziamenti del programma E.R.P. (European Recovery Program - Piano Marshall)
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Cerimonia di posa della chiglia |
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![]() (da: http://digilander.libero.it/casellidomenico/album__fotografico.htm) |
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Il momento più emozionante del varo: Al tradizionale grido "IN NOME DI DIO TAGLIA!" la madrina taglia il nastro tricolore che trattiene in alto la bottiglia di Champagne che cadendo colpisce lo scafo rompendosi e la nave scende in mare. | |||||
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M/C Cassia - Agosto 1955 - Foto di Giornalfoto - Su eBay |
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![]() L'Audax pronto per il varo |
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![]() L'Audax nel 1954 (Foto Pittia Muggia - https://picclick.it/) |
![]() L'Audax (CP-3O5) sulle rive (sullo sfondo l'Idroscalo) |
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L'Audax
(CP-3O5) a Trieste nel 1955 Archivio Storico Guardia Costiera Italiana (Fonte: http://associazione- venus.it/galleriafotografica/index.php/) |
L'Audax (CP-305) in navigazione nel Golfo di Trieste (Fonte: www.adrijo.eu/hr/poi/heritage/sea-cultures/audax-audaces-fortuna-iuvat) |
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![]() Da: www. facebook.com - Andy Hering |
![]() L'Audax (CP-3O5) sulle rive (sullo sfondo l'Idroscalo) Archivio Storico Guardia Costiera Italiana - (da: http://associazione- venus.it/galleriafotografica/index.php/) |
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![]() L'Audax (CP-3O5) sulle rive di Trieste di fronte a Palazzo Carciotti negli anni cinquanta |
![]() Il motore dell'Audax Diesel MAK, Kiel 1953 (da: http://www.cayoeffe.it/forum-trieste/) |
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Sopra: L'Audax al Cantiere Naval Giuliano il 15/12/1972 (ph. Sandro Alfa) |
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![]() Da: www. facebook.com - Andy Hering |
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Maggio 2007: l'Audax nel bacino di carenaggio n.3 del Cantiere San Marco di Trieste - (Da: www.facebook.com) |
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L'Audax
ormeggiato in Porto Franco Vecchio (da:
www.facebook.com) |
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L'Audax
ormeggiato in Porto Franco Vecchio nel
2010 - (Fh.
Vinicio Smaila) |
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![]() Il 2 marzo 2011, a causa del maltempo con forti raffiche di Bora, l'Ursus assieme all'Audax, ha rotto gli ormeggi andando alla deriva. Entrambi sono stati recuperati alla deriva grazie agli equipaggi dei rimorchiatori Belrorie, Taurus e Uran della Soc. Tripmare di Trieste, assieme agli equipaggi della Guardia Costiera. L'Audax è stato recuperato quando si trovava già vicino alle secche della Mula di Muggia nella laguna di Grado. |
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![]() L'Audax ormeggiato al Pontone Ursus in Porto Franco Vecchio dal 2011 |
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"Nel 1953 l’Amministrazione Marittima del Territorio Libero di
Trieste, organo marittimo dell’allora Governo Militare Alleato
(GMA) per il Porto di Trieste, constata la necessità di dotare
la Capitaneria di Porto di un mezzo navale adeguato per gli scopi istituzionali
preposti, commissionava al glorioso Cantiere Navale Felszegi di Muggia
la costruzione di un’imbarcazione con caratteristiche di buona
tenuta del mare e idonea al rimorchio, soccorso in mare e antincendio.
Il 28 ottobre 1953 veniva impostata la chiglia della nuova costruzione
e il 2 marzo 1954, completato l’allestimento, avveniva il varo
alla presenza delle autorità civili cittadine, militari alleate,
dirigenza e maestranze del cantiere. Il varo tecnico infatti, avrebbe
dovuto aver luogo il 21 febbraio, ma a causa della fortissima bora che
imperversava da più giorni sul Golfo di Trieste la cerimonia
aveva subito più rinvii e si decideva quindi di procedere egualmente
con il battesimo simbolico sullo scalo. Alla nuova unità veniva
assegnato il nome “AUDAX”. Il successivo giorno 20 dello
stesso mese seguiva poi la consegna ufficiale alla Capitaneria. A tale
proposito “Il Piccolo” del 21 febbraio 1954 riportava: …..il
maltempo ha impedito ieri il varo del rimorchiatore “Audax”
al Cantiere Felszegi di Muggia. La cerimonia si è svolta simbolicamente
limitandola al battesimo officiato dal parroco Don Mizzan, madrina la
signorina Mietta Kodric, figlia del comandante del Porto (divenuto in
seguito anche un apprezzato pittore di mare e delle navi). Per l’altro
l’unità porta il nome di un altro vecchio rimorchiatore
già caro alla nostra gente di mare………. Il 26
ottobre 1954 l’Audax diveniva la prima unità navale ad
innalzare a Trieste il vessillo italiano, a rappresentare il ricongiungimento
della citta alla Madre Patria. L’Audax entrava così a far
parte delle unità navali della ricostituita Capitaneria di Porto
di Trieste con il numero identificativo di CP305. Particolare curioso
da rimarcare è che l’Audax, secondo gli accordi intervenuti
al momento della sua cessione dalla Autorità Alleata a quella
italiana, aveva dovuto mantenere, unico caso eccezionale nell’organizzazione
nel Corpo delle Capitanerie di Porto in Italia, l’equipaggio civile
originario, che sarebbe stato in seguito sostituito gradualmente da
quello militare, al momento del ritiro per quiescenza del primo. Inoltre
l’unità, pur essendo destinata ai servizi di competenza
militare non era mai stata militarizzata ed aveva mantenuto la propria
iscrizione nelle matricole mercantili. Negli anni successivi l’attività
perseguiva nelle azioni di pattugliamento del mare, monitoraggio della
costa, controllo della navigazione, assistenza, recupero e antincendio,
nonché di rappresentanza per portare in visita nel giro del porto.
gli ospiti illustri e le delegazioni arrivate a Trieste Nel 1990, con
l’entrata in servizio delle nuove classi di motovedette, veloci,
bielica e pertanto più maneggevoli, l’Audax considerato
ormai vetusto, pesante e poco manovriero (monoelica), finiva in disarmo
e dismesso dal servizio. Nel 1993,su iniziativa dell’allora Preside
del Nautico di Trieste, veniva ceduto, per una cifra simbolica, all’Istituto
stesso per farne la nuova nave scuola in sostituzione del “Borino”.
L’operazione, purtroppo, non andava a buon fine e nel 1996, posto
in vendita, veniva acquistato da alcuni soggetti privati che, per la
tipicità del mezzo, la passione dei rimorchiatori e la storia
marinara di Trieste, lo salvavano da demolizione sicura. Nel 1997, veniva
alato presso la banchina dell’Arsenale Triestino S.Marco per essere
sottoposto ai primi lavori di carenaggio, trattamento dello scafo e
di ristrutturazione generale. |
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Il fasciame risulta realizzato con gran sorpresa e compiacimento, si
riscontrava all’atto dei lavori, che nonostante l’aspetto
esteriore di abbandono, la ruggine che ricopriva la gran parte della
superfici esposte, lo scafo aveva mantenuto la sua integrità
strutturale e ciò grazie alla validità del progetto, la
cura ed esecuzione professionale nella costruzione ed i materiali di
qualità utilizzati. L’opera viva, dal punto di vista costruttivo,
si presenta ad uovo con ampie curvature ottenute dalla piegatura diretta
delle lamiere di grosso spessore.on un sistema misto di lamiere saldate
tra di loro e fissate alle ordinate mediante chiodatura con il metodo
tradizionale usato nel passato. Lo scafo, alato in secco sulla banchina
attigua al Bacino IV dell’ATSM, era meta di numerosi giovani ingegneri
della Fincantieri impegnati sulle navi da crociera nel bacino, che commentavano
con ammirazione la bellezza della costruzione e l’armonia delle
sue linee. il sistema di costruzione utilizzato, un misto tra l’antico
ed il moderno veniva preso a tema per la tesi di laurea di alcuni studenti
della Facoltà di Ingegneria Navale dell’Università
di Trieste. Il progetto futuro dell’Audax prevede la ristrutturazione
generale con il rifacimento degli spazi interni, mantenendo nella sua
integrità l’aspetto originale della costruzione, per una
destinazione ad uso pubblico come imbarcazione d’epoca al servizio
del Polo Museale del Porto, nonché di tutte quelle altre iniziative
ed attività che possono contribuire per riportarlo all’antica
gloria." |
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![]() La plancia dell'Indiana |
![]() Una cabina dell'Indiana |
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![]() L'Indiana ormeggiata a Trieste |
![]() (da: www.naviearmatori.net) |
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![]() (da: www.naviearmatori.net) |
![]() (da: www.naviearmatori.net) |
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![]() L'Indiana alla fonda a Mombasa (Kenya) nel 1964 |
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![]() L'Indiana (La campana dell'argano di prua) |
![]() L'Indiana in Egeo nel 1964 |
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![]() L'Indiana nel canale di Suez nel 1964 |
![]() L'Indiana a Massawa (Eritrea) nel 1964 |
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![]() L'Indiana a Mogadiscio (Somalia) nel 1964 |
![]() L'Indiana a Mogadiscio (Somalia) nel 1964 |
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![]() L'Indiana a Mogadiscio (Somalia) nel 1964 |
![]() L'Indiana a Tanga (ex Tanganika) nel 1964 |
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![]() L'Indiana a Tanga (ex Tanganika) nel 1964 |
![]() Indiana, Africa Orientale 1964 - Saletta Ufficiali |
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![]() L'Indiana a Dar es Salaam (ex Tanganika) nel 1964 |
![]() L'Indiana a Mombasa (Kenya) nel 1964 |
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![]() L'Indiana alla fonda a Mogadiscio nel 1964 |
![]() L'Indiana a Dar es Salaam nel 1964 (Bandiera dell'ex Tanganika) |
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![]() L'Indiana a Capo Guardafui nel 1964 |
r es ![]() L'Indiana in Oceano Indiano nel 1964 |
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![]() L'Indiana ribatezzata Zoe II ormeggiata al Porto Nuovo di Trieste prima della partenza per Capodistria, dove avrebbe caricato legname in coperta, probabile causa del successivo ingavonamento e affondamento in Adriatico (da: www.naviearmatori.net) |
Ritaglio dal Lloyd's List del 9 marzo 1982 (da: www.naviearmatori.net) |
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SETTEMBRE
2011 Ritrovata sui fondali dell'Adriatico l'Indiana (ribattezzata Zoe II) dalla DIVE PLANET di Rimini (I) (le foto del relitto sono dei sub della Dive Planet) |
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I video del DIVE PLANET di Rimini (I) girati nel luglio e agosto 2018: https://www.youtube.com/watch?v=MD-qUqcJwX4&t=5s |
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![]() Sullo sfondo è visibile la poppa dell'Indiana in allestimento |
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![]() assieme alla gemella Ketty ribattezzata Rinia |
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![]() 1956 - KETTY - (Fonte: Cherini.eu) |
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![]() (da: www.naviearmatori.net) |
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![]() La Ermelana (ex Ketty) abbandonata sulla costa albanese a Durazzo in parte demolita dopo il 2004 |
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![]() (Giornalfoto - Trieste) |
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![]() (da: www.andimar.spanishspotters.com/) |
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![]() La San Felice - Su eBay ![]() |
![]() (da http://www.shipsnostalgia.com/) ![]() (da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. Enrico Righetti) |
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![]() (www.agenziabozzo.it) |
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La
San Felice a Valparaiso nel 1969 - Ship manager Nitrato de Chile (da: www.naviearmatori.net) |
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![]() La Nicoletta Montanari ribattezzata Santo Stefano (da: http://www.marina-mercantile-italiana.net/) |
![]() La Nicoletta Montanari ribattezzata Santo Stefano (da: wwwhttp://cenaprintscom.blogspot.it/) |
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![]() La Nicoletta Montanari ribattezzata Ioannis (da: http://www.naviecapitani.it) |
![]() La Nicoletta Montanari ribattezzata Ioannis (foto Aleksi Lindstrom 2001 - da: www.shipspotting.com) |
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La Nicoletta Montanari rinominata Ioannis a Iraklion (Grecia) nel 1999 e nel 2002 - (Ph. Nektarios Papadakis) |
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La
Dionea e l'Ambriabella sono gemelle e furono costruite e varate assieme unite tra loro ![]() Disegno opera di Renato Fornasaro |
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![]() (da: http://www.marinetraffic.com/ - ph.Claudio Ritossa) |
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![]() (Foto: Ugo Borsatti) |
![]() La sala macchine |
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![]() Il ponte di comando (la plancia) |
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AMBRIABELLA - STORIA:
In disarmo nel 1975 - Venduta nel 1976 all'armatore greco-cipriota Arghiris
di Limassol (Cipro) e ribattezzata IOS e poi IOS EXPRESS - Ceduta nel
1996 alla Società Santorini Express Shipping e ribattezzata IONION
EXPRESS con bandiera greca e nuovamente ribattezzata AMBRIA BELLA e
qundi in disarmo al Pireo - A fine 2009 trasferita a Trieste per essere
trasformata in yacht di lusso per charter dall'Officina Navale Quaiat.
Note: IL PICCOLO 50 ANNI FA - 1 luglio 1962 - a cura di Roberto Gruden: Festoso viaggio inaugurale della m/n “Ambriabella”, costruita dal Cantiere Felszegi di Muggia, per il collegamento da Trieste a Grado, recando a bordo il Ministro della Marina mercantile, on. Macrelli. |
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![]() L'Ambriabella a Grado nelle cartoline |
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L'Ambriabella
a Grado nelle cartoline |
L'Ambriabella
a Grado nelle cartoline |
![]() L'Ambriabella a Grado nelle cartoline |
![]() L'Ambriabella Ceduta nel 1996 alla Società Santorini Express Shipping |
![]() L'Ambriabella in disarmo al Pireo |
![]() L'Ambriabella in Grecia prima di essere trasferita a Trieste |
![]() L'Ambriabella a rimorchio in arrivo nel canale di Zaule a Trieste |
![]() L'Ambriabella a Trieste - (Ph Christian) |
![]() L'Ambriabella a Trieste nel Canale di Zaule |
![]() L'Ambriabella all'ormeggio nel canale di Zaule (Trieste) nel 11/2011 |
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Le
f oto del trasferimento dalla Grecia a Trieste e il progetto dell'Ambriabella
trasformata in yacht di lusso per charter dall'Officina Navale Quaiat sono state tratte da:http://www.myambriabella.com/Ambriabella/index.html) |
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La Dionea in una cartolina con timbro Filatelico del 11 settembre 1970 |
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![]() Da: www. facebook.com - Foto di Andy Hering |
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![]() La Dionea alla Stazione Marittima di Trieste - Foto di Antonio Marano |
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La Dionea a Pirano |
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![]() La Dionea a Pirano. Opera di Roberto Fonda - 03/2021 |
![]() "Autunno sulle rive" - Opera di Franco Degrassi |
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![]() La Dionea in una cartolina di Trieste |
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![]() La Dionea ormeggiata alla Stazione Marittima |
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La Dionea in bacino di carenaggio a Genova nel gennaio 2020 trasformata in yacht di lusso per charter (Foto di Giorgio Parodi) (Fonte: https://www.naviearmatori.net/) |
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![]() La Dionea trasformata in yacht di lusso per charter a Trieste (da: http://www.marinetraffic.com/) |
![]() La Dionea trasformata in yacht di lusso per charter ormeggiata a Trieste |
![]() (da: http://www.marinetraffic.com/) |
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Dionea,
premio alla Classic Week: Ottobre
2003 La nave da diporto Dionea ha vinto l’ambito premio Eleganza,
messo in palio dalla Ubs alla Classic Week a Monaco. La nave è
ovviamente un pezzo unico, risultato di una approfondita ristrutturazione
di un mezzo da lavoro, e con interni minimalisti e di grande effetto.
Dionea è una ex nave di linea della Compagnia Navigazione Alto
Adriatico di Trieste, varata nel 1962 dal cantiere Felszegi di Muggia.
Con 51,50 m di lunghezza, 308 tonnellate di dislocamento, due motori
Caterpillar da 720 cv, offre la linea unica con poppa tonda delle piccole
navi della metà del Novecento. Interamente ristrutturata nel
2002 da T. Mariotti Spa, offre 6 cabine per 12 ospiti più 9 posti
per l’equipaggio. Il restyling è stato molto conservativo
delle linee originali e gli arredi sono volutamente minimalisti, privi
di ogni sovrabbondanza. La nave è disponibile per il charter
presso Fraser Yachts. Comandante di Dionea dal gennaio del 2003 è
Giovanni Schiaffino, 39 anni, intervistato dalla nostra redazione sul
primo numero di Barche da Sogno. (da: Vela e Motore del 02/10/2003) |
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IL PICCOLO - 10 agosto 2010 - pagina 15 sezione: Trieste - Il doppio varo l’11 gennaio del 1962 nel cantiere Felszegy di Muggia La fotografia pubblicata qui sopra è stata scattata l’11 gennaio 1962, un attimo prima che la Dionea e l’Ambriabella scendessero di conserva in mare. È un varo multiplo, una rarità non solo per il cantiere Felszegy di Muggia, dove le due unità erano state impostate il 30 maggio 1961 con i numeri 65 e 66 di costruzione. Ecco le loro caratteristiche: 292 tonnellate di stazza lorda, 51,8 metri di lunghezza fuori tutto, 7,42 di larghezza, 2,20 di immersione, due motori diesel Fiat da 650 cavalli ciascuno che, attraverso due eliche, consentivano alle due unità di raggiungere i 15 nodi strasportando 314 passeggeri. Che il progetto fosse molto buono, anzi eccellente e solido, è dimostrato dal fatto che la Dionea sia stata ristrutturata, dotata di quattro pinne stabilizzatrici e di due nuovi più potenti motori Caterpillar. La sua trasformazione in superyacht di lusso, qualche anno fa ha scatenato la caccia alla gemella Ambriabella, scomparsa da tempo tra le isole greche. L’ha individuata lo storico navale Maurizio Eliseo che ne ha segnalato la presenza alla Nebula Investement Yachting che ha battuto così la concorrenza. Poi la crisi economica e quella dello yachting hanno rimescolato le carte, bloccando di fatto ogni iniziativa. IL PICCOLO / Cronaca / Magazzino 42 ristrutturato in consegna a Ttp: L’Autorità Portuale ha consegnato il magazzino 42 attiguo alla Stazione Marittima (foto), completamente ristrutturato alla Trieste terminal passeggeri spa. Il presidente di Ttp, Antonio Paoletti e l'amministratore delegato Franco Napp hanno preso in consegna la struttura «esprimendo viva soddisfazione - si legge in una nota di Ttp - per la consegna dell'importante manufatto, che rappresenterà il perno per il definitivo decollo delle attività congressuali a Trieste». Da parte sua l’ad Napp informa che le nuove sale, «che saranno utilizzate in un prossimo futuro anche per la crocieristica, prenderanno il nome di Dionea e Ambriabella», le due motonavi gemelle costruite nel Cantiere Felszegy di Muggia nel 1962 per conto della Societa Navigazione Alto Adriatico di Trieste e completate nel Cantiere San Rocco. |
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![]() (Foto Sergio de Luyk) |
![]() (Foto Sergio de Luyk) |
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![]() (Foto Sergio de Luyk) |
![]() (Foto Sergio de Luyk) |
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![]() L'Edra in una cartolina di Trieste |
![]() (Foto Sergio de Luyk) |
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![]() L'Edra a Umago negli anni settanta -(da una cartolina) |
![]() (Foto Vincenzo Annuario ) |
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![]() L'Edra a Isola alla fine degli anni '70 Foto concessa dal Sig. Bojan di Capodistria |
![]() L'Edra a Capodistria in una cartolina |
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L'Edra, d'estate, mentre doppia il fanale rosso del porto di
Pirano negli anni '70 |
Sopra: Il fanale rosso del porto di
Pirano distrutto dall'Edra durante una notte di nebbia nei primi anni 70 (Fonte: Danijel Germek) |
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![]() L'Edra a Messina il primo settembre 1983 in servizio per le Ferrovie dello Stato (da: http://www.shipspotting.com - Ph. Paul Dashwood) |
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![]() L'Edra a Messina |
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![]() Dalla Gazzetta del Sud del 10 luglio 1988
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![]() L'Edra a Reggio Calabria |
![]() (Foto Vincenzo Annuario ) |
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![]() L'Edra in uscita dal porto di Messina |
![]() (Foto Vincenzo Annuario) |
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![]() (Foto Vincenzo Annuario) |
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![]() (Foto Vincenzo Annuario) |
![]() (Foto Vincenzo Annuario ) |
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![]() (Foto Vincenzo Annuario ) |
![]() La sala macchine dell'Edra con i suoi due motori FIAT B 306 SS da 1250 CV cadauno. |
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![]() L’Edra ormeggiata nel porto di Reggio Calabria il 07/07/2018 |
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L'Edra nello Stretto di Sicilia nel 2007 |
L'Edra a Reggio Calabria il 25 marzo 2023 (Fonte: www.naviearmatori.net) |
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![]() Disegno dell'Edra - Opera di Nunzio Scimone - 2020 |
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La
nave Edra si trova anche su Facebook:
(www.facebook.com/pages/Nave-EDRA) Grazie agli autori di questa pagina, per le loro immagini e per l'affetto dimostrato nei confronti di questa vecchia ma sempre bella Signora del mare! |
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Da: Il Piccolo del 22 ottobre 1962: Trieste
- Scesa in mare ieri al Cantiere Felszegi di Muggia la motonave
“Taiyung”, costruita per conto della Cina nazionalista di Formosa. A benedire l’unità il parroco della cittadina, don Appolonio. |
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![]() Il Castor della Tripcovich a Glasgow in Scozia nel 1970. |
![]() Il Castor ribattezzato Cala Azzurra a Civitavecchia il 06.10.2000 - Ph. Yvon Perchoc(da: www.naviearmatori.net) |
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![]() Il Castor ribattezzato Cala Azzurra a Palermo (da: www.naviearmatori.net) |
![]() Il Castor ribattezzato Cala Azzurra nel porto di Trapani dopo aver scortato in uscita l'Italia (ribattezzata Sapphire) il 25 aprile 2007 (da: http://www.naviearmatori.net) |
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![]() Il Castor ribattezzato Cala Azzurra nel porto di Trapani nel 2007 (da: http://www.naviearmatori.net) |
![]() Il Castor ribattezzato Cala Azzurra. |
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![]() Il Castor ribattezzato Forza in navigazione verso Suez il 26 dicembre 2012 (da: http://mt8.marinetraffic.com) |
![]() Il Castor ribattezzato Falcon a Herakion (Creta-Grecia) il 02.10.2014 (da: www.vesseltracker.com - Ph. wolfilein) |
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Il Castor rinominato Falcon a Iraklion (Greece) (da: http://http://www.shipspotting.com - ph. Giwrgos Mertis) |
Il Castor rinominato Falcon a Iraklion (Greece) (da: http://http://www.shipspotting.com - ph. D173457Q) |
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ITALIA |
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Costruzione n.76 (scalo n.4) - IMO: 6513994 - Motonave passeggeri Ordinata dalla Sunsarda S.p.A. nel 1963 e terminata e varata per la Crociere d'Oltremare S.p.A. di Cagliari - Impostata il 23.06.1963 - Varata il 29.04.1965 - Consegnata nel febbraio 1968 |
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Stazza
lorda: 12.218 ton -Stazza netta: 6.703 ton - Portata lorda: 2.333
ton - Lunghezza ft: 149,00 m - Lunghezza pp: 132,60 m - Larghezza
ff: 20,72 m - Altezza: 10,50 m - Immersione: 6,424 m - App. motore:
2 Sulzer CRDA diesels 2x8000 cv 9 cil. - twin screws - Velocità:19
nodi Passeggeri n.706 - Equipaggio n.240 - Fully air conditioned and stabilized - 7 ponti passeggeri - |
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Gli arredamenti interni
furono progettati dagli architetti arredatori Gustavo Pulitzer
Finali, Vittorio Frandoli e Romano Boico, progettisti delle navi
di linea italiane Augustus, Guglielmo Marconi, Raffaello e Oceanic
(è stata l'ultima nave progettata dal geniale Gustavo Pulitzer
- Finali). I suoi interni furono impreziositi da opere di noti
artisti tra i quali i triestini Marcello Mascherini e Nino Perizzi.
L'ITALIA è stata una delle prime navi da crociera costruite
con gli standard americani: U.S. Coast Guard per la sicurezza
- P.H.S. per l'igiene e l'ambiente - A.S.T.M. per i materiali
- Per la perfezione della sua esecuzione, tecnicamente all'avanguardia
e per gli ottimi risultati ottenuti nella sua vita sul mare è
considerata il capolavoro del Cantiere Navale Felszegi. |
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Sopra: da www.cherini.eu/cherini/navi/Aldebaran/Italia%201967 |
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La
nave Italia era destinata a operare con una clientela particolarmente
selezionata, si presentava con una linea inusuale, che anticipava
di un ventennio quella delle navi da crociera contemporanee: ampie
sovrastrutture vetrate, lance incassate entro le murate, ponte lido
a proravia del fumaiolo, quest’ultimo disegnato da Marcello
Mascherini rifacendosi alla “pinna di un delfino” (Motonave
Italia, 1965/1967, cat. 628). Il tema verrà riproposto venticinque
anni più tardi dallo studio dell’architetto Renzo Piano
con l’inconfondibile “profilo di delfino” delle
navi gemelle per crociere di lusso Crown Princess e Regal Princess,
costruite da Fincantieri a Monfalcone alla fine degli anni ottanta.
(da: http://www.marcellomascherini.it/opere-per-le-navi/italia-2) |
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L'ITALIA, noleggiata alla Princess
Cruises, a San Francisco (California) nel 1969 |
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NOTE 1: Tratto dalla brochure "Nel cuore di Trieste - Costa
Favolosa" del 2 luglio 2011, edito dal Comune di Trieste: .....Il 12 novembre 1967 salpava dal capoluogo giuliano per
Los Angeles la nuovissima motonave Italia, appena consegnata dal
cantiere triestino Felszegi. La commercializzazione della nave
negli Stati Uniti era stata affidata ad una agenzia di viaggi
californiana, la Princess Cruises, che due anni più tardi
avrebbe arricchito la sua flotta con l’ultima nave acquisita
dai Costa, la Carla C. Le due navi, pubblicizzate come Princess
Carla e Princess Italia ebbero un successo clamoroso, attirando
numerosi VIP a bordo (attori di Hollywood, star dello sport, politici
famosi ecc.) che apprezzarono moltissimo l’Italian Style
offerto dal nostro personale; basti come esempio quello della
scrittrice americana Geraldine Saunders, che a bordo di quelle
navi scrisse il romanzo The Love Boat, dal quale fu poi tratto
il celebre serial televisivo omonimo..... |
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![]() (da: http://www.betasom.it) |
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![]() (Arch:Commi - da: www.naviearmatori.net) |
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![]() L'Italia in allestimento nel 1966 |
![]() (Foto Sergio de Luyk - da: www.naviearmatori.net) |
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![]() (Foto Sergio de Luyk) |
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![]() (Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net) |
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Sopra: fonte Pasquale Manno su Facebook |
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![]() M/N Italia - Settembre 1967 - Al traverso di Punta Europa, uscendo da Gibilterra - Crociera inaugurale - Comandante Giuseppe de Luyk in plancia (col binocolo) (Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net) |
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![]() (Archivio: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net) |
![]() (Archivio: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net) |
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M/n ITALIA - Brochure delle Pompe CERPELLI - Foto su eBay |
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![]() L'Italia ormeggiata alla Stazione Marittima di Trieste vista dal Palazzo del Governo |
![]() (Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net) |
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![]() L'Italia nel bacino San Marco di Trieste per i lavori di carenaggio prima delle prove in mare. (Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net) |
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![]() (Foto: Sergio de Luyk - settembre 1967 - Da: www.naviearmatori.net) |
![]() (Foto: Sergio de Luyk - novembre 1967 - Da: www.naviearmatori.net) |
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![]() fonte: la mitica nave Princess Italia - Facebook |
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fonte: la mitica nave Princess Italia - Facebook |
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The
ship which helped propel the modern image of what cruising would
become, Italia is one of the actual stars of the once-popular
tv series “The love boat”. Her pedigree links this
specific model to max linder, one of stan Mcdonald’s original
partners in the west coast cruise industry. they began in the
winter of 1965-66, chartering the Princes Patricia from the
canadian pacific railway for runs along the mexican riviera.
A near instant success, Linder and Mcdonald added the newly
built Italia to the service in 1967. The informally named “Princess
Italia” measured 488.85 feet in length and 69.55 feet
of beam. She could reach speeds of 19 knots, with a gross maximum
weight of 11,879 tons, and was equipped to comfortably carry
452 passengers plus her crew. She was built in 1966 by Cantiere
Navale Felszegi at Trieste, Italy, specifically for the charter
cruise market. - This sharp model is an advertising and marketing
tool which Linder took into his personal collection when the
ship retired from the Princess Line Service in 1974, slightly
before the British P & O Company bought the business, slowly
consolidating several other lines into their company over time. Of note on the model is the fitted construction of the hull and the proud italian houseflag over the main bridge. - provenance: from the collection of Max J. Linder, partial owner of the nyk line and an original founder of the Princess Cruise Line; Montecito, California - Five sided glass case with wood tabletop base dimensions: 66”l x 49½”h x 13 ?”w - (Vallejo Gallery, marine arts and artifacts specialists) |
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![]() M/N Italia - Esercitazione di abbandono nave - Gennaio 1969 - Al largo della Bassa California - Crociere Los Angeles-Acapulco (Archivio Sergio de Luyk) |
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![]() L'Italia ribattezzata Sapphire al Pireo |
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![]() L'Italia ribattezzata Sapphire |
![]() L'Italia ribattezzata Sapphire |
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![]() L'Italia ribattezzata Sapphire |
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June 01, 1990 - Geiranger, Norway - ph. Pieter_Inpijn - (http://www.shipspotting.com/) |
June 01, 2001 - Kiel-Holtenau, Holtenau, Germany - (Ph. simonwp - http://www.shipspotting.com/) |
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![]() L'Italia ribattezzata Sapphire |
![]() Photo: Paul Douglas (Heraklion 16/9-2010) (da: http://www.ferry-site.dk) |
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L'Italia
nelle cartoline vendute a bordo |
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![]() L'Italia (Sapphire) accanto alla Emerald, anche lei destinata alla demolizione (da: http://crucerosenuruguay.blogspot.it - Fernando Pontolillo para Cruceros en Uruguay Fotos de Maritime Matters) |
![]() Sopra: L'Italia (Sapphire) al Pireo (Grecia) il 7 febbraio 2004 (Photographer: ATAO - shipspotting.com) |
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Da: Il
Secolo XIX del 10 aprile 2012. Costruita nel ’65
la SAPPHIRE in demolizione. "Trieste - Tramite
la controllata Sydelle Navigation, la compagnia cipriota Louis
Cruise Lines ha ceduto per 3,3 milioni di dollari la nave da
crociera “Sapphire” alla Taymouth, una società
di St. Vincent and Grenadines, isola delle Antille famosa per
essere patria di diverse società di demolitori navali.
La nave, inattiva da quasi un anno, fu costruita nel 1965 dal
Cantiere Navale di Muggia, a Trieste, ed entrò nella
flotta di Louis Cruise Lines dieci anni fa." |
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L'Italia
ribattezzata "Aspire" (Armatori: Louis Cruise Lines) spiaggiata
per essere demolita ad Alang (sulla costa del Gujarat in India) - foto del 28
maggio e del primo agosto 2012 |
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L'ITALIA, nella sua configurazione finale come Sapphire non soddisfaceva più i nuovi regolamenti SOLAS del 2010, convenzione che ha causato la demolizione di molte navi da crociera d'epoca di proprietà di Louis Cruise Lines. Non essendo stata aggiornata per rispondere a questi nuovi requisiti di sicurezza, la Sapphire è stata ritirata dal servizio dall'autunno 2010, venduta e rinominata Aspire per la demolizione, è giunta ad Alang, in India il 9 maggio 2012 dove poco tempo dopo sono iniziate le operazioni di taglio. |
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L'Italia è stata la prima nave
italiana del dopoguerra progettata esclusivamente ad uso crocieristico e ad aver sin dall'inizio della sua attività aperto nuove "rotte" crocieristiche. |
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SALARIA Costruzione n.78 (scalo n.2) - IMO: 6504395 - nave cisterna per asfalto e bitume Società di Navigazione Europea Trasporti Liquidi p.A. - Trieste |
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Impostata
il 16.01.1963 - Varata il 07.11.1964 - Consegnata il 08.05.1965 Stazza lorda: 934,75 ton - Portata lorda: 1.300 ton - Lunghezza ff: 70,1 m - Lunghezz pp: 62,00 - Larghezza ft: 10,36 m - Altezza: 4,60 m - Immersione: 4,29 m - App. motore: 1 MAK 1000 cv - Velocità: 12,71 nodi |
STORIA: Consegnata alla Compagnia Internazionale Stoccaggi Prodotti Petroliferi (C.I.S.P.A.) SpA di Trieste - Rinominata SALINEKE e ceduta alla Crestar Shipping Co. B.V. Rotterdam, gestito da Tanker Transport Services Ltd nel 1980 e alla Tanker Tpt. Services NV., Rotterdam, Nld. nel 1985 - Venduta alla Coe Metcalfe Shipping Ltd., Nassau, Bhs. e rinominata GORDON THOMAS nel 1990 - Ceduta alla Dubai Shipping Co. LLC., Dubai, Are. e rinominata DUBAI PEARL nel 1966 - Venduta alla Haswell Co. Ltd., Kingstown-St. Vincent & Grenadine, gestito da Ciro Servizi trasporti) nel 1996 e nel 1999 rinominata AL ZAHRA e ceduta alla Haswell Co. Ltd. - St. Vincent & the Grenadines, bandiera panamense) - Demolita a Gadani Beach in Pakistan nel febbraio 2008 |
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![]() La Salaria ribattezzata Salineke a Goole (United Kingdom) (da: http://www.rosenkranz-shipphotos.de - Photo: PWR) |
![]() La Salaria ribattezzata Dubai Pearl - (Ph. John Slavin) |
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![]() La Salaria ribattezzata Gordon Thomas - (da: www.shipsnostalgia.com) |
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1964: Al Cantiere Navale Felszegi viene demolito il Dragamine MONFALCONE G48
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La storia del Dragamine Monfalcone G48: Società di Navigazione Monfalconese Monfalcone(AH) a: Cantiere Navale Triestino 16.12.1913 impostato a Monfalcone (cost.59) 2. 5.1914 varato come MONFALCONE - 7.1914 completato 218tsl 87tsn 120tpl 40.84 x 6,40 x 2,81 x .,..m. (A) 1tripl. 1c.c.m.©[McKie % Baxter - Glasgow] 1el. 500ci 1,5n. 22st. x ...mc. Pass. 29prima 21seconda 501coperta - 15. 7.1914 MONFALCONE: Società di Navigazione Monfalconese - Monfalcone(AH) (TS 255) in servizio Monfalcone Trieste 26.11.1914: arenato all'imboccatura del porto canale di Monfalcone - 1915 : disarmato 25. 2.1916 : requisito dalla K.u.K. Kriegsmarine come guardaostruzioni a Fasana e saltuarie missioni in Quarnaro (arm. 1-47) - 25. 9.1916 : impiegato nel blocco del Canale di Fasana poi alle dipendenze del Minenkommando di Fiume - .1917 : assegnato alla Lagunenflotille (arm. 2-47) 20.11.1917 : in navigazione da Trieste a Grado urta contro una mina a Punta Sdobba e viene messo temporaneamente fuori servizio. Durante le riparazioni viene assegnato alla flottiglia antisommergibili e rientra in servizio il . 6.1918. Sotto controllo italiano dopo 11.1918 . .1919 : sotto bandiera italiana per lo stesso servizio tra Monfalcone e Trieste 1. 3.1924 : nuova matricola (TS 128) 5. 3.1924 : causa nebia investe a Triieste il pfo. SAN ROCCO 15.1.1926 : rimorchia a Trieste un idrovolante ammarrato in mare per avaria 11.12.1929 MONFALCONE : Istria-Trieste Società di Navigazione a Vapore - Trieste(IT) sempre in linea Trieste Monfalcone 27.11.1930 MONFALCONE : Istria-Trieste S.A. di Navigazione - Trieste(IT) . .1940 : requisito ed iscritto nei quadri del naviglio ausiliario della R. Marina come dragamine ( G 48 ) 14. 6.1943 : esce da Valona nel tentativo di rimorchiare in porto il pfo. ROSANDRA silurato . 9.1943 : sotto controllo tedesco ( a Venezia ????) .10.1943 MONFALCONE : Mittelmeer Reederei G.m.b.H. - Hamburg(GE) 10. 6.1944 : affondato (notizia incerta, da chiarire)e ricuperato ??? 16. 1.1947 ; derequisito e disarmato a Trieste 17.12.1949 MONFALCONE : Istria-Trieste S.p.A. di Navigazione - Trieste sotto controllo del Governo Militare Alleato Noleggiato alla Navigazione Toscana per il servizio con l'isola del Giglio . 2.1955 : rimesso in servizio sulla linea costiera istriana Trieste Capodistria Pirano Umago Cittanova (258tsl 104tsn 47tpl) . .1959 : incaglio presso Capodistria causa nebbia 27. 6.1960 MONFALCONE : Navigazione Alto Adriatico S.A. - Trieste(IT) per la stessa linea . 9.1962 : disarmato a Muggia 25. 6.1964 : venduto alla Sicula Oceanica S.A. e demolito presso il Cantiere Navale Felszegi di Muggia - (da: http://www.aidmen.it/topic/258-dragamine-monfalcone-g48/) |
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FLAMINIA Costruzione n.80 (scalo n.2) - IMO: 6621818 - nave cisterna |
![]() Port La Nouvelle 1973 - foto Alain Mey da:http://www.shipspotting.com/) |
Impostata
il 07.11.1964 - Varata 11.10.1966 - Consegnata il 01.12.1966 Stazza lorda: 1.588,11 ton - Portata lorda: 2.410 ton - Lunghezza ft: 79,13 m - Lunghezza pp: 72,16 m - Larghezza ff: 11,40 m - Altezza: 5,65 m - Immersione: 5,25 m - App. motore: MWM 2x850 cv - Velocità: 14 nodi |
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STORIA: Rinominata FLAMINIA MONTANARI (1980-1986) - GENNARO (1986-1988) - JORAN SECONDO (1988-1999) - STELLA DI LIPARI nel 1999 - Demolita ad Aliaga (Turchia) nel 2001 | |
![]() (da: http://www.kombuispraat.com) |
![]() La Flaminia ribattezzata Stella di Lipari (da: http://www.marine-marchande.net - Ph. Saint Loup) |
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FORENEDE
Costruzione n.81 (scalo n.3) - IMO: 6610522 - Motonave traghetto - (roro) (Gemella della UNITED Costruzione n.82) Det forenede Dampskibs-Selskab A/S, Copenhagen |
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Impostata
il 25.03.1965 - Varata il 30.10.1965 - Consegnata il 21.04.1966 Stazza lorda: 999 ton - Portata lorda: 1.055 ton - Lunghezza ft: 79,2 m - Lunghezza pp: 79,50 m - Larghezza ff: 14,25 m - Altezza: 9,20 m - Immersione: 3,70 m - App. motore: MKM 1D 4SA 10 cyl. (385x580), tipo MaK 10MZU 582AK 2200 cv - Velocità: 14 nodi |
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STORIA:
Rinominata SUFFOLK (rotte Mare del Nord) nel 1966 - Nel 1969 allungata
e portata a Lunghezza ft: 94,19 m - Noleggiata alla Nopal Line con rotte
Amburgo, Madeira, Caraibi nel 1974 e ribattezzata NOPAL SPRAY - Ribattezzata
SUFFOLK per la B.F.I. Line Ltd, Londra per il viaggio tra Sheerness,
Anversa, l'Africa occidentale nel 1976 - Ceduta alla Abdul Jalil Musa
A, Samkari Trading & Shipping Etablishment, Jeddah, Arabia Saudita
e ribattezzata NAWAF nel 1979 - Venduta alla Najd Trading & Construction
Etablishment, Jeddah, Arabia Saudita nel 1982 - Il 28.12.88, mentre
è all'ancora a Jeddah subisce una collisione da parte della portacontainer
CITY OF DURBAN - Affonda mentre è a rimorchio diretta a Jeddah
per essere demolita. |
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![]() da: http://www.shipspotting.com - Ph. PWR |
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La
Suffolk a Goole (United Kingdom) in West Dock South Goole Charlie Hill -
da:
http://www.shipspotting.com - Ph. PWR |
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![]() La Suffolk a Copenhagen il 7 dicembre 1978 (da: http://www.faergelejet.dk/vis.php?id=7610) Ph. Poul Erik Andersen |
![]() (Ph. Jürgen Stein) |
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![]() (foto: Charlie Hill) |
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![]() (da: http://7seasvessels.com/) |
![]() La Sussex a Rendsburg nel Canale di Kiel nel 1967 (da: http://www.marinetraffic.com - Ph. Hans-Wilhelm Delfs ) |
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![]() La Sussex a Goole (United Kingdom) in West Dock South Goole Charlie Hill da: http://www.shipspotting.com - Ph. PWR |
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The
special pallet/trailer system illustrated, engaging in guide rails in
the deck, was for carrying bottled Carlsberg to overseas depots and
she was running into Goole with sister SUFFOLK (ex FORENEDE) when I
first worked there in 1967/1968. The pallets could be towed by tractors
through the town to the depot. - photos: Copyright Danish
Maritime Museum. (da: http://7seasvessels.com) |
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STORIA:
Trasferita alla Navigation Maritime Bulgare, Bourgas - Rinominata
NICMAN nel 1987 - AFRICAN QUEEN nel 1989 con bandiera di Saint
Vincent & Granadines - Abbandonata nel 2000 con gravi problemi
alla macchina e poi a Dar es Salaam (Tanzania) sotto sequestro. (da: www.naviearmatori.net) |
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![]() La Ravenna ribattezzata Roillingen - (da: www.vidamaritima.com) |
![]() La Ravenna ribattezzata Volcan de Tahiche a Tenerife in servizio di cabotaggio alle Canarie. (da:www.naviearmatori.net) |
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![]() La Ravenna ribattezzata Volcan de Tahiche (da: www.vidamaritima.com) |
![]() La Volcan de Tahoche a Santa Cruz de Tenerife, Canary Islands il 21/11/1974 - (Ph. Michael Neidig) |
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![]() La Ravenna ribattezzata Kincraig a Aberdeen (United Kingdom) (da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. Gary Markham) |
![]() La Ravenna ribattezzata Grampian-Harrier |
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![]() La Ravenna ribattezzata Grampian-Harrier |
![]() La Ravenna ribattezzata Grampian-Harrier |
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![]() La Rapallo ribattezzata Tumlingen |
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![]() La Rapallo ribattezzata Lindinger Surveyor a Great Yarmouth (U.K.) (da: http://www.shipspotting.com - Ph. Gary Markham) |
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![]() La Rapallo ribattezzata Falkirk - (da http://www.shipsnostalgia.com/) |
![]() La Rapallo ribattezzata Falkirk - (da http://www.shipsnostalgia.com/) |
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![]() La Rapallo ribattezzata Albatros 1 - (da: http://www.marinetraffic.com) |
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![]() La Rapallo ribattezzata Albatros 1 (da: http://www.marinetraffic.com) |
![]() La Rapallo ribattezzata Albatros 1 (da: http://www.marinetraffic.com) |
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La Rapallo ribatezzata Albatros 1 a Den Helder, Netherlands il 1 agosto 1992 (ph. Pieter_Inpijn - http://www.shipspotting.com/) |
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![]() La Rapallo ribattezzata Albatros 1 in riparazione a Perama nel 06/2011 (da: http://www.shipspotting.com - Photo: George Givisis) |
![]() La Rapallo ribattezzata Albatros 1 - (da: http://www.marinetraffic.com) |
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La Rapallo rinominata Albatros 1 battente bandiera del Belize tra il 2017 e il 2019 - Fonte: web fleetphoto.ru/vessel/75419/?lang=en |
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![]() La Rimini ribattezzata Sikker Havn (da: http://www.hugohein.com) |
![]() La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Havn) (da: http://www.wesseltracker.com) |
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![]() La Rimini ribattezzata Sikker Havn nel 2004 ad Aabenraa (da:http://kwmosgaard.dk - foto: DR - Arbejdsliv) |
![]() La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Havn) a Bautino in Kazakhstan il 15 luglio 2012. - (da: http://www.marinetraffic.com) |
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![]() La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Avn) a Bautino in Kazakhstan il 15 luglio 2012. - (da: http://www.marinetraffic.com) |
![]() La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Avn) (da: http://www.shippingexplorer.net) |
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![]() La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Avn) a Aktau in Kazakhstan il 15 luglio 2012. - (da: http://www.marinetraffic.com) |
![]() La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Avn) a Aktau in Kazakhstan il 15 luglio 2012. - (da: http://www.marinetraffic.com) |
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![]() (da: http://www.shippingexplorer.net) |
![]() (da: http://www.shippingexplorer.net) |
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![]() La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza a Las Palmas de Gran Canarie nel 1994 (da: http://www.navymar.com - Ph. Markus Berger) |
![]() La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza a Tenerife |
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![]() La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza a Las Palmas nel 1983 (da: http://www.naviearmatori.net/ - Ph. J. L. Torregrosa) |
![]() La Rovigo ribattezzata Carolina IV a Las Palmas il 12.08.1995 (da: http://www.naviearmatori.net/ - Ph. J. L. Torregrosa) |
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La Rovigo
ribattezzata Volcan de Yaiza nel porto di Tenerife - (http://www.elmuellelapalma.com/#!volcan-de-yaiza-6726436/cjhr) |
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![]() La Rovigo ribattezzata Dona Amelia il 25.10.2012 a Bahia Pargua in Cile - (da: http://www.marinetraffic.com - Ph. Alex Haro Brintrup) |
![]() La Rovigo ribattezzata Dona Amelia - (da: http://www.histarmar.net) |
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La Rovigo ribattezzata Dona Amelia a
Puerto Montt in Cile il 23 gennaio 2014
(da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. Ruben Vega) |
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![]() nel 1941 |
![]() 4 maggio 1958 (Ph.: Fondo fotografico della Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia” di Muggia) |
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![]() dopo il 1968 |
![]() nel 2008 |
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Il plastico che era esposto nella palazzina degli uffici
con i progetti futuri di ampliamento e sistemazione del Cantiere... |
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![]() "Il cantiere Felszegi" opera del pittore Giovanni Giordani (Klagenfurt 1884 - Trieste 1969) - collezione Paolo Carbonaio - |
![]() "Il Cantiere Felszegi" opera del pittore Giovanni Duiz (1923-2013) |
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![]() Parole di Renato Fornasaro |
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Per contattarmi: paolo.carbonaio@gmail.com |
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Note:
Le
immagini pubblicate sulla pagina del Felszegi sono di: Giornalfoto (Ts), Foto Mioni (Ts),
Foto Pittia (Muggia), Foto Pozzar & Figlio, Foto Scherbi, Ugo Borsatti, Com. Sergio
de Luyk,
Vincenzo Annuario, Stefano Paganelli,
mio padre Bruno Carbonaio o mie, gentilmente concesse da ex dipendenti del cantiere o loro familiari, oppure reperite on line. Alcune notizie, immagini e specifiche tecniche,
oltre che dal mio archivio personale, sono state ricavate on line anche
da: |
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Cantiere
navale Shipyard |
Nave
cisterna Tanker |
Nave
gasiera Gas Carrier |
Nave
da carico Cargo ship |
Nave
da carico alla rinfusa Bulk Carrier |
Nave
da carico misto di oli minerali Oil Carrier |
Rimorchiatore Tug |
Nave
traghetto mezzi per mezzi gommati e ferroviari Ship Roll-on/Roll-off (Ro-Ro) |
Nave
traghetto passeggeri Ferry |
Nave
passeggeri Passenger ship |
Nave
da crociera Cruise ship |
Pontone
gru Crane barge |
Motobetta chiatta Barge |
|
Bacino
di carenaggio Dry dock |
Costruttore Shipbuilders |
Costruzione
numero Yard number |
Impostata keel laid |
Propietario
Armatore Owner |
Varata Launched |
Consegnata Delivered |
Venduta
- ceduta Sold |
Noleggiata Chartered |
Rinominata Renamed |
In
disarmo Scrapped |
Arripata
- alata Beached |
Demolita Broken up (BU) |
Incendiata Fire |
Incagliata Stranded |
Affondata Sunk |
Naufragata Wrecked |
Naufragio Sinking |
Relitto Wreck |
Dislocamento
Displacement |
Portata
lorda (TPL) Deadweight tonnage (DWT) |
Stazza
netta (TSN) Net tons (NT) |
Stazza
lorda (TSL) Gross tons (GT) |
Lunghezza
fuori tutto (LFT) Long overall (LOA) |
Lunghezza
fra le perpendicolari (LPP) Length between perpendiculars (LBP) |
Larghezza
fuori fasciame (LFF) Breadth |
Immersione
Draught |
Apparato
motore Macchina Engine Machinery |
Cavalli
vapore (CV) Horsepower (HP) |
Eliche Propellers |
Velocità
in nodi (nd) Speed in knots (knt) |
Scafo Hull |
Chiglia Keel |
Sovrastrutture ponti Deks |
Stive Holds |
Cisterne per il carico Tanks |
Equipaggio Crew |
Passeggeri Passengers |
Bandiera Flag |
International
Maritime Organization (IMO) |
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