Il Cantiere Navale Felszegi (Felszegy)
di Muggia (Trieste)

- storia del cantiere e delle sue navi -



Ultimo aggiornamento: 14 aprile 2023


Questa pagina è un omaggio agli uomini e alle donne del Cantiere Navale Felszegi di Muggia (Trieste) che per più di due decenni, con ingegno e passione, hanno costruito navi ammirate sui mari di tutto il mondo, contribuendo a rendere famosa la cantieristica di queste Terre.


Il Cantiere Navale Felszegi (Felszegy) sorgeva nel Vallone di Muggia, sull’arenile dove a metà del 1800 c’era il Collegio dei Cadetti dell’Accademia della Marina Imperiale Asburgica, noto come "Squero dei Cadetti". Grazie all’interesse di Giuseppe Tonello, che prese in affitto il posto di proprietà della Marina Imperiale nelle vicinanze della Fonderia dello Stabilimento Tecnico Triestino diretta dal Capitano Giorgio Strudthoff, nel cantiere furono costruite per la Marina Imperiale Asburgica due pirofregate: la Adria, varata alla presenza l’Imperatore Francesco Giuseppe I, che partecipò alla battaglia di Lissa e la Donau, varata alla presenza del principe Massimiliano arciduca d'Austria, che compì la circumnavigazione della Terra.
Il loco fu poi abbandonato e l’attività cantieristica trasferita a Pola e durante il ventennio fascista l'area fu utilizzata come colonia estiva dell'Opera Nazionale Balilla.

Verso la fine della Prima Guerra Mondiale fu anche creata una società che progettò un grande cantiere navale, che però non fu mai fatto. Solamente nel 1941, sul posto iniziò l’attività delle "Officine Riparazioni Navali - Costruzioni in Ferro dell’Ingegnere Arturo Felszegy" e negli anni seguenti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante il periodo del Territorio Libero di Trieste, il cantiere iniziò la sua ascesa grazie anche ai finanziamenti erogati dal Governo Militare Alleato (GMA) con il Piano Marshall. Una ascesa che durò fino alla seconda metà degli anni sessanta e che sarebbe potuta continuare grazie allo spirito imprenditoriale e alla professionalità delle sue maestranze, ma che fu soffocata da una politica cieca e partigiana dove gli interessi di pochi prevalsero su quelli della Comunità e dove non si volle tener conto che così si distruggeva un cantiere, annullando anche quelle commesse future già acquisite che l'avrebbero fatto sopravvivere e continuare.
Ma questa è un'altra storia...
"Lo Squero dei Cadetti", indicato con il nome tedesco di K.K. Werfte. Dettaglio della carta topografica del Comune di Muggia posteriore al 1846 - tratta dal libro da "La Fabbrica Macchine di Sant'Andrea" di A. Seri. (da: Trieste segreta-Margherita Tauceri)
Il Vallone di Muggia dove è visibile lo Squero dei Cadetti
nel 1846, nei pressi della cittadina di Muggia
Piano del cantiere della Marina Imperiale Austriaca
(Squero dei Cadetti) nel Vallone di Muggia nel 1854
(Fonte Kriegs-Archive Abtl. Vienna)



Il Vallone di Muggia, con lo Squero dei Cadetti sulla Strada per Trieste nel 1910 e lo Squero dei Cadetti nel 1941 dove sorsero le officine dell'Ing. Arturo Felszegy.


GLI ANNI DEL CANTIERE NAVALE FELSZEGI

1941: L'Officina Riparazioni Navali-Costruzioni in Ferro dell'Ing. Arturo Felszegy trasferisce la sua attività dal Cantiere Matassi all'area dell'ex Squero Cadetti. L'Ing. Arturo Feszegy, assieme al padre Augusto, aveva costituito la società (con un capitale di 20.000 Lire) il 17 gennaio 1935 con sede nel Punto Franco Nuovo e si occupava esclusivamente di riparazioni e forniture navali. Appena iniziata la guerra e grazie alle agevolazioni previste per le costruzioni navali, la società ottiene una commessa da una società romena per la costruzione di un rimorchiatore fluviale e non avendo un suo scalo disponibile, il primo ottobre del 1940 imposta il rimorchiatore sullo scalo del Cantiere Matassi, a Muggia. Il rimorchiatore sarà varato il 10 settembre 1941 con il nome ROMITAL. Di seguito, l'Ing. Felszegy ottiene la concessione dell'ex Scalo Cadetti nel Vallone di Muggia, da molti anni in disuso. Lo adatta e lo attrezza con macchinari, gru, e sistema gli scali esistenti al fine di iniziare la costruzione di navi in acciaio. E già nel maggio del 1941 ottiene la commessa di trasformare un vecchio galleggiante in una nave cisterna che si chiamerà FLORIANA.

1942: Grazie alla Legge Host-Venturi per la ricostruzione della flotta italiana, al Cantiere è assegnata la costruzione di due navi da carico secco (Costruz. n.6 e n.8) realizzate appena nel dopoguerra.
Nel periodo bellico sono state impostate otto navi, ma solamente tre saranno ultimate prima della fine della guerra: il rimorchiatore ROMITAL su commessa della Soc. Romital di Bucarest e le navi cisterne DONATELLA e GIULIANA di 145 t.s.l. l'una, su commessa dell'Azienda Mantovana per la riscossione delle imposte consumo ed affini - (A.M.P.R.I.C.A) di Mantova.

(Nota storica: Giovanni Host-Venturi, noto anche come Nino Host-Venturi (Fiume, 24 giugno 1892 – Buenos Aires, 29 aprile 1980), è stato un politico e storico italiano. Protagonista dell'impresa di Fiume, concepita da Gabriele D'Annunzio. Proseguì poi la sua carriera politica a Roma e divenne deputato alla Camera nel 1934 e Consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni nel 1939. Nel 1935 fu prima Sottosegretario di Stato alla Marina mercantile, contribuendo al consolidamento della Finmare poi, fra il 1939 e il febbraio 1943, Ministro delle Comunicazioni)

Durante l'occupazione tedesca, le autorità germaniche le requisiranno assegnandole all’Armatore Deutsche Mittelmeer Reederei di Amburgo e naufragheranno tutte e tre colpite dalle Forze Alleate.

(Nota storica: Mittelmeer Reederei Gmbh - MMR, Amburgo Mittelmeer-Reederei GmbH (MMR): La Mediterranean Shipping Company (MMR) era una società semi-pubblica fondata dal governo tedesco durante la seconda guerra mondiale che gestiva l'intero spazio navale che poteva essere catturato dal Reich tedesco nel Mediterraneo)

Le navi ANTONIETTA C. di 194 t.s.l., ADRIANA B. di 195 t.s.l., FLORIANA di 195 t.s.l., ELSA di 198 t.s.l., BARBARA-M di 1.865 t.s.l. e OTRANTO di 921 t.s.l., invece, saranno ultimate e varate appena nel dopoguerra. Dalle immagini scattate sul cantiere dalla ricognizione aerea Alleata nel maggio del 1945, sono riconoscibili le navi FLORIANA, ELSA B, ANTONELLA e BARBARA M. in costruzione. Le prime due sugli scali, mentre le altre tre sul terreno oltre la strada che collega Trieste a Muggia poiché gli scali del cantiere non erano ancora agibili.

1948: Alla morte del l'Ing. Arturo Felszegy, il Cantiere passa sotto il controllo dell'E.U.R.E. (Ente Utilizzo Risorse Economiche) su intervento del Governo Militare Alleato. Il cantiere acquisisce nuove commesse, viene ampliato, si aggiungono nuove attrezzature e si costruiscono quattro nuovi scali.

(Nota storica: ERP (European Recovery Program) Piano di sostegno alla ricostruzione europea varato dal governo degli Stati Uniti nel 1948. All’interno della strategia definita nel piano Marshall, gli Stati Uniti misero in atto una serie di provvedimenti volti a rilanciare l’economia europea e a favorirne il reinserimento nel sistema degli scambi internazionali. Il decreto istitutivo dell’ERP fu firmato dal presidente H.S. Truman il 3 aprile 1948. Alla direzione del programma fu designato A. Harriman, uno dei principali fautori della politica di sostegno all’Europa già durante l’amministrazione Roosevelt)

 


Il Cantiere Felszegy nel 1943



Varo della ELSA B. il 16 febbraio 1946


Foto della ricognizione aerea inglese del maggio 1945. Sugli scali ci sono le motonavi FLORIANA ed ELSA C. mentre arripate oltre la strada si vedono le motocisterne ADRIANA, ANTONELLA e BARBARA M.
Il cantiere nei primi mesi del dopoguerra. Sullo scalo è visibile la motocisterna FLORIANA ottenuta dalla trasformazione di un vecchio galleggiante. seconda commessa ottenuta nel 1941 dall'Ing. Felszegy, Impostata nel 1941 ma varata appena nel 1948

Varo della ELSA B. il 16 febbraio 1946


Le navi FLORIANA, BRIO e OTRANTO sugli scali nel luglio 1948

Varo della BARBARA-M l'11 gennaio 1949
Sullo sfondo sono visibili i relitti dei trasatlantici Duilio e Giulio Cesare affondati nel Vallone di Muggia dagli Alleati nel bombardamento aereo del settembre 1944.

Cantiere Martinuzzi - Impostazione della chiglia
della Costruz. n.23 - Agosto 1950


Cerimonia di posa della chiglia di una nuova costruzione
1951: Il Cantiere Felszegi assorbe il Cantiere Martinuzzi gestito dall'EURE.

1952: Il Cantiere esce dal controllo del Governo Militare Alleato ed entra nel suo periodo produttivo migliore. La proprietà viene suddivisa al 70% in mano a privati e al 30%, come preteso dal G.M.A., alle maestranze che vi lavoravano. La produzione di nuove navi subisce un forte incremento e già nei primi sei anni acquisisce nuove commesse e consegna dieci navi tra le quali le motocisterne Nora, Appia e Cassia.

Il Cantiere Felszegy nel 1951

1952 - La ALESSANDRA varata e in allestimento

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Apparato motore Sulzer da 600 cv costruito dalla Fabbrica Macchine Sant' Andrea di Trieste e montato sulle navi Otranto e Brio.

20.08.1952 - Cerimonia di posa della chiglia della NORA

08.02.1953 - varo della ELIZABETH

28.02.1953 - Foto ricordo al varo della ELIZABETH

Sopra e a sinistra:

1954
- Primo Carnevale Muggesano

Il Circolo Aziendale del CANTIERE NAVALE FELSZEGY

partecipa con due carri: La tartaruga e la balena


Fonte: Archivio Storico Fotografico Collezione "Diego Crevatin"

Il Felszegi in una cartolina del 1954

1955: La ragione sociale diventa "Cantiere Navale Felzegi S.p.A."
Il cantiere viene ampliato ancora con nuove aree, rimodernato con due scali nuovi per navi fino a 140 mt. di lunghezza (Scali: n.1 mt.60 - n.2 mt.101 - n.3 mt.143 - n.4 mt.175), attrezzato con moderni macchinari, aree con capannoni e si introducono metodi di tracciatura e taglio in scala 1:10.
Il numero dei dipendenti impiegati passa a duecento e aumenterà negli anni a venire, fino a superare le 950 unità.

Vengono acquisite numerose e importanti commesse anche da armatori stranieri con la costruzione di navi di dimensioni sempre maggiori, fino a superare i 200 m di lunghezza f.t. con la nave da carico misto di oli minerali Morven, costruita in due tronconi separati e poi assemblati a Trieste nel bacino di carenaggio San Marco. Operazione eseguita per la prima volta in Italia da un cantiere navale.


1956: Il cantiere viene ampliato e ristrutturato su progetto dell'architetto Mario Zocconi (Judenburg 1915 - Trieste 1987), progettista anche della ristrutturazione del Bagno Ausonia e della chiesa di SS. Eufemia e Tecla a Grignano e numerosi e importanti ville e condomini di Trieste.

Da: Il Piccolo del 23 giugno 1957: "Trieste - Un nuovo ciclo di attività si è iniziato ieri per il potenziato Cantiere Felszegi, con l’impostazione della chiglia di una motonave da 6700 tsl. La cerimonia si è realizzata sul nuovo scalo e sui nuovi impianti dello stabilimento, che va espandendosi su una vasta area a monte della strada di Muggia. Una festa del lavoro con l’obiettivo dell’impiego di un migliaio di lavoratori e lavoro assicurato per parecchi anni.
"
La cucina della mensa del Felszegi, dove "le patate se spelava e le pignate iera lustre!!!!" e dove su di una parete si leggeva scritto in rosso:
"Dà oggi a noi la cotidiana manna, sanza la qual per questo aspro diserto a retro va chi più di gir s'affanna."
(Dante Alighieri - Purgatorio - Canto XI)


1957 - Nascono le Fonderie Acciaio Scabar & F.lli in Strada per la Rosandra
che fonderanno le grandi eliche propulsive per le navi costruite dal cantiere
.

Il cantiere nel 1958

Varo della DONA GISELLA il 30 settembre 1958


1958 - il Cantiere con tre scali occupati da nuove costruzioni e con la DONA GISELLA ormeggiata alla banchina in allestimento



1962 - A sinistra l'URANIA in costruzione - Dietro l'URANIA è visibile il ponte di comando della MORVEN in allestimento e a destra la SALARIA in costruzione
L'inverno del 1959 in cantiere

10.02.1962 - Varo della nave traghetto EDRA. Alla sua sinistra, sullo scalo, la m/n GRADO, costruita dal Cantiere San Rocco nel 1914, ceduta al cantiere per esere demolita.

1964 - Foto ricordo dell'Ufficio Tecnico, gentilmente concessa
dal Sig. Alberto Vattovez, al tempo impiegato nello stesso ufficio.
Il cantiere nel gennaio 1964 con la Sundora e la Mariangela Montanari varate e in allestimento.
(foto gentilmente concesse dal Sig. Alberto Vattovez dall'Argentina)

7 novembre 1964: i due accessi al cantiere,
quello a mare e quello a terra divisi dalla strada per Muggia.
Sullo scalo la SALARIA.

(Foto gentilmemnte concessa dalla famiglia Marassi)


Le rive di Trieste negli anni '60 in una cartolina: Si vedono il rimorchiatore AUDAX in banchina e il traghetto passeggeri DIONEA sul Molo Audace.
Sullo sfondo la VULCANIA alla Stazione Marittima.


Il Cantiere nel 1966 con la m/n ITALIA in allestimento.
Sullo scalo accanto la motocisterna SALARIA.
Giugno 1967: gli allievi della IV e V Costruttori Navali dell'Istituto Nautico "Tomaso di Savoia Duca di Genova" di Trieste in visita al cantiere.
A sinistra nella prima foto è visibile la m/n ITALIA in allestimento, mentre a destra c'è la m/c SALARIA ancora sullo scalo in costruzione.

Da: Trieste di ieri e di oggi - (Ph. Sandro Alfa)

(Foto Ugo Borsatti '64)
1968: Il Cantiere Navale Felszegi, nonostante le commesse già acquisite per il futuro, cessa la sua attività dopo un periodo di difficoltà a causa della crisi della cantieristica nazionale, per la mancata azione in supporto del Governo italiano più interessato ad altre realtà nazionali (come per tante altre industrie triestine...) e per intrighi e manovre politiche locali che gli impedirono di sostenere gli impegni già assunti con la costruzione della nave passeggeri Italia e di altre unità minori.
Una fine ingiusta per una realtà economica che ha saputo dimostrare grande serietà,
un'eccellente qualità ed è stata importantissima per lo sviluppo di Muggia e dell'intera regione.


LE NAVI DEL CANTIERE NAVALE FELSZEGI DI MUGGIA

ROMITAL
Costruzione n.1 (scalo n.1) - rimorchiatore fluviale
Società Romital di Bucarest, Romania

Impostato il 01.10.1940 - Varato il 10.09.1941 - Consegnato nel 1944
Lunghezza pp: 26,80 m - Larghezza ff: 6,00 m - Altezza: 2,20 m - Immersione: 1,05 m - App. motore: 2 Sulzer 270 cv - Velocità: 14 nodi
STORIA: Il Romital fu la prima commessa ottenuta dall'Ing. Arturo Felszey grazie anche alle agevolazioni previste per le costruzioni navali. Il Romital fu costruito sullo scalo del Cantiere dell'imprenditore Ettore Matassi, posto all'entrata della cittadina di Muggia, cantiere poi fuso con il Felszegi aperto presso il vecchio Squero Cadetti, poco lontano.
Il Romital fu requisito durante l'occupazione tedesca e assegnato all’Armatore Deutsche Mittelmeer Reederei di Amburgo. Il 20 dicembre 1944 sarà attaccato a Punta Salvore in Adriatico da aerei nemici e fatto incagliare per evitarne l'affondamento. Sarà distrutto il giorno seguente colpito da caccia-bombardieri inglesi.
STORIA (aggiornamenti):
(Fonti: - www.italianshiplover.it/storia/finalmente-identificato-il-relitto-di-punta-salvore/ - Dr. Danijel Germek, archeologo e ricercatore subacqueo)
… Secondo alcune fonti il Romital, dopo essere stato requisito durante l’occupazione tedesca e assegnato all’Armatore Deutsche Mittelmeer Reederei di Amburgo, il 20 dicembre 1944 venne attaccato in Adriatico a Punta Salvore da aerei nemici e fatto incagliare per evitarne l’affondamento e quindi distrutto il giorno seguente, da caccia-bombardieri inglesi… La poppa, inequivocabilmente, quadra del relitto scansionato ha fatto prendere in considerazione che il relitto sia il Romital…
… gli elementi disponibili consentono di giungere ad un’identificazione certa del relitto ed una più puntuale ricostruzione degli accadimenti che hanno contrassegnato le ultime ore di vita del Romital.

Il Kriegstagebuch (KTB) n. 0569 Kriegstrasporten Italien – Haupstelle Triest riporta in data 21.12.1944 una versione alquanto diversa da quella comunemente nota che, vista l’autorevolezza della fonte, è la più aderente alla realtà dei fatti.

Sopra: Archivio tedesco riguardante il Romital - Dal battaglione della contraerea (22.MarineBordflakAbteilung) si vede che il Romital era un rimorchiatore pesantamente armato con 1 Vierling, 2 Mg 151 e Mg 13. (Fonte: Danijel Germek)

Sopra: Estratto del rapporto del 272° RAF Squadron

A sinistra e di seguito: Estratto del Kriegstagebuch (KTB) n. 0569 Kriegstrasporten Italien – Haupstelle Triest riporta in data 21.12.1944 - tradotto in italiano:

“La notte tra il 20 e il 21.12.[1944 n.d.r.], il rimorchiatore Romital in rotta da Cittanova a Trieste è alla deriva per un’avaria alle macchine. Verso l’alba incappa nel banco di mine all’altezza di Salvore. Alle 1100 l’equipaggio, tramite un’imbarcazione della locale Capitaneria di Porto, viene sbarcato a Pirano. Segue alle 1330 un attacco di quattro cacciabombardieri che affondano il rimorchiatore. Per iniziativa del locale comando navale viene messo a disposizione per le operazioni di soccorso il rimorchiatore Bravo III, giunto nel porto di Salvore. Il rimorchiatore Chirone della ditta Tripcovich che era stato incaricato dal Comando Trasporti Marittimi per effettuare le operazioni di soccorso e salvataggio, a causa del maltempo e del forte vento di bora, non fu in grado di arrivare in tempo per condurre tali operazioni”.

Il possibile malinteso circa le modalità dell’affondamento del Romital può avere tratto origine dal fatto che, stando a quanto riportato nel KTB tedesco n. 0545 del 30.9.44, il rimorchiatore venne danneggiato, in quella data, da un attacco aereo, e quindi fatto arenare in costa presso Cittanova per evitarne l’affondamento, ma si tratta di due eventi diversi.

Il rimorchiatore verrà infatti prontamente ripristinato ed affonderà, come indicato, qualche mese dopo, pochi giorni prima del Natale 1944 ...

...... Da una più accurata analisi dei filmati si è rilevato che i motori sono due, sicuramente Sulzer 6 cilindri in linea, gli stessi installati sul Romital, ma di minor potenza (270 hp) e dimensioni, ma della stessa geometria rispetto a quello maggiore e più recente da 600 hp della foto allegata. Da notare che questo motore presenta due filtri (nafta o olio?) anziché uno solo, ma sostanzialmente identici a quello singolo ... Allego gli screenshot delle due macchine dove si possono notare gli iniettori e le valvole di spurgo sulla testata, anch’esse dello stesso aspetto di quelle dei motore costruito dalla Fabbrica Macchine Sant’Andrea di Trieste su licenza Sulzer e installato dal cantiere Felszegy nelle M/n Otranto e Brio nel 1952.


Motore Sulzer da 600 HP

Romital: la base ovoidale del fumaiolo sovrasta la sala macchine

L’immagine del relitto realizzata dal side scan sonar di Danijel Germek

Nel fermo immagine sopra riportato si nota un fumaiolo troncato alla base, di forma ovoidale, linea più moderna rispetto a quella classica cilindrica che connotava gli apparati a vapore alimentati da caldaie. Al suo interno sono visibili due tubi di scarico maggiori, quelli delle macchine principali, più altri di minor dimensione, probabilmente degli ausiliari.
La cala indicata come carbonile nel secondo video di Danijel, pubblicato qui sotto, ovviamente non lo è, dato il diverso tipo di combustibile impiegato. La stessa cala è però rilevabile anche nelle poche immagini conosciute del Romital che purtroppo lo ritraggono ancora in fase di allestimento, privo delle sovrastrutture ciò rendendo impossibile altri confronti che, tuttavia, possiamo ritenere ormai non più indispensabili per il riconoscimento del relitto, stante la coincidenza delle linee dello scafo e le certezze acquisite con riferimento agli apparati di propulsione imbarcati. Alla luce di quanto sopra si può quindi ritenere finalmente risolto, grazie alla sinergia di appassionati Ship Lovers, un altro, piccolo, “mistero” che assillava da tempo gli amici e i colleghi che abitano sull’altra sponda del nostro Adriatico...

Sopra: Disegno del relitto del Romital (opera di Danijel Frka)


I tre video del relitto realizzati dal Dr. Danijel Germek sono visibili su youtube:

www.youtube.com/watch?v=KWJryTYzE8E - www.youtube.com/watch?v=ehF8KUnAMYo&t=99s - www.youtube.com/watch?v=e4VigSxnEdM

 
Nota: Mittelmeer Reederei Gmbh - MMR, Amburgo Mittelmeer-Reederei GmbH (MMR): La Mediterranean Shipping Company (MMR) era una società semi-pubblica fondata dal governo tedesco durante la seconda guerra mondiale che gestiva l'intero spazio navale che poteva essere catturato dal Reich tedesco nel Mediterraneo.
DONATELLA
Costruzione n.2 (scalo n.2) - nave cisterna
Azienda Mantovana per la riscossione delle imposte consumo ed affini (A.M.P.R.I.C.A) di Mantova
Impostata il 01.06.1941 - Varata il 10.09.1941 - Consegnata il 26.08.1943 (?) - Portata lorda: 200,00 ton - Stazza lorda: 145,28 ton - Lunghezza pp: 34,00 m - Larghezza ff: 6,60 m - Altezza: 2,10 m - Immersione: 1,70 m - App. motore: uno a benzina 140 cv - Velocità: 9 nodi.



Foto e scheda dell'archivio storico della
"Fameja Mujesana"

STORIA: Requisita durante l'occupazione tedesca e assegnata all’Armatore Deutsche Mittelmeer Reederei di Amburgo. Sarà affondata tra Traù e Spalato in Adriatico, colpita da aerei Alleati nel gennaio del 1944.

"La motocisterna Donatella (145 tsl), completata nel 1943, venne attaccata dai partigiani iugoslavi e italiani nel porto di Rogosnitza il 23 dicembre. La nave di vigilanza foranea, che scortava il mercantile, fu affondata dagli assalitori. La Donatella ripartì alle ore 17:00 con destinazione Sebenico. Il 22 gennaio 1944 la cisterna Donatella (250 tsl) s’inabissò a Traù dopo essere stata colpita da una bomba d’aereo. " (Tratto da: LA GUERRA AERONAVALE TRA IL GOLFO DI VENEZIA E LA COSTA DALMATA DOPO L’8 SETTEMBRE 1943 (di Gabriele Faggioni)

La Donatella appena varata
Nota: Mittelmeer Reederei Gmbh - MMR, Amburgo Mittelmeer-Reederei GmbH (MMR): La Mediterranean Shipping Company (MMR) era una società semi-pubblica fondata dal governo tedesco durante la seconda guerra mondiale che gestiva l'intero spazio navale che poteva essere catturato dal Reich tedesco nel Mediterraneo.
GIULIANA
Costruzione n.3 (scalo n.2) - nave cisterna
Azienda Mantovana per la riscossione delle imposte consumo ed affini - (A.M.P.R.I.C.A) di Mantova
Registrata con il numero 354 a Venezia


Impostata il 01.06.1941 - Varata il 29.12.1943 - Consegnata il 07.03.1944 (?)
Portata lorda: 200 ton - Stazza lorda: 145,41 ton - Lunghezza pp: 34,00 m - Larghezza ff: 6,60 m - Altezza: 2,10 m - Immersione: 1,70 m
App. motore: uno a benzina 140 cv - Velocità: 9 nodi


STORIA: Requisita durante l'occupazione tedesca e assegnata all’Armatore Deutsche Mittelmeer Reederei di Amburgo. Il 17 giugno 1944 sarà affondata al largo di Punta Nera in Adriatico, colpita dal cacciatorpediniere francese Fantasque e da motosiluranti inglesi. La Fantasque, assieme al gemello Terrible, facevano parte della 10ma DCT (Division de Contre-Torpilleurs, "destroyer division") che operava nell'Adriatico settentrionale con la missione di isolare l'Italia dalla Yugoslavia. Sembra che dopo l'affondamento la Giuliana sia stata recuperata e poi demolita. La Giuliana era in navigazione per trasportare 150 reclute da Fiume a Pola e ci furono 71 sopravvissuti - (Fonte: wikipedia.org/wiki/French_destroyer_Fantasque - forum-marinearchiv.de/smf/index.php?topic=19579.15)

(Tratto da: LA GUERRA AERONAVALE TRA IL GOLFO DI VENEZIA E LA COSTA DALMATA DOPO L’8 SETTEMBRE 1943 (di Gabriele Faggioni):
"Verso le ore 21 del 16 giugno partì da Fiume un convoglio, formato dalla petroliera Giuliana (350 tsl) e dalle motocisterne Toni e Peter, sotto la protezione dei motodragamine R 14, R 8, R 15 e R 4 della 6a Flottiglia.
Il convoglio procedeva a una velocità di circa 7-8 nodi. Verso le ore 1:30 del 13 giugno i grandi cacciatorpediniere Le Fantasque e Le Terrible della Marine Nationale attaccarono il convoglio, mandando a fondo la petroliera con diversi proietti da 138 mm."

(Tratto da: http://www.forum-marinearchiv.de/smf/index.php?topic=19579.15):
"KTB Seekommandant Nord-Adria für 17.06.1944:
Zitat 08.30 Uhr Hako Pola meldet, dass um 07.50 Uhr 4 H.S.-Boote und ein Schlepper von Pola zur Hilfeleistung nach Pta. Merlera ausgelaufen sind. Bisher ist hier noch nicht bekannt, wem Hilfe geleistet werden soll.
10.00 Uhr Tanker "Giuliana", der mit den Tankpenischen "Peter" und "Toni" von Fiume nach Pola ausgelaufen war und im Geleit der 6. R-Flottille fuhr, um 01.20 Uhr im Arsa-Kanal vor Pta. Merlera von 2 Zerstörern und S-Booten angegriffen. T. "Giuliana" in die Luft geflogen.
10.30 Uhr Aus einem Funkspruch Chef 6. R-Flottille geht hervor, dass 71 Überlebende geborgen sind, nachdem Seegebiet lückenlos abgesucht. Hierzu wird erst im Laufe des Tages bekannt, dass Tanker "Giuliana" 150 Rekruten von Fiume nach Pola transportieren sollte."


Traduzione dal tedesco:


Il cacciatorpediniere Fantasque
"KTB Sea Commander Nord Adriatico per il 17 giugno 1944: Quota 8:30 Hako Pola riferisce che alle 7:50 4 barche H.S. e un rimorchiatore da Pola per fornire assistenza a Pta. Merlera è trapelata. Finora non si sa ancora chi dovrebbe essere aiutato. 10:00 La nave cisterna "Giuliana", che era salpata da Fiume a Pola con le navi cisterna "Peter" e "Toni" ed è stata scortata dalla 6a R-Flotilla, alle 1:20 nel Canale d'Arsa al largo della Pta. Merlera attaccato da 2 cacciatorpediniere e S-boat. T. "Giuliana" esplosa. 10.30 Un messaggio radio del Capo della 6a R-Flotilla mostra che 71 sopravvissuti sono stati salvati dopo che la zona di mare è stata completamente perquisita. A tal fine, si saprà solo nel corso della giornata che la petroliera “Giuliana” avrebbe dovuto trasportare 150 reclute da Fiume a Pola.”

NON MI E' STATO POSSIBILE REPERIRE IMMAGINI DELLA M/C GIULIANA

FLORIANA
Costruzione n.4 (trasformazione) - (scalo n.3) - IMO: 5133187 - nave cisterna

Paolo Mastrangelo - Roma

Arripata il 01.05.1941 - Varata il 22.07.1948 - Consegnata il 22.07.1948
Portata lorda: 750 ton - Stazza lorda: 615,64 ton - Lunghezza pp: 51,31 m - larghezza ff: 11,32 m - Altezza: 3,82 m - Immersione: 3,30 m.
App. motore: 1 Burm. Wain 400 cv
STORIA: Rinominata GOLESTAN nel 1955 - MAHMOOD nel 1966 con bandiera degli Emirati Arabi - JANOUB nel 1981 - Demolita nel 1999.

NOTE: La Floriana fu costruita trasformando un vecchio galleggiante in nave cisterna. I lavori iniziarono nel 1941 ma la nave sarà ultimata e varata appena nel dopoguerra
.

La Floriana il giorno del varo sullo scalo assieme alla Brio e alla Otranto

La Floriana mentre scende in mare
OTRANTO
Costruzione n.6 (scalo n.1) - IMO: 5203906 - nave da carico generale
Soc. Carlo Martinolich & Figlio - Trieste

Impostata il 30.1.1945 - Varata il 16.10.1948 - Consegnata il 17.12.1948
Portata lorda: 1032,90 ton - Stazza lorda: 920,88 ton - Lunghezza pp: 56,00 m - larghezza ff: 9,90 m - Altezza: 5,75 m. - Immersione: 4,08 m
App. motore: CRDA Sulzer 600 cv - Velocità: 11.5 nodi
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STORIA: Rinominata LATINIA nel 1961 con bandiera Olandese - Demolita a La Spezia (Italia) nel 1983
NOTE: La costruzione della Otranto fu assegnata al Cantiere nel 1942 con la legge Host Venturi per la ricostruzione della flotta mercantile, ma sarà realizzata appena nel dopoguerra
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La Otranto ribattezzata Latinia

La Otranto ribattezzata Latinia ad Arbatax in Sardegna.
Sullo sfondo è visibile anche la Arbatax Prima, costruz. n.79 del 1964
- (da: www.kustvaartforum.com)
BRIO
Costruzione n.8 (scalo n.2) - IMO: 5536162 - nave da carico generale
Soc. Mirboe - A/S Ganger Rolf (Fred Olsen & Co) - Bergen, Norvegia


Impostata il 05.04.1947 - Varata il 25.08.1948 - Consegnata il 15.09.1948
Portata lorda: 1051,56 ton - Stazza lorda: 922,54 ton - Lunghezza pp: 56,00 m - Larghezza ff: 9,90 m - Altezza: 5,75 m - Immersione: 4,11 m - App. motore: CRDA Sulzer 600 cv - Velocità: 11,5 nodi

STORIA: Venduta alla Pelajaran Nasional Indonesia, Jakarta (Indonesia) e rinominata TIMOR nel 1951 - Venduta alla Perusahaan Pelajaran Nusantara Sang Saka, Jakarta (Indonesia) e rinominata IRIAN SARMI nel 1968 - Affondata per una falla in prossimità delle Sisters Islands a 4 miglia da Singapore il 13.03.1968 in Lat. 01° 12' 48" Nord e Long. 103° 49' 48" Est

ADRIANA
Costruzione n.9 (scalo n.2) - nave gasiera
IMO: 5167401 - Bandiera Italiana
Società Marittima Mercantile di Genova

Impostata il 05.09.1943 - Varata il 16.02.1946 - Consegnata il 09.03.1946 - Scafo singolo in acciaio - N. cisterne: 18 - Portata lorda: 227,56 ton - Stazza lorda: 195,07 ton - Stazza netta: 177 ton Lunghezza max.: 37,23 m - Lunghezza pp: 34,50 m - Larghezza ff: 6,00 m - Altezza: 2,60 m - Immersione: 2,20 m - App. motore: Alfa Romeo 4t 4cyl 125 cv - Elica passo fisso - Velocità max: 10 nodi

STORIA: Consegnata alla Trasmare S.A.,Genova - ADRIANA della Adriana SA di Genova nel 1949 - Rinominata AZALEA (Adriana Srl di Genova nel 1949 - Ceduta alla AGIP SpA di Roma nel 1955 e trasformata in nave gasiera - Rinominata AGIPGAS PRIMA (AGIP SpA) nel 1957 - JACQUES (Oceangas SpA di Palermo) nel 1962 - Naufragata il 07.07.1965 e abbandonata sulla costa dell’Isola das Aves a NW di Caracas (Venezuela).

Agipgas Prima
(da: www.naviearmatori.net)


NOTE: Fu impostata sul terreno prospiciente gli scali già occupati dalla M/C Floriana e dalla M/C Elsa B. Sempre sullo stesso terreno, furono costruite anche le M/C Antonella e Barbara M. Tutte navi terminate e varate appena nel dopoguerra. Come Agipgas Prima, fu destinata al trasporto di LPG con diciotto serbatoi posti in due file longitudinali di nove serbatoi ciascuna. Il prodotto veniva trasportato a temperatura ambiente con una pressione di circa 18 atm. Fu la prima nave gasiera della Flotta Agip. “Agippine” o “Gippette” erano le definizioni che falmiliarmente davano i marittimi alle Gasiere aziendali in quanto erano di piccole dimensioni.

ELSA B.
Costruzione n.10 (scalo n.2) - nave da carico generale
Costruita in proprio dal cantiere
Impostata il 05.09.1943- Varata il 16.02.1946 - Consegnata il 09.03.1946
Portata lorda: 232,4 ton - Stazza lorda: 197,85 ton - Lunghezza pp: 34,50 m - Larghezza ff. 6,00 m - Altezza: 2,50 m - Immersione: 2,20 - App. motore: 2 Alfa Romeo 125 cv - Velocità:10 nodi
STORIA: Fu data in gestione alla Società Marittima Mercantile Srl di Trieste - rinominata JEAN LUC nel 1957 - convertita al trasporto gas liquidi nel 1959 con bandiera francese - AVANCE nel 1964 - ELPIGAS nel 1967 - KOSMOGAZ II (Grecia) nel 1968 - Rimase danneggiata da un incendio e da una esplosione a Canea (Grecia) nel giugno del 1974 e fu demolita lo stesso anno.


ANTONIETTA C.
Costruzione n.11 (scalo n.2) - IMO: 5278743 - nave cisterna
Società Costa di Genova
Impostata il 05.09.1943 - Varata il 24.08.1946 - Consegnata il 02.11.1946
Portata lorda: 233,7 ton - Stazza lorda: 193,89 ton - Lunghezza pp: 34.50 m - Larghezza ff: 6,00 m - Altezza: 2,60 m - Immersione: 2,21 m
App. motore: 2 Alfa Romeo 125 cv - Velocità: 10 nodi
STORIA: rinominata NASCHE nel 1953 fino al 1956 - PINO B. fino al 1966 - ALDASTE dal 1966 al 1976 - IOANNIS P. dal 1976 a marzo 1996 (Petro-Shipping Maritime Co. Ltd) - PANAGIA CHRYSOVALANDOU dal 1993 al 1996 - CASTROL PIRAEUS dal 1995 al 28 agosto 2001 - PANAGIA HRISOVALANTOU dal 2001 al 26 luglio 2004 - SANTA CRUZ con l'attuale proprietario Ivan Calleja (Malta) con rotte tra Malta, Lampedusa e Sicilia e bandiera della Tanzania.

Foto gentilmente concessa dall'attuale proprietario Sig.Ivan Calleja



La SANTA CRUZ (ex Antonietta) a La Valletta (Malta) il 01/03/2014
(da: www.marinetraffic.com - Foto: Emm.L.Stafrace, Gaetano Spiteri e Richard Simpson)
BARBARA - M
Costruzione n.12 (scalo n.3) - IMO: 5149693 - nave cisterna
Società Bruno & Eredi Montanari, Fano

Impostata il 12.10.1943 - Varata il 11.01.1949 - Consegnata il 29.01.1949
Portata lorda: 223,1 ton - Stazza lorda: 184,.70 ton - Lunghezza pp: 34,50 m - Larghezza ff: 6,00 m - Altezza: 2,60 m - Immersione: 2,21 m - App. motore: Ansaldo 150 cv - Velocità: 9 nodi
STORIA: Non fu accettata dal committente, l'Industriale Cademartori e fu rivenduta alla Società Bruno ed eredi Montanari di Fano. - Rinominata HERTARITA nel 1959 - Allungata nel 1967 (ton. 560) - NEPTUNIA QUARTA nel 1969 - Demolita nel 1979

GLAVNAPROD
Costruzione n.15 A (scalo n.3) - nave da carico generale
Società Glavnaprod di Spalato, Yugoslavia

Impostata il 01.10.1945 - Varata il 26.02.1946 - Consegnata il 23.03.1946
Portata lorda: 164,5 ton - Stazza lorda: 93,23 ton - Lunghezza pp: 27,60 m - Larghezza ff: 5,30 m - Altezza: 2,55 m - Immersione: 2,28 m -
App. motore: Alfa Romeo 120 cv - Velocità: 9.5 nodi

NON MI E' STATO POSSIBILE REPERIRE IMMAGINI DELLA GLAVNAPROD E RICOSTRURNE LA STORIA

CEMENT
Costruzione n.16 A (scalo n.3) - nave da carico generale
Società Glavnaprod di Spalato, Yugoslavia

Impostata il 26.01.1946 - Varata il 26.06.1946 - Consegnata il 31.07.1946 - Portata lorda: 165.1 ton - Stazza lorda: 94.45 ton - Lunghezza pp: 27.60 m - Larghezza ff: 5.30 m - Altezza: 2.55 m - Immersione: 2.28 m - App. motore: Alfa Romeo 120 cv -
Velocità: 9.5 nodi
- Equipaggio: 5 persone

STORIA: dal 1951 La Cement ha navigato sulla rotta Obalna plovidba (Flotta costiera) di Fiume. In quei cinque anni hanno sostituito il motore originale Alfa Romeo con un motore danese.
La Cement è stata acquistata nel 1958 da Losinjplov che nel 1961 l’ha rivenduita alla Obalna plovidba di Vela Luka. La nave è stata poi venduta nel 1969 alla Brodospas e demolita lo stesso anno.


Foto della Collezione Mario Cicogna

IRMA
Costruzione n.18 (scalo n.1) - IMO: 5163364 - nave da carico generale
Società di Navigazione Enrico Sperco S.p.A. - Trieste -
Costruita con i finanziamenti del programma E.R.P.
(European Recovery Program - Piano Marshall)
 
Impostata il 15.06.1949 - Varata il 16.07.1950 - Consegnata il 21.08.1950
Portata lorda: 1290,95 ton - Stazza lorda: 892,07 ton - Lunghezza ft: 64,6 m - Lunghezza pp: 58,00 m - Larghezza ff: 11,1 m - Altezza: 6,90 m - Immersione: 4,62 m - App. motore: Fiat 875 cv - Velocità: 12,5 nodi
STORIA: Rinominata IONION nel 1971 - RENA nel 1973 - Demolita a Eleusis (Grecia) nel 1980
Sopra: La targa posta dal cantiere sulla parte a proravia del cassero a nave pronta alla consegna, ritrovata in Grecia dopo la demolizione e conservata in una abitazione privata.

La Irma nel luglio 1950 - Foto Pittia su eBay


FALCO
Costruzione n.19
(scalo n.2) - IMO: 5339860 - nave cisterna
Società di Navigazione Piero Baratelli - Milano
Costruita con i finanziamenti del programma E.R.P. (European Recovery Program - Piano Marshall)
Impostata il 01.06.1950 - Varata il 30.06.1951 - Consegnata il 14.07.1951
Portata lorda: 733 ton - Stazza lorda: 499,08 ton - Lunghezza ft: 53,4 m - Lunghezza pp: 78 m - Larghezza ff: 8,6 m - Altezza: 3,80 m - Immersione: 3.66 m - App. motore: Ansaldo 380 cv - Velocità: 10,6 nodi
STORIA: Rinominata STEFANIA MONTANARI nel 1959 - CLAUDIA PRIMA (Società Armamenti Marittimi S.A.M. Srl di Brindisi) nel 1972 - Iscritta nelle matricole di Brindisi al No.42 - Nel 1984 risulta al RINA e poi non si hanno più notizie. (da: www.naviearmatori.net)

La FALCO pronta al varo e a sinistra la chiglia impostata della PATRIZIA
(Foto gentilmente concessa dalla famiglia Marassi)


(da: www.naviearmatori.net)

(Archivio P. Berti - da: www.naviearmatori.net)

La Falco ribattezzata Claudia Prima nel 1974 a Brindisi
(Archivio P. Berti
- da: www.naviearmatori.net)
ALESSANDRA
Costruzione n.20 (scalo n.3) - IMO: 5311026 - nave da carico generale
Patrisanda Soc. di Navigazione Italo Sud-Africana - Trieste
Costruita con i finanziamenti del programma E.R.P.
(European Recovery Program - Piano Marshall)


Impostata il 21.04.1951 - Varata il 04.10.1952 - Completata il 20.12.1952 - Consegnata il 24.12.1952
Stazza lorda: 812,81 ton - Portata lorda: 1395,00 ton - Lunghezza ft: 67,2 m - Lunghezza pp: 60,40 m - Larghezza ff: 11,0 m - Altezza: 6,90 m - Immersione: 4,62 m - App. motore: Mak 1000 cv - Velocità: 12,7 nodi


STORIA: Rinominata SANDRA MARIA nel 1953 - Demolita a Cigading (Indonesia) nel 1986


Il battesimo della Alessandra prima del varo

La Alessandra durante le prove in mare

(da: http://www.shipspotting.com - ph. Chris Howell)
PATRIZIA
Costruzione n.46 (scalo n.1) - IMO: 5618849
nave da carico generale
Costruita per conto del Gr. Uff. Goffredo Manfredi di Roma
Costruita con i finanziamenti del programma E.R.P.
(European Recovery Program - Piano Marshall)
Impostata il 09.06.1951 - Varata il 15.05.1952 - Consegnata il: 16.06.1952
Portata lorda: 691.,00 ton - Stazza lorda: 471,17 ton - Lunghezza pp: 49,14 m - Larghezza ff: 8,60 m - Altezza: 3,80 m - Immersione: 3,48 m
App. motore: Mak 500 cv - Velocità: 11,4 nodi
STORIA: Data in gestione alla Patrisanda Soc di Navigazione Italo-Sudafricana, Trieste - Rovesciata e affondata il 06.11.1955 a 270 miglia a Ovest di Beirut in Libano.

La Patrizia durante le prove in mare
(da: www.naviearmatori.ne
t - Archivio P. Berti)

La Patrizia ormeggiata sulle Rive a Trieste di fronte all'Hotel Savoia
CHRISTINE
Costruzione n.47 (scalo n.2) - IMO: 5082211 - nave cisterna
(Gemella della ELIZABETH - Costruzione n.48)
Società di navigazione Bruno & Eredi Arturo Montanari - Fano

Impostata il 07.11.1951 - Varata il 20.8.1952 - Consegnata il 12.10.1952
Stazza lorda: 498,46 ton - Portata lorda: 705 ton - Lunghezza ft: 53,3 m - Lunghezza pp: 48,00 m - Larghezza ff: 8,6 m - Altezza: 3,80 m - Immersione: 3,67 m
App. motore: Ansaldo 600 cv - Velocità: 12,4 nodi
STORIA: Rinominata CRISTINA MONTANARI nel 1960 - MARZIA nel 1972 - GALINI (1974) - MARK V nel 1976 - OLYMPIC II nel 1980 - Incendiata il 30.7.1982 sull'isola di Naxos e demolita al Piraeus (Grecia) dal 31.12.1983, ma è stata poi trasformata in un deposito d'acqua costiera a Egina. (da: www.naviearmatori.net)

(da: www.naviearmatori.net)

ELIZABETH
Costruzione n.48 (scalo n.1) - IMO: 5101550 - nave cisterna
(Gemella della CHRISTINE - Costruzione n.47)
Compagnia di navigazione Bruno & Eredi Arturo Montanari, Fano

Impostata il 07.11.1951 - Varata il 28.02.1953 - Consegnata il 19.03.1953
Portata lorda: 703 ton - Stazza lorda: 498,46 ton -
Lunghezza ft: 53,3 m - Lunghezza pp: 48 m - Larghezza ff: 8,6 m - Altezza: 3,80 m - Immersione: 3,67 m
App. motore: Ansaldo 600 cv - Velocità: 12,3 nodi

STORIA: Rinominata ELISABETTA MONTANARI - DONATELLA IEVOLI nel 1972 - BISACE nel 1976 - Demolita a Spalato nel 1983

(Da www.classactionitalia.net: Il 26 giugno 1973, davanti a Reggio Calabria, collisione tra le petroliere Gennaro Ievoli e Donatella Ievoli

28.02.1953 - il varo della ELIZABETH


28.02.1953 - varo della ELIZABETH
La M/C Elisabetta Montanari ad Ancona - Fotografia su eBay

NORA
Costruzione n.49 (scalo n.2) - IMO: 5254759 - nave cisterna
Società di Navigazione Gerolimich & Co. SpA - Trieste - Costruita con i finanziamenti del programma E.R.P.
(European Recovery Program - Piano Marshall)

Impostata il 20.08.1952 - Varata il 12.07.1953 - Consegnata il 12.09.1953
Stazza lorda: 1.506,51 ton - Portata lorda: 2.274 ton - Lunghezza ft: 75,0 m - Lunghezza pp: 68,50 m - Larghezza ff: 11,5 m - Altezza: 5,60 m
Immersione: 5,16 m - App. motore: CRDA Sulzer 1050 cv - Velocità: 11,2
nodi

STORIA: Gravemente danneggiata da un incendio il 06.10.1981 mentre era sottoposta a lavori, prima è stata rimorchiata a Trapani e poi ad Augusta
dove finì semi affondata. Venduta ai Cantieri Noè per la demolizione nel 1984.
La NORA era di proprietà della Intertanker srl.


Cerimonia della posa della chiglia






La Nora durante le prove in mare

La Nora - Foto di Giornalfoto - su eBay
La Nora alla fonda di fronte a Gela in Sicilia (Italy)
(Da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. David Meare)
APPIA
Costruzione n.50 (scalo n.2) - IMO: 5412404 - nave cisterna
Navigazione Europea Trasporti Liquidi SpA Trieste - Armatore Pietro Baratelli - Milano

Impostata il 13.07.1953 - Varata il 29.07.1954 - Consegnata il 11.09.1954
Stazza lorda: 1.549,92 ton - Portata lorda: 2.347 ton - Lunghezza ft: 76,4 m - Lunghezza pp: 68,72 m - Larghezza ff: 11,40 m - Altezza: 5,65 m - Immersione: 5,20 m - App. motore: 1 Crda-Sulzer 1200 CV - Velocità: 11,7 nodi
STORIA: Rinominata MADDALENA MONTANARI nel 1963 - Demolita a Ravenna nel 1983

Cerimonia di posa della chiglia



(da: http://digilander.libero.it/casellidomenico/album__fotografico.htm)

CASSIA
Costruzione n.51 (scalo n.2) - IMO: 5065419 - nave cisterna
Navigazione Europea Trasporti Liquidi SpA Trieste
Armatore Pietro Baratelli & Co. di Milano

Impostata il 29.07.1954 - Varata il 20.06.1955 - Consegnata il 20.07.1955
Portata lorda: 2.350 ton - Stazza lorda: 1590 ton - Lunghezza ft: 79,9 m - Lunghezza pp: 69,72 m - Larghezza ff: 11,40 m - Altezza: 5,65 m - Immersione: 5,16 m - App. motore: 1 CRDA-Sulzer 1200 cv - Velocità: 12
nodi - 10 cisterne da carico per complessivi 2.800 mc


STORIA: Rinominata CHERRY BARU nel 1968 - HAMADI B. nel 1975 - Demolita a Jeddah (Arabia Saudita) nel 1985
NOTE: Sulla fine della Cassia ci sono versioni diverse. Secondo Il Lloyd's Register è stata auto affondata nel 1988, mentre secondo l'Intelligence Dept. dei Lloyd's è stata demolita in Pakistan nel 1987. ( da: www.naviearmatori.net) - Da ricerche on line risulta che la Cherry Baru è stata utilizzata principalmente per il trasporto di kerosene dall'India (Calcutta e Madras) a Chittagong in Bangladesh.


L'impostazione della chiglia della motocisterna Cassia






Il momento più emozionante del varo: Al tradizionale grido "IN NOME DI DIO TAGLIA!" la madrina taglia il nastro tricolore che trattiene in alto la bottiglia di Champagne che cadendo colpisce lo scafo rompendosi e la nave scende in mare.




M/C Cassia - Agosto 1955 - Foto di Giornalfoto - Su eBay

AUDAX
Costruzione n. 52 (scalo n.3) - rimorchiatore
Amministrazione Marittima del Territorio Libero di Trieste

Impostato il 28.10.1953 - Varato il 02.03.1954 - Consegnato il 20.03.1954
Stazza lorda: 43,33
ton - Lunghezza ft: 19,62 m - Lunghezza pp: 18 m - Larghezza ff. 4,50 m - Altezza: 2,50 m - Immersione: 2 m
App. motore: 1 Diesel MAK, Kiel 1953 - 250 cv - Velocità: 9,5
nodi

STORIA: Corpo delle Capitanerie di Porto, Trieste nel 1954 (CP-305) nel 1963 - Istituto Tecnico Nautico "Tomaso di Savoia Duca di Genova”, Trieste nel 1990 - Grado nel 1993 - Vladimiro De Noto e Giorgio Trani, Trieste nel 1996 - 2009: ormeggiato in Porto Franco Vecchio a Trieste.

Da: Il Piccolo del 21 febbraio 1954: Trieste - Il maltempo ha impedito ieri il varo del rimorchiatore «Audax» al Cantiere Felszegy di Muggia. La cerimonia si è svolta simbolicamente, limitandola al battesimo officiato dal parroco don Mizzan, madrina la signorina Mietta Klodich, figlia del comandante del Porto. Per altro, l’unità reca il nome di un vecchio rimorchiatore, già caro alla nostra gente di mare.

L'Audax è stato il primo mezzo nautico triestino a innalzare il vessillo italiano il 26 ottobre 1954, in occasione del ricongiungimento di Trieste all'Italia - Salvato dalla demolizione grazie al capitano Vladimiro De Noto della Tripmare (società subentrata alla Tripcovich), è in progetto di esporlo, assieme al pontone galleggiante Ursus del 1914 e al sommergibile Fecia di Cossato, nel nuovo polo museale portuale di Trieste.


L'Audax pronto per il varo



L'Audax nel 1954 (Foto Pittia Muggia - https://picclick.it/)

L'Audax (CP-3O5) sulle rive (sullo sfondo l'Idroscalo)
L'Audax (CP-3O5) a Trieste nel 1955
Archivio Storico Guardia Costiera Italiana
(Fonte: http://associazione- venus.it/galleriafotografica/index.php/)
L'Audax (CP-305) in navigazione nel Golfo di Trieste
(Fonte: www.adrijo.eu/hr/poi/heritage/sea-cultures/audax-audaces-fortuna-iuvat)

Da: www. facebook.com - Andy Hering

L'Audax (CP-3O5) sulle rive (sullo sfondo l'Idroscalo)
Archivio Storico Guardia Costiera Italiana - (da: http://associazione- venus.it/galleriafotografica/index.php/)

L'Audax (CP-3O5) sulle rive di Trieste
di fronte a Palazzo Carciotti negli anni cinquanta

Il motore dell'Audax Diesel MAK, Kiel 1953
(da: http://www.cayoeffe.it/forum-trieste/)

Sopra: L'Audax al Cantiere Naval Giuliano il 15/12/1972 (ph. Sandro Alfa)

Sopra e a destra:

22 novembre 1972: l'Audax durante la visita del Presidente della Commissione Europea François-Xavier Ortoli con le Autorità politiche locali e del Porto di Trieste tra i quali il Presidente dell'Ente Autonomo del Porto di Trieste Giuseppe Tonutti; il Direttore Generale dell'Ente Autonomo del Porto di Trieste: Lorenzo Colautti, il Presidente della Giunta Regionale Antonio Comelli, i Graduati della Marina Militare Italiana; l'Assesssore alle Finanze, Affari Generali, Libro fondiario e Personale: Sergio Coloni, l'Assessore all'Industria e Commercio: Nereo Stopper. - (da: http://www.sirpac-fvg.org/ - Foto Giornalfoto)


Da: www. facebook.com - Andy Hering
Maggio 2007: l'Audax nel bacino di carenaggio n.3 del Cantiere San Marco di Trieste - (Da: www.facebook.com)

L'Audax ormeggiato in Porto Franco Vecchio (da: www.facebook.com)
L'Audax ormeggiato in Porto Franco Vecchio nel 2010 - (Fh. Vinicio Smaila)

Il 2 marzo 2011, a causa del maltempo con forti raffiche di Bora, l'Ursus assieme all'Audax, ha rotto gli ormeggi andando alla deriva. Entrambi sono stati recuperati alla deriva grazie agli equipaggi dei rimorchiatori Belrorie, Taurus e Uran della Soc. Tripmare di Trieste, assieme agli equipaggi della Guardia Costiera. L'Audax è stato recuperato quando si trovava già vicino alle secche della Mula di Muggia nella laguna di Grado.

L'Audax ormeggiato al Pontone Ursus in Porto Franco Vecchio dal 2011
"Nel 1953 l’Amministrazione Marittima del Territorio Libero di Trieste, organo marittimo dell’allora Governo Militare Alleato (GMA) per il Porto di Trieste, constata la necessità di dotare la Capitaneria di Porto di un mezzo navale adeguato per gli scopi istituzionali preposti, commissionava al glorioso Cantiere Navale Felszegi di Muggia la costruzione di un’imbarcazione con caratteristiche di buona tenuta del mare e idonea al rimorchio, soccorso in mare e antincendio. Il 28 ottobre 1953 veniva impostata la chiglia della nuova costruzione e il 2 marzo 1954, completato l’allestimento, avveniva il varo alla presenza delle autorità civili cittadine, militari alleate, dirigenza e maestranze del cantiere. Il varo tecnico infatti, avrebbe dovuto aver luogo il 21 febbraio, ma a causa della fortissima bora che imperversava da più giorni sul Golfo di Trieste la cerimonia aveva subito più rinvii e si decideva quindi di procedere egualmente con il battesimo simbolico sullo scalo. Alla nuova unità veniva assegnato il nome “AUDAX”. Il successivo giorno 20 dello stesso mese seguiva poi la consegna ufficiale alla Capitaneria. A tale proposito “Il Piccolo” del 21 febbraio 1954 riportava: …..il maltempo ha impedito ieri il varo del rimorchiatore “Audax” al Cantiere Felszegi di Muggia. La cerimonia si è svolta simbolicamente limitandola al battesimo officiato dal parroco Don Mizzan, madrina la signorina Mietta Kodric, figlia del comandante del Porto (divenuto in seguito anche un apprezzato pittore di mare e delle navi). Per l’altro l’unità porta il nome di un altro vecchio rimorchiatore già caro alla nostra gente di mare………. Il 26 ottobre 1954 l’Audax diveniva la prima unità navale ad innalzare a Trieste il vessillo italiano, a rappresentare il ricongiungimento della citta alla Madre Patria. L’Audax entrava così a far parte delle unità navali della ricostituita Capitaneria di Porto di Trieste con il numero identificativo di CP305. Particolare curioso da rimarcare è che l’Audax, secondo gli accordi intervenuti al momento della sua cessione dalla Autorità Alleata a quella italiana, aveva dovuto mantenere, unico caso eccezionale nell’organizzazione nel Corpo delle Capitanerie di Porto in Italia, l’equipaggio civile originario, che sarebbe stato in seguito sostituito gradualmente da quello militare, al momento del ritiro per quiescenza del primo. Inoltre l’unità, pur essendo destinata ai servizi di competenza militare non era mai stata militarizzata ed aveva mantenuto la propria iscrizione nelle matricole mercantili. Negli anni successivi l’attività perseguiva nelle azioni di pattugliamento del mare, monitoraggio della costa, controllo della navigazione, assistenza, recupero e antincendio, nonché di rappresentanza per portare in visita nel giro del porto. gli ospiti illustri e le delegazioni arrivate a Trieste Nel 1990, con l’entrata in servizio delle nuove classi di motovedette, veloci, bielica e pertanto più maneggevoli, l’Audax considerato ormai vetusto, pesante e poco manovriero (monoelica), finiva in disarmo e dismesso dal servizio. Nel 1993,su iniziativa dell’allora Preside del Nautico di Trieste, veniva ceduto, per una cifra simbolica, all’Istituto stesso per farne la nuova nave scuola in sostituzione del “Borino”. L’operazione, purtroppo, non andava a buon fine e nel 1996, posto in vendita, veniva acquistato da alcuni soggetti privati che, per la tipicità del mezzo, la passione dei rimorchiatori e la storia marinara di Trieste, lo salvavano da demolizione sicura. Nel 1997, veniva alato presso la banchina dell’Arsenale Triestino S.Marco per essere sottoposto ai primi lavori di carenaggio, trattamento dello scafo e di ristrutturazione generale.

Il fasciame risulta realizzato con gran sorpresa e compiacimento, si riscontrava all’atto dei lavori, che nonostante l’aspetto esteriore di abbandono, la ruggine che ricopriva la gran parte della superfici esposte, lo scafo aveva mantenuto la sua integrità strutturale e ciò grazie alla validità del progetto, la cura ed esecuzione professionale nella costruzione ed i materiali di qualità utilizzati. L’opera viva, dal punto di vista costruttivo, si presenta ad uovo con ampie curvature ottenute dalla piegatura diretta delle lamiere di grosso spessore.on un sistema misto di lamiere saldate tra di loro e fissate alle ordinate mediante chiodatura con il metodo tradizionale usato nel passato. Lo scafo, alato in secco sulla banchina attigua al Bacino IV dell’ATSM, era meta di numerosi giovani ingegneri della Fincantieri impegnati sulle navi da crociera nel bacino, che commentavano con ammirazione la bellezza della costruzione e l’armonia delle sue linee. il sistema di costruzione utilizzato, un misto tra l’antico ed il moderno veniva preso a tema per la tesi di laurea di alcuni studenti della Facoltà di Ingegneria Navale dell’Università di Trieste. Il progetto futuro dell’Audax prevede la ristrutturazione generale con il rifacimento degli spazi interni, mantenendo nella sua integrità l’aspetto originale della costruzione, per una destinazione ad uso pubblico come imbarcazione d’epoca al servizio del Polo Museale del Porto, nonché di tutte quelle altre iniziative ed attività che possono contribuire per riportarlo all’antica gloria."
(Fonte: testo e immagini da: www.pedettiyacht.com)


INDIANA
Costruzione n.53 (scalo n.2) - IMO: 5160489 - nave da carico generale
Ameritalia Società di Navigazione S.p.A.-Trieste (IT)

Impostata il 05.03.1955 - Varata il 22.07.1956 - Consegnata il 20.10.1956
Stazza lorda: 2.650,51 ton. - Portata lorda: 3.841 ton. - Lunghezza ft: 110 m - Lunghezza pp: 100,58 m - Larghezza ff: 14,94 m - Altezza: 8,88 m
Immersione: 8,05 m - App. motore: CRDA Sulzer 3000 cv - Velocità:16,04 nodi

STORIA: Noleggiata alla Saguenay Line Company. Passata alla Marisped Line di Portoferraio (Li) nel 1974 - ribatezzata TASSOS TSIRIS nel 1975 (Monastiraki Shipping Co. - Limassol,CY - Palmyra Shipping Co.Ltd - Limassol, CY) - ribatezzata THESEUS nel 1979 (Theseus Shipping Co.Ltd. - Piraeus, GR) - ribatezzata ZOE II nel 1980 ( Ermioni Shipping Co.S.A. Panama - 1981 Century Shipping Corp. - Panama) - Affondata durante un fortunale da NE, dopo essere stata abbandonata dall'equipaggio per ingavonamento al largo dell'isola di Sansego in Adriatico in Lat. 44°12' Nord e Long. 013°27' Est, il 06.03.1982 (S.O.S. delle 17.35, tempo locale) mentre era in navigazione da Capodistria (Slovenia) con destinazione Jeddah (R.A.U.) in Mar Rosso. L'intero equipaggio di 27 persone si è salvato su una scialuppa ed è stato poi raccolto dalla nave russa Ratno e sbarcato a Fiume. Fu considerata affondata dopo numerose ricerche avvenute senza esito. da: www.naviearmatori.net) - Nel settembre 2011 il relitto dell'Indiana (Zoe II) è stato localizzato dai sub dalla DIVE PLANET di Rimini (I) sui fondali dell'Adriatico ed esplorato.

Da: Il Piccolo del 21 ottobre 1956: Trieste - Il muggesano Cantiere Felszegi festeggia oggi il compimento di una delle più rilevanti opere finora realizzate, con la consegna agli armatori della m/n «Indiana» di 2650 tsl. Inoltre, il Cantiere ha già assunto la costruzione di tre navi di 10 mila tonnellate; per cui è assicurata la piena occupazione delle maestranze fino a tutto il 1960 e altri 300 lavoratori vi potranno trovare impiego.

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

(Ph. Collezione Sergio Molinari)

L'Indiana ormeggiata alla banchina di allestimento del cantiere
(da: pcortese . www,naviarmatori.net)


Fonte: Cherini.eu
L'indiana durante le prove in mare



La plancia dell'Indiana

Una cabina dell'Indiana

L'Indiana ormeggiata a Trieste


(da: www.naviearmatori.net)

(da: www.naviearmatori.net)

(da: www.naviearmatori.net)

L'Indiana alla fonda a Mombasa (Kenya) nel 1964

L'Indiana (La campana dell'argano di prua)

L'Indiana in Egeo nel 1964

L'Indiana nel canale di Suez nel 1964

L'Indiana a Massawa (Eritrea) nel 1964

L'Indiana a Mogadiscio (Somalia) nel 1964

L'Indiana a Mogadiscio (Somalia) nel 1964

L'Indiana a Mogadiscio (Somalia) nel 1964

L'Indiana a Tanga (ex Tanganika) nel 1964

L'Indiana a Tanga (ex Tanganika) nel 1964

Indiana, Africa Orientale 1964 - Saletta Ufficiali

L'Indiana a Dar es Salaam (ex Tanganika) nel 1964

L'Indiana a Mombasa (Kenya) nel 1964

L'Indiana alla fonda a Mogadiscio nel 1964

L'Indiana a Dar es Salaam nel 1964 (Bandiera dell'ex Tanganika)

L'Indiana a Capo Guardafui nel 1964
r es
L'Indiana in Oceano Indiano nel 1964

L'Indiana ribatezzata Zoe II ormeggiata al Porto Nuovo di Trieste prima della partenza per Capodistria, dove avrebbe caricato legname in coperta, probabile causa del successivo ingavonamento e affondamento in Adriatico (da: www.naviearmatori.net)

Ritaglio dal Lloyd's List del 9 marzo 1982
(da: www.naviearmatori.net)

SETTEMBRE 2011
Ritrovata sui fondali dell'Adriatico l'Indiana

(ribattezzata Zoe II)
dalla DIVE PLANET di Rimini (I)
(le foto del relitto sono dei sub della Dive Planet)


I video del DIVE PLANET di Rimini (I) girati nel luglio e agosto 2018: https://www.youtube.com/watch?v=MD-qUqcJwX4&t=5s

KETTY
Costruzione n.54
(scalo n.3) - IMO: 5054525 - nave da carico generale
(Gemella della Ginya D., Costruzione n.55) - Compagnia armatrice: Conarma, Trieste
Compagnia di Navigazione e Armamento Srl, Trieste

Impostata il: 12.10.1955 - Varata il 16.09.1956 - Consegnata il 18.01.1957
Stazza lorda: 489,60 ton - Portata lorda: 739 ton - Lunghezza pp: 49,14 m - Larghezza ff: 9 m - Altezza: 3,80 m - Immersione: 3,45 m
App. motore: Ansaldo 525 cv - Velocità: 11 nodi

STORIA: Rinominata BUCCANEER (La Corsara SpA, Trieste) nel 1961 - RINIA (Flotes Detare Tregtare, Durazzo, Albania) nel 1969 - ERMELANA (Teli I. Durazzo, bandiera albanese) nel 1994 - Nel 2004 è iniziata la demolizione a Durazzo, poi è stata abbandonata semi sommersa.

Nota: La BUCCANEER (ex KETTY) e la CORSAIR (ex GINYA) navigarono a lungo negli Stati Uniti sotto bandiera italiana con viaggi tra gli USA e i Caraibi. (da: www.naviearmatori.net)

Sullo sfondo è visibile la poppa dell'Indiana in allestimento
Sopra: A sinistra la Ginya D. ribattezzata Gjashte Shkurti
assieme alla gemella Ketty ribattezzata Rinia


1956 - KETTY - (Fonte: Cherini.eu)

(da: www.naviearmatori.net)

La Ermelana (ex Ketty) abbandonata sulla costa albanese
a Durazzo in parte demolita dopo il 2004
GINYA D.
Costruzione n.55 (scalo n.1) - IMO: 5080538 - nave da carico generale
(Gemella della Ketty, Costruzione n.54) - Compagnia armatrice: Conarma, Trieste

La posa della chiglia della Ginya D.
Impostata il 16.02.1956 - Varata il 14.03.1957 - Consegnata il 28.03.1957
Stazza lorda: 489,57 ton - Portata lorda: 739 ton - Lunghezza pp: 49,14 m - Larghezza ff: 9 m - Altezza: 3,80 m - Immersione: 3,45 m - App. motore: Ansaldo 525 cv - Velocità: 10,26 nodi
STORIA: Rinominata CORSAIR nel 1961 - GJASHTE SHKURTI nel 1969 Venduta agli albanesi assieme alla gemella BUCCANEER (ex KETTY) - Arripata a Durazzo (Albania) nel 2006 - Trasformata in un bar ristorante e poi abbandonata.
Nota: La CORSAIR (ex GINYA) e la BUCCANEER (ex KETTY) navigarono a lungo negli Stati Uniti sotto bandiera italiana con viaggi tra gli USA e i Caraibi. (da: www.naviearmatori.net)



La Ginya D ribattezzata Gjashte Shkurti il 23 marzo 1989 in navigazione
presso l'Isola di Cherso
- (da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. Frafo)

Sopra e sotto: La Ginya D ribattezzata Gjashte Shkurti arripata a Durazzo - Prima fu attrezzata come ristorante (il KLAJDI) e poi abbandonata.
Photo: Hans Rosenkranz
(da: http://www.rosenkranz-shipphotos.de/)

SAN SEBASTIANO
Costruzione n.56 (scalo n.2) - IMO: 5374846 - nave da carico generale
Società Navigazione Triestina - Trieste

Impostata il 21.01.1957 - Varata il 22.09.1957 - Consegnata il 01.02.1958
Lunghezza ft metri 103,93 Lunghezza fra le pp metri 92,81 Larghezza metri 14,93 Bordo libero mm 1710 Immersione metri 7,532 Dislocamento ton 7480 Stazza lorda ton 3578,72 Stazza Netta ton 2028,09 Volume lordo totale mc 4061 portataLorda ton 5670 Iscritta al compartimento di trieste al n 607 4 stive per un volume di mc 6899 2 imbarcazioni di salvataggio per 60 posti - Scafo in acciaio 7 paratie stagne trasversali ( 2 al 2° ponte) - poppa ad incrociatore saldato parzialmente ors 1°(cassero avanti metri 9,03)2 ponti doppi fondi mc 665 cisterna addietro mc 65 cisterna avanti mc 89 Apparato motore a centro nave : 1 motore diesel CRDA a due tempi 6 cilindri diametro mm 520 corsa mm 960 della potenza di CA 2150 1 elica. Velocità alle prove nodi 14,11 Velocità di esercizio nodi 12,10

STORIA: Noleggiata alla Saguenay Line Company, Demerara Saguenay, Division Montreal - Rinominata UT PROSPERATIS (Linee Adriatico Oceaniche S.p.A. Trieste - Noleggiata al Lloyd Triestino) nel 1962 - AUSTRALE (Armatore Garibaldi S.r.l. Cooperativa di Navigazione di Genova) nel 1969 - NICOLAOS RIGAS nel 1976 - Demolita a Aspropyrgos (Grecia) nel 1984

Il giorno del varo





La San Sebastiano durante le prove in mare

La San Sebastiano - Foto Mioni - Su eBay

(da: www.naviearmatori.net)
(da: www.naviearmatori.net)

(da: www.naviearmatori.net)

L'Australe (ex Ut Prosperitas, ex San Sebastian) in arrivo a Messina nel 1975
Foto Giovanni Pedito - (da: www.naviearmatori.net)
AMERICANA
Costruzione n.57 (scalo n.2) - IMO: 5344970 - nave da carico generale
Società Navi Italiane p.A. - Trieste
Impostata il 21.03.1957 - Varata il 16.11.1958 - Consegnata il 20.02.1959
Stazza lorda: 3.775,30 ton - Portata lorda: 5.482 ton - Lunghezza ft: 103,9 m - Lunghezza pp: 92,814 m - Larghezza ff: 14,9 m - Altezza: 9,20 m - Immersione: 7,53 m - App. motore:Burmeister Wien 3500 cv - Velocità: 15,16 nodi
STORIA: Rinominata SUNMAR (Noleggiata alla Saguenay Line Company - Demerara Saguenay - Division - Montreal) nel 1959 - BONMAR (Armatore Fenice S.p.A. Compagnia di Navigazione di Palermo) nel 1969 - SICULA CARIBIA nel 1973 - MARIZA nel 1974 - FOURKERO nel 1979 - JUDITH II (Noleggiata dalla Adriatica di Navigazione di Venezia per la linea commerciale Tirreno-Adriatico per il Levante) nel 1981- Incendiata il 26.6.1982 ad Anjouan nei pressi di Mutsamudu (Isole Comore) e demolita a Mombasa (Kenya) nel 1983
Foto di Ugo Borsatti
La Sunmar noleggiata alla Saguenay Line Company a Port Alfred sul Saguenay River in Canada nel 1965 (foto: Paolo Carbonaio)

La Sunmar noleggiata alla Saguenay Line Company in navigazione
il 27 maggio 1968, nei pressi di Bristol in Inghilterra

(Fonte: https://www.naviearmatori.net/)
La Sunmar noleggiata alla Saguenay Line Company

La Sunmar, noleggiata alla Saguenay Line Company, a Immingham
(United Kingdom)
- (da: http://www.shipspotting.com - Ph. PWR)
La Bonmar (ex Americana) a Genova
DONA GISELLA
Costruzione n.58 (nuovo scalo n.4) - IMO: 5092204/14371162
nave da carico generale - Navi Italiane S.p.A.


Impostata il 22.10.1957- Varata il 30.09.1958 - Consegnata il 11.02.1959
Stazza lorda: 9.030,43 ton - Portata lorda: 12.926 ton - Lunghezza ft: 148,9 m - Lunghezza pp: 137,16 m - Larghezza ff: 18,90 m - Altezza: 12,04 m - Immersione: 9,01 m
App. motore: CRDA Sulzer 5400 cv - Velocità: 16,01 nodi



STORIA: Costruita per conto della General Navigation Trading di Panama - Chandris Line LTD (England) - Rinominata SOUTH STAR nel 1966 - ATHENIAN SKY nel 1967 - Demolita a Dalian (Cina) il 24.10.1984

La DONA GISELLA al momento el varo
A poppa è visibile il Vaporetto SAN MRCO DELLA ROSANDRA del 1910, costruito a Papendrecht come JOHANNA APOLONIA.
Nel 1958 era di proprietà della Navigazione Libertas di Roberto Schiavon.

Da: Il Piccolo del 29 settembre 1958: Trieste - Domani è in programma il varo della m/n «Dona Gisella», la maggiore unità allestita al «Felszegi». Intanto, al cantiere muggesano, è stato firmato l’accordo per la riduzione dell’orario di lavoro da 48 a 44 ore settimanali.

Sopra: Fotografie di Ugo Borsatti (Foto Omnia)
Sopra: Appena varata, la Dona Gisella viene ormeggiata alla banchina del cantiere per completare il suo allestimento prima della consegna al committente.
Fonte: greekshippingmiracle.org/en/general-cargo-ships-1950-1959
(da: http://www.shipspotting.com/ - Fh. Chris Howell)

La Dona Gisella ribattezzata Athenian Sky il 25 dicembre 1967 a Vancouver in Canada
(da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. Paul Wille )

Photographer: Frost, Walter Edwin – City of Vancouver Archives – Reference Code: AM1506-S3-3-: CVA 447-4273 – DONA GISELLA seen at Vancouver on Mar. 20, 1959.

La Dona Gisella ribattezzata Athenian Sky in navigazione a Gravesend (Inghilterra)
(da:www.shipsnostalgia.com - Fh. Bob Scott)

La Dona Gisella ribattezzata Athenian Sky il 27 agosto 1974 in arrivo a Liverpool (U.K.)
per caricare e proseguire per Cape Town

(da: http://www.shipspotting.com/ - Fh. Malcolm Cranfield )

Harry J. Stott, Port Captain (Rtd), of Houston, TX, USA –
Seen as the ATHENIAN SKY heading for the Great Lakes, July 1975.
La Dona Gisella ribattezzata Athenian Sky all'Isola di Wight, United Kingdom - /www.ebay.com/

La Dona Gisella ribattezzata Athenian Sky in disarmo al Pireo nel 1983 - ph.Peter j. Fitzpatrick - www.shipspotting.com
SAN FELICE
Costruzione n.60
(nuovo scalo n.3) - IMO: 5309695 - nave da carico generale
Società Malvicini-Vapori di Genova
Impostata il 26.04.1958 - Varata il 25.02.1959 - Consegnata il 30.07.1959
Stazza lorda: 8.946,757 ton -Portata lorda: 12.800 ton - Lunghezza ft: 148.9 m - Lunghezza pp: 137.19 m - Larghezza ff: 19,0 m - Altezza: 12,.04 m - Immersione: 9,046 m - App. motore: Fabbrica Macchine Sant'Andrea Trieste, 1 Sulzer 6 cil. 7800 cv - Velocità: 16,62 nodi.



STORIA: Noleggiata alla Soc. Italia di Navigazione - Rinominata FELIX S. nel 1982 (bandiera di Panama) - Demolita ad Alang (India) nel febbraio 1984


(Giornalfoto - Trieste)




(da: www.andimar.spanishspotters.com/)

La San Felice - Su eBay




(da http://www.shipsnostalgia.com/)


(da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. Enrico Righetti)

(www.agenziabozzo.it)
La San Felice a Valparaiso nel 1969 - Ship manager Nitrato de Chile
(da: www.naviearmatori.net)
MORVEN
Costruzione n.62 - IMO: 5242328 - nave da carico misto di oli minerali

Sez. prodiera impostata il 21.02.59 - Sez. poppiera impostata il 23.05.1959 - Sezioni assemblate nel bacino dell'Arsenale Triestino San Marco il 27.07.1960
come Olin Mathieson - Arm. Delholm di Glasgow - Consegnata il 14.07.1961
Stazza lorda: 24.553 ton - Portata lorda: 33.415 ton -Lunghezza ft: 212,.2 m - Lunghezza pp: 198,12 m - Larghezza ff: 26,9 m - Altezza: 14,80 m -
Immersione: 10,78 m - App. Motore: B&W 10000 cv - Velocità: 15,83 nodi.


STORIA: Costruita per conto della Trimor Shipping Corp., Monrovia - Liberia - Consegnata il 14.07.1961 con il nome di Morven alla Seaways Leasing Co., Monrovia - Trasformata in porta rinfuse secche nel 1981 (Bandiera liberiana) - Demolita a Kaohsiung (Taiwan) nel 1984

La Morven fu costruita in due sezioni separate, poi unite tra loro nel nuovo bacino di carenaggio dell'Arsenale Triestino San Marco.
Operazione eseguita per la prima volta da un cantiere italiano. La Morven è stata la più grande nave finora mai costruita a Muggia
.

Morven: il varo della sezione di poppa

Morven: la sezione di poppa appena varata

Morven: il varo della sezione di prua

La targa del cantiere sul cassero della Morven

Il locale cucine

Sopra: L'allagamento del nuovo bacino di carenaggio dell'Arsenale Triestino San Marco con le due sezioni della Morven unite il 27 luglio 1960.


La Morven durante le prove in mare - foto a destra su eBay

(da: www.andimar.spanishspotters.com/)


La Morven in navigazione nel Missisipi
(da: http://www.shipspotting.com)



La Morven a Venezia

(da: http://www.photoship.co.uk)

La Morven a Vlissingen-Oost. (Olanda) il 27.04.1969 da: http://www.shipspotters.nl - Ph. Piet Anderiesse, (c) Jan Anderiesse
 
NICOLETTA MONTANARI
Costruzione n.63 (scalo n.3) - IMO: 5251460 - nave cisterna
Bruno & Eredi Arturo Montanari, Fano

Impostata il 23.08.1958 - Varata il 18.01.1961 - Consegnata il 06.02.1961
Stazza lorda: 998,77 ton - Portata lorda: 1.490 ton - Lunghezza pp: 59,33 m - Larghezza ff: 10,83 m - Altezza: 4,89 m - Immersione: 4,38 m
App. motore: Werke Mannheim AG 800 cv - Velocità: 10.74 nodi

STORIA: Rinominata SANTO STEFANO nel 1979 (Armatore: Petrolmar SpA, Genova, Italy) - IOANNIS nel 1994 (Propietaria: Ioannis Naftiki Eteria, Piraeus - Armatore: Harimadopoulos V.I., Piraeus) - Entrata in collisione con un relitto si è capovolta il 23.09.2006 a 0,7 mg NE di Eleusis (Grecia) ed è affondata il 02.10.2006

La Nicoletta Montanari ribattezzata Santo Stefano
(da:
http://www.marina-mercantile-italiana.net/)

La Nicoletta Montanari ribattezzata Santo Stefano
(da: wwwhttp://cenaprintscom.blogspot.it/)

La Nicoletta Montanari ribattezzata Ioannis
(da: http://www.naviecapitani.it)

La Nicoletta Montanari ribattezzata Ioannis
(foto Aleksi Lindstrom 2001 - da: www.shipspotting.com)
La Nicoletta Montanari rinominata Ioannis a Iraklion (Grecia) nel 1999 e nel 2002 - (Ph. Nektarios Papadakis)
MB 300
Costruzione n.64 (scalo n.4) - motobetta
Ministero dei Lavori Pubblici – Genio Civile – Opere Marittime di Trieste


Impostata il 05.07.1960 - Varata il 05.06.1961 - Consegnata il 06.07.1961
Portata lorda: 300 mc - Lunghezza pp: 45.,36 m - Larghezza ff: 7,60 m - Altezza: 2,95 m - App. motore: 2 Arona Diesel - 2110 cv - Velocità: 6 nodi


STORIA: Venduta alla Domenico Taverna di San Giorgio di Nogaro nel 1986
DIONEA
Costruzione n.65 (scalo n.4) - IMO: 5090414
nave traghetto passeggeri

Società di Navigazione Alto Adriatico di Trieste
Impostata il 30.05.1961 - Varata l'11.01.1962 - Allestita ai Cantieri San Rocco nel 1962 - Consegnata il 20.06.1962
Stazza lorda: 292,49 ton -Portata lorda: 115 ton - Lunghezza ft: 51,82 m - Lunghezza pp: 45,60 - Larghezza ff: 7,40 m - Altezza: 3,25 m - Immersione: 2,20 m - App. motore: 2 Fiat S.G.M. 2x650 cv - Velocità: 15,06
nodi - Passeggeri: 314
AMBRIABELLA
Costruzione n.66 (scalo n.4) - IMO: 5013923
nave traghetto passeggeri
Società di Navigazione Alto Adriatico di Trieste Impostata il 30.05.1961 - Varata l'11.01.1962 - Allestita ai Cantieri San Rocco nel 1962 - Consegnata il 30.06.1962
Stazza lorda: 292,49 ton -Portata lorda: 115 ton - Lunghezza ft: 51,82 m - Lunghezza pp: 45,60 - Larghezza ff: 7,40 m - Altezza: 3,25 m - Immersione: 2,20 m - Immersione: 2,20 m - App. motore: 2 Fiat S.G.M. - 2x650 cv - Velocità: 15,10 nodi - Passeggeri: 314
La Dionea e l'Ambriabella sono gemelle e furono
costruite e varate assieme unite tra loro



Disegno opera di Renato Fornasaro

(da: http://www.marinetraffic.com/ - ph.Claudio Ritossa)

(Foto: Ugo Borsatti)

La sala macchine

Il ponte di comando (la plancia)

AMBRIABELLA - STORIA: In disarmo nel 1975 - Venduta nel 1976 all'armatore greco-cipriota Arghiris di Limassol (Cipro) e ribattezzata IOS e poi IOS EXPRESS - Ceduta nel 1996 alla Società Santorini Express Shipping e ribattezzata IONION EXPRESS con bandiera greca e nuovamente ribattezzata AMBRIA BELLA e qundi in disarmo al Pireo - A fine 2009 trasferita a Trieste per essere trasformata in yacht di lusso per charter dall'Officina Navale Quaiat.

Note: IL PICCOLO 50 ANNI FA - 1 luglio 1962 - a cura di Roberto Gruden: Festoso viaggio inaugurale della m/n “Ambriabella”, costruita dal Cantiere Felszegi di Muggia, per il collegamento da Trieste a Grado, recando a bordo il Ministro della Marina mercantile, on. Macrelli.

L'Ambriabella a Grado nelle cartoline

L'Ambriabella a Grado nelle cartoline
L'Ambriabella a Grado nelle cartoline

L'Ambriabella a Grado nelle cartoline

L'Ambriabella Ceduta nel 1996 alla Società Santorini Express Shipping

L'Ambriabella in disarmo al Pireo

L'Ambriabella in Grecia prima di essere trasferita a Trieste

L'Ambriabella a rimorchio in arrivo nel canale di Zaule a Trieste

L'Ambriabella a Trieste - (Ph Christian)

L'Ambriabella a Trieste nel Canale di Zaule

L'Ambriabella all'ormeggio nel canale di Zaule (Trieste) nel 11/2011

Le f oto del trasferimento dalla Grecia a Trieste e il progetto dell'Ambriabella trasformata in yacht di lusso per charter
dall'Officina Navale Quaiat
sono state tratte da:http://www.myambriabella.com/Ambriabella/index.html)


DIONEA - STORIA: Nel 1979 passa in gestione al Lloyd Triestino e nel 1987 all'Adriatica di Venezia - Dal 1991 in disarmo e poi nel 1993 ceduta ad un armatore greco e ribattezzata KALARA sotto bandiera dell’Isola di Man - Nel 1999 trasferita a Genova al Cantiere T. Mariotti per essere ristrutturata e trasformata in yacht di lusso per charter nuovamente con il nome di DIONEA - Dal 2002 in gestione alla Società Armatrice Mariotti S.p.A.

La Dionea in una cartolina con timbro Filatelico del 11 settembre 1970

Da: www. facebook.com - Foto di Andy Hering

La Dionea alla Stazione Marittima di Trieste - Foto di Antonio Marano
La Dionea a Pirano

La Dionea a Pirano. Opera di Roberto Fonda - 03/2021

"Autunno sulle rive" - Opera di Franco Degrassi
Opera di Aldo Cherini (Fonte: Cherini.eu)

La Dionea in una cartolina di Trieste

La Dionea ormeggiata alla Stazione Marittima


La Dionea in bacino di carenaggio a Genova nel gennaio 2020 trasformata in yacht di lusso per charter (Foto di Giorgio Parodi)
(Fonte: https://www.naviearmatori.net/)

La Dionea trasformata in yacht di lusso per charter a Trieste
(da: http://www.marinetraffic.com/)

La Dionea trasformata in yacht di lusso
per charter ormeggiata a Trieste

(da: http://www.marinetraffic.com/)
Dionea, premio alla Classic Week: Ottobre 2003 La nave da diporto Dionea ha vinto l’ambito premio Eleganza, messo in palio dalla Ubs alla Classic Week a Monaco. La nave è ovviamente un pezzo unico, risultato di una approfondita ristrutturazione di un mezzo da lavoro, e con interni minimalisti e di grande effetto. Dionea è una ex nave di linea della Compagnia Navigazione Alto Adriatico di Trieste, varata nel 1962 dal cantiere Felszegi di Muggia. Con 51,50 m di lunghezza, 308 tonnellate di dislocamento, due motori Caterpillar da 720 cv, offre la linea unica con poppa tonda delle piccole navi della metà del Novecento. Interamente ristrutturata nel 2002 da T. Mariotti Spa, offre 6 cabine per 12 ospiti più 9 posti per l’equipaggio. Il restyling è stato molto conservativo delle linee originali e gli arredi sono volutamente minimalisti, privi di ogni sovrabbondanza. La nave è disponibile per il charter presso Fraser Yachts. Comandante di Dionea dal gennaio del 2003 è Giovanni Schiaffino, 39 anni, intervistato dalla nostra redazione sul primo numero di Barche da Sogno. (da: Vela e Motore del 02/10/2003)

IL PICCOLO - 10 agosto 2010 - pagina 15 sezione: Trieste - Il doppio varo l’11 gennaio del 1962 nel cantiere Felszegy di Muggia
La fotografia pubblicata qui sopra è stata scattata l’11 gennaio 1962, un attimo prima che la Dionea e l’Ambriabella scendessero di conserva in mare. È un varo multiplo, una rarità non solo per il cantiere Felszegy di Muggia, dove le due unità erano state impostate il 30 maggio 1961 con i numeri 65 e 66 di costruzione. Ecco le loro caratteristiche: 292 tonnellate di stazza lorda, 51,8 metri di lunghezza fuori tutto, 7,42 di larghezza, 2,20 di immersione, due motori diesel Fiat da 650 cavalli ciascuno che, attraverso due eliche, consentivano alle due unità di raggiungere i 15 nodi strasportando 314 passeggeri. Che il progetto fosse molto buono, anzi eccellente e solido, è dimostrato dal fatto che la Dionea sia stata ristrutturata, dotata di quattro pinne stabilizzatrici e di due nuovi più potenti motori Caterpillar. La sua trasformazione in superyacht di lusso, qualche anno fa ha scatenato la caccia alla gemella Ambriabella, scomparsa da tempo tra le isole greche. L’ha individuata lo storico navale Maurizio Eliseo che ne ha segnalato la presenza alla Nebula Investement Yachting che ha battuto così la concorrenza. Poi la crisi economica e quella dello yachting hanno rimescolato le carte, bloccando di fatto ogni iniziativa.

IL PICCOLO / Cronaca / Magazzino 42 ristrutturato in consegna a Ttp: L’Autorità Portuale ha consegnato il magazzino 42 attiguo alla Stazione Marittima (foto), completamente ristrutturato alla Trieste terminal passeggeri spa. Il presidente di Ttp, Antonio Paoletti e l'amministratore delegato Franco Napp hanno preso in consegna la struttura «esprimendo viva soddisfazione - si legge in una nota di Ttp - per la consegna dell'importante manufatto, che rappresenterà il perno per il definitivo decollo delle attività congressuali a Trieste». Da parte sua l’ad Napp informa che le nuove sale, «che saranno utilizzate in un prossimo futuro anche per la crocieristica, prenderanno il nome di Dionea e Ambriabella», le due motonavi gemelle costruite nel Cantiere Felszegy di Muggia nel 1962 per conto della Societa Navigazione Alto Adriatico di Trieste e completate nel Cantiere San Rocco.


EDRA
Costruzione n.67 (scalo n.3) - IMO: 5097345 - nave traghetto passeggeri
Società di Navigazione Alto Adriatico di Trieste

Impostata il 30.05.1961 - Varata il 11.01.1962 - Consegnata il 24.09.1962
Stazza lorda: 598 ton - Portata lorda: 125 ton - Lunghezza ft: 64,00 m - Lunghezza pp: 56,04 m - Larghezza ff: 8,40 m - Altezza: 3,65 m - Immersione: 2,60 m - App. motore: 2 Fiat S.G.M. 2x1250 cv - Velocità: 17
nodi - Passeggeri: 600

STORIA: Dal 1962 al 1978 ha fatto spola lungo la costa istriana tra Trieste a Capodistria, Pirano, Umago, Cittanova, Parenzo, Rovigno e Pola. Ceduta nel 1978 al Ministero dei Trasporti, Azienda Autonoma FF.SS., Roma e nel 1995 ceduta al VTS-Enterprise S.Coop.a r.l., Scilla Nel 2001 è ceduta alla Vision Tour, Scilla

(Foto Vincenzo Annuario )

(Foto Sergio de Luyk)

(Foto Sergio de Luyk)

(Foto Sergio de Luyk)

(Foto Sergio de Luyk)

L'Edra in una cartolina di Trieste

(Foto Sergio de Luyk)

L'Edra a Isola alla fine degli anni '70
Foto concessa dal Sig. Bojan di Capodistria

L'Edra a Capodistria in una cartolina
L'Edra, d'estate, mentre doppia il fanale rosso del porto di Pirano negli anni '70
Sopra: Il fanale rosso del porto di Pirano distrutto dall'Edra durante
una notte di nebbia nei primi anni 70 (Fonte: Danijel Germek)

L'Edra a Messina il primo settembre 1983 in servizio per le Ferrovie dello Stato
(da: http://www.shipspotting.com - Ph. Paul Dashwood)

L'Edra a Messina

Dalla Gazzetta del Sud del 10 luglio 1988

MESSINA Collisione ieri mattina poco dopo mezzogiorno nello Stretto di Messina: una nave traghetto delle Ferrovie dello Stato ha urtato una grossa nave portacontainers battente bandiera panamense. Il bilancio dell' incidente è di 14 feriti. Secondo una prima sommaria ricostruzione della Capitaneria di porto di Messina la turbonave Edra delle Fs al comando del capitano Sidoi, ha lasciato alle 11,5O l' invasatura della stazione marittima di Messina diretta al porto di Reggio Calabria. Oltre al personale di bordo sulla nave c' erano 139 passeggeri. La piccola nave traghetto adibita al solo servizio passeggeri ha attraversato il braccio di mare all' interno del porto e superata la stele della Madonnina ha puntato la prua verso sud-est in direzione della sponda opposta. Una falla a prua La collisione è avvenuta intorno alle 12,05 ad un miglio dal Capo San Raineri in mezzo allo Stretto: l' Edra non riuscendo ad evitare la portacontainers è finita con la prua contro la fiancata di dritta delle nave panamense Cgm Languedoc diretta, al comando del capitano Manfred Kern, di Amburgo, da Marsiglia a Porto Said in Egitto. I danni maggiori ovviamenti li ha riportati il traghetto che ha rischiato persino l' affondamento per una falla apertasi a prua; solo una bugna cioé una semplice ammaccatura per la portacontainers rossa di quasi 19 mila tonnellate proprio al centro della fiancata di dritta. Dopo l' impatto le navi sono state ormeggiate una (l' Edra) al molo Norimberga mentre l' altra nella rada di Paradiso a pochi chilometri dal porto. I quattordici feriti erano imbarcati sul traghetto delle Fs, quattro sono marinai e dieci i passeggeri: dei feriti comunque solo tre sono ricoverati all' ospedale Piemonte (due marinai ed un militare di leva che rientrava a Lecce) e tutti hanno prognosi comprese tra i 6 ed i 10 giorni; gli altri due marinai e nove passeggeri si sono fatti semplicemente refertare per lievi escoriazioni e stato di shock... (La Repubblica)


L'Edra a Reggio Calabria

(Foto Vincenzo Annuario )

L'Edra in uscita dal porto di Messina

(Foto Vincenzo Annuario)

(Foto Vincenzo Annuario)

(Foto Vincenzo Annuario)

(Foto Vincenzo Annuario )

(Foto Vincenzo Annuario )

La sala macchine dell'Edra
con i suoi due motori FIAT B 306 SS da 1250 CV cadauno
.

L’Edra ormeggiata nel porto di Reggio Calabria il 07/07/2018
L'Edra nello Stretto di Sicilia nel 2007
L'Edra a Reggio Calabria il 25 marzo 2023 (Fonte: www.naviearmatori.net)

La Società di Navigazione Alto Adriatico di Trieste con l'Edra, la Dionea e l'Ambriabella, subentrò alla Società di Navigazione Istria-Trieste che con il piroscafo Vettor Pisani (Costruito nel Cantiere San Rocco di Muggia nel 1909 e demolito nel Cantiere Felszegi nel 1964) faceva servizio tra Trieste, Muggia e la costa Istriana.


Disegno dell'Edra - Opera di Nunzio Scimone - 2020
La nave Edra si trova anche su Facebook: (www.facebook.com/pages/Nave-EDRA)
Grazie agli autori di questa pagina, per le loro immagini e per l'affetto dimostrato nei confronti
di questa vecchia ma sempre bella Signora del mare!

HAIZIANG
Costruzione n.68 (scalo n.4) - IMO: 5613859 - nave da carico generale
China Merchants Steam Nav. Co Ltd - Kaohsiung Taipei Formosa

Impostata il: 12.07.1961 - Varata il 25.04.1962 - Consegnata il 24.01.1963
Stazza lorda: 4.033,02 ton - Portata lorda: 5.636 ton - Lunghezza ft: 114,9 m - Lunghezza pp: 103,50 m - Larghezza ff: 15,50 m - Altezza: 8,60 m - Immersione: 7,134 m - App. motore: Fiat 3420 cv - Velocità: 15,10 nodi
STORIA: Affondata in Lat. 25°06' Nord e Long. 122°06' Est il 01.04.1963 con un carico di lamiere e tubi d'acciaio durante la traversata tra Yokohama e Kaohsiung nel Mar Cinese Orientale a causa dello spostamento del carico durante una tempesta.

Dall'Archivio Storico della Camera dei Depuati (Archivio Giovanni Alliata di Montereale): Italian Economic Goodwill Mission Arrives In Taipei, in «China Post», 19 September 1959; Varata a Muggia la prima di due motonavi per la Cina nazionalista, in «Italia», 3 maggio 1962; Varata a Trieste una motonave per la Cina; in «Corriere dei trasporti», 29 ottobre 1962;
TAIYUNG
Costruzione n.69 (scalo n.3) - IMO: 5429158 - nave da carico generale
China Merchants Steam Nav. Co Ltd - Kaohsiung Taipei Formosa - Taiwan Navigation Co. Ltd (China)

Impostata il 12.07.1961 - Varata il 21.10.1962 - Consegnata il 02.08.1963
Stazza lorda: 4.016,67 ton - Portata lorda: 5.413 ton - Lunghezza ft: 114,9 m - Lunghezza pp: 103,50 m - Larghezza ff: 15,6 m - Altezza: 8,60 m - Immersione: 7,134 m -
App. motore: Fiat 3420 cv - Velocità: 15,31 nodi.




STORIA: Demolita a Kaohsiung (Taiwan) nel 1984


La Taiyung durante le prove in mare

Da: Il Piccolo del 22 ottobre 1962: Trieste - Scesa in mare ieri al Cantiere Felszegi di Muggia la motonave “Taiyung”, costruita per conto
della Cina nazionalista di Formosa. A benedire l’unità il parroco della cittadina, don Appolonio.
URANIA
Costruzione n.70 (scalo n.4) - IMO: 5373971 - nave cisterna
Società di Navigazione Gerolimich SpA - Trieste


Impostata: 18.07.1961 - Varata il 05.07.1962 - Consegnata: 08.04.1963
Stazza lorda: 1.59,2 ton - Portata lorda: 2.516 ton - Lunghezza ft: 76,4 m - Lunghezza pp: 72,11 m - Larghezza ff: 11,40 m - Altezza: 5,65 m - Immersione: 5,223 m -
App. motore: Fiat 1200 cv - Velocità: 11,96 nodi


STORIA: Rinominata LIQUIMARE nel 1974 - IRENE VII nel 1984 - MICKEY nel 1989 con bandiera nigeriana - Demolita nel 2000
SUNDORA
Costruzione n.71 (scalo n.3) - IMO: 5413745 - nave da carico secco alla rinfusa
Società Navi Italiane SpA di Trieste
Impostata il 30.05.1962 - Varata il 23.06.1963 - Consegnata il 11.03.1964
Stazza lorda: 10.537,88 ton -Portata lorda: 16.370 ton - Lunghezza ft: 149,352 m - Lunghezza pp: 141,73 m - Larghezza ff: 19,860 m - Altezza: 12,80 m - Immersione: 9,686 m - App. motore: CRDA Sulzer 6500 cv - Velocità: 15,66 nodi.
STORIA: Noleggiata alla Saguenay Line Company, Demerara Saguenay, Division, Montreal - Nel 1966 venduta alla Bibolini Sociatà di Navigazione p.A. di Palermo - Rinominata PUNTA BIANCA nel 1969 - ALDORA nel 1970 (Soc. di Navigazione Carbosider S.p. A. - Palermo) - Demolita a Vado Ligure (Italia) nel 1985

Da: L'Unità del 24 giugno 1963 - Trieste: Varata la motonave «Sundora» E' scesa in mare nel cantiere navale Felszegy di Muggia. una nuova unità da carico di 16 mila tonnellate di portata. la «Sundora , commessa dalla «Spa Navi Italiane» , che verrà adibita al trasporto di minerali alla rinfusa, è già stata noleggiata da una società canadese. Sullo scalo lasciato libero dalla « Sundora » è stata impostata per conto di una società cagliaritana una motonave per passeggeri di 10 mila tonnellate di stazza lorda che sarà adibita a crociere estive nel Mediterraneo ed invernali nel Mar dei Caraibi e nella zona delle Bahamas.

La Sundora durante le prove in mare


Piano Generale di Consegna della Sundora

La Sundora a MacKenzie sul Demerara River (Guiana Britannica)
a caricare bauxite delle miniere della Guiana


La Sundora a MacKenzie sul Demerara River (Guiana Britannica)
(da:http://www.shipsnostalgia.com)
La Sundora in navigazione sul Demerara River (Guiana Britannica) nel 1965

La Sundora a Port Esquivel (Jamaica) nel 1965

La Sundora a Port Esquivel (Jamaica) nel 1965

La saletta carteggio dietro la plancia
La Sundora in Nord Atlantico nel 1965

La Sundora a Chaguaramas (Trinidad) nel 1965

- Le rotte percorse dalle navi della Saguenay Terminals Ships -

La Sundora ribattezzata Aldora a Montreal (Canada) il 30 maggio 1978
(da: http://http://www.shipspotting.com - ph. René Beauchamp)


La Sundora ribattezzata Aldora
(da: http://www.wellandcanal.ca/)

La Sundora ribattezzata Aldora a La Valletta (Malta) il primo agosto 1972
(da: http://http://www.shipspotting.com - Ph. Gordon Dalzell)


La Sundora ribattezzata Aldora
MARIANGELA MONTANARI
Costruzione n.72
(scalo n.3) - IMO: 5406857 - nave cisterna
Bruno & Eredi Arturo Montanari, Fano
Impostata il 10.04.1962 - Varata nel 1963 - Consegnata il 16.12.1963
Stazza lorda: 909,44 ton -Portata lorda: 1.182 ton - Lunghezza ft: 70,2 m - Lunghezza pp: 62,00 m - Larghezza ff: 10,4 m - Altezza: 4,20 m
Immersione: 4,00 m - App. motore: MVM 1050cv - Velocità: 12,49 nodi

STORIA: Rinominata GINOUSE nel 1975 - Demolita a Marsiglia (Francia) nel 1983

da: http://digilander.libero.it/iseihwd/Mc Mariangela Montanari.htm
La Mariangela Montanari a San Benedetto del Tronto nel 1968 - da: http://digilander.libero.it/iseihwd/Mc Mariangela Montanari.htm

ANTONELLA MONTANARI
Costruzione n.74 (scalo n.4) - IMO: 6413716 - nave cisterna
Bruno & Eredi Arturo Montanari - Fano

Impostata il 24.04.1962 - Varata il 11.08.1963 - Consegnata il 23.04.64
Stazza lorda: 907,75 ton -Portata lorda: 1.180,38 ton -Lunghezza ft: 70,20 m - Lunghezza pp: 62,00 m - Larghezza ff: 10,4 m - Altezza: 4,20 m - Immersione: 4,01 m - App. mototre MWM 1050 cv - Velocità: 12,72 nodi


STORIA: Venduta nel 1967 alla Società Nevigazione Petrolchimica Trieste p.A. e ribattezzata CASTELLO - Nel 1971 è allungata a Lunghezza ft: 85,63 m con Portata lorda: 1.632 ton -12 cisterne per totali 2.408 mc - Il 30.10.1992 in navigazione al largo di Vieste da Ravenna per Castellammare di Stabia, a seguito di un incendio nella sala macchine, viene rimorchiata a Manfredonia e demolita a Olbia nel cantiere Salimbeni nel 1993. (da: www.naviearmatori.net)

Da "Il Piccolo" del 12 agosto 1963: Al cantiere navale Felszegi di Muggia è stata varata la motocisterna “Antonella Montanari”, per conto della Montanari di Fano. Benedizione impartita dal parroco don Giorgio Apollonio; madrina la figlia del notaio Mamolo.

La cerimonia della posa della chiglia il 24.04.1962

Il varo l'11 agosto 1963 - (da: www.naviearmatori.net)

La Antonella Montanari ribattezzata Castello in uscita da Genova nel 1983 - (da: www.naviearmatori.net e www.shipspotting.com)
 
La Spezia, 29.08.1989 - la Antonella Montanari rinominata Castello
(ph. Carlo Martinelli)
CASTOR
Costruzione n.75
(scalo n.4) - IMO: 5402291 - rimorchiatore
D. Tripcovich Società di Navigazione Rimorchi e Salvataggi p.A. -Trieste
Impostato il 13.10.1962 - Varato il 07.04.1963 - Consegnato il 24.10.1963
Stazza lorda: 353,25 ton -Lunghezza ft: 38 m - Lunghezza pp: 34,00 m - Larghezza ff: 9,10 m - Altezza: 4,90 m - Immersione: 4,30 m - App. motore: Deutz 2x1300 cv - Velocità: 14,00 nodi


STORIA: Rinominato CALA AZZURRA nel 1975 Propietaria: Cafiservice S.p.A. Milano Armatori: Somat S.r.l. Trapani - GLORY - FORZA con bandiera della Sierra Leone - FALCON con bandiera della Repubblica del Togo.

Da Il Piccolo del 07 aprile 1963: Madrina la signora Battaglieri, consorte del Comandante del porto, ha avuto luogo al Cantiere Felszegi il varo del rimorchiatore “Castor”, unità ammiraglia della società Tripcovich, il più potente d’Italia.

Il Castor con il Gran Pavese pronto per l'inizio della sua attività
a Trieste mentre accosta al Molo Audace di fronte a Piazza Unità

Il Castor mentre rimorchia a Ravenna la piattaforma di
perforazione Scarabeo 2 della Saipem il 25.10.1968

Il Castor della Tripcovich a Glasgow in Scozia nel 1970.

Il Castor ribattezzato Cala Azzurra a Civitavecchia il 06.10.2000 -
Ph. Yvon Perchoc(da: www.naviearmatori.net)

Il Castor ribattezzato Cala Azzurra a Palermo
(da: www.naviearmatori.net)

Il Castor ribattezzato Cala Azzurra nel porto di Trapani dopo aver scortato in uscita
l'Italia (ribattezzata Sapphire) il 25 aprile 2007
(da: http://www.naviearmatori.net)

Il Castor ribattezzato Cala Azzurra nel porto di Trapani nel 2007
(da: http://www.naviearmatori.net)


Il Castor ribattezzato Cala Azzurra.

Il Castor ribattezzato Forza in navigazione verso Suez il 26 dicembre 2012
(da: http://mt8.marinetraffic.com)

Il Castor ribattezzato Falcon a Herakion (Creta-Grecia) il 02.10.2014
(da: www.vesseltracker.com - Ph. wolfilein)
Il Castor rinominato Falcon a Iraklion (Greece)
(da: http://http://www.shipspotting.com - ph. Giwrgos Mertis)
Il Castor rinominato Falcon a Iraklion (Greece)
(da: http://http://www.shipspotting.com - ph. D173457Q)
ITALIA
Costruzione n.76 (scalo n.4) - IMO: 6513994 - Motonave passeggeri
Ordinata dalla Sunsarda S.p.A. nel 1963 e terminata e varata per la Crociere d'Oltremare S.p.A. di Cagliari - Impostata il 23.06.1963 - Varata il 29.04.1965 - Consegnata nel febbraio 1968
Stazza lorda: 12.218 ton -Stazza netta: 6.703 ton - Portata lorda: 2.333 ton - Lunghezza ft: 149,00 m - Lunghezza pp: 132,60 m - Larghezza ff: 20,72 m - Altezza: 10,50 m - Immersione: 6,424 m - App. motore: 2 Sulzer CRDA diesels 2x8000 cv 9 cil. - twin screws - Velocità:19 nodi
Passeggeri n.706 - Equipaggio n.240 - Fully air conditioned and stabilized - 7 ponti passeggeri -

Gli arredamenti interni furono progettati dagli architetti arredatori Gustavo Pulitzer Finali, Vittorio Frandoli e Romano Boico, progettisti delle navi di linea italiane Augustus, Guglielmo Marconi, Raffaello e Oceanic (è stata l'ultima nave progettata dal geniale Gustavo Pulitzer - Finali). I suoi interni furono impreziositi da opere di noti artisti tra i quali i triestini Marcello Mascherini e Nino Perizzi. L'ITALIA è stata una delle prime navi da crociera costruite con gli standard americani: U.S. Coast Guard per la sicurezza - P.H.S. per l'igiene e l'ambiente - A.S.T.M. per i materiali - Per la perfezione della sua esecuzione, tecnicamente all'avanguardia e per gli ottimi risultati ottenuti nella sua vita sul mare è considerata il capolavoro del Cantiere Navale Felszegi.
Sopra: da www.cherini.eu/cherini/navi/Aldebaran/Italia%201967
La nave Italia era destinata a operare con una clientela particolarmente selezionata, si presentava con una linea inusuale, che anticipava di un ventennio quella delle navi da crociera contemporanee: ampie sovrastrutture vetrate, lance incassate entro le murate, ponte lido a proravia del fumaiolo, quest’ultimo disegnato da Marcello Mascherini rifacendosi alla “pinna di un delfino” (Motonave Italia, 1965/1967, cat. 628). Il tema verrà riproposto venticinque anni più tardi dallo studio dell’architetto Renzo Piano con l’inconfondibile “profilo di delfino” delle navi gemelle per crociere di lusso Crown Princess e Regal Princess, costruite da Fincantieri a Monfalcone alla fine degli anni ottanta. (da: http://www.marcellomascherini.it/opere-per-le-navi/italia-2)

STORIA: Noleggiata alla Società Fratelli Cosulich (Genova) e impiegata in crociere nel Mediterraneo, fu quindi noleggiata alla Princess Cruises, che la impiegò in crociere tra il Messico e Los Angeles, pubblicizzandola come Princess Italia nonostante il nome fosse rimasto lo stesso - Con l'ITALIA, la Compagnia Americana Princess Cruises di Los Angeles dal 1967 al 1973 e conquistò il mercato cruise della West Coast - Nel 1973 l'ITALIA fu riconsegnata alla proprietaria Crociere d'Oltremare - Dopo un ammodernamento, nel 1974 fu noleggiata alla Costa che la acquistò nel 1977 - Con la Costa effettuò crociere in tutto il mondo e nel 1983 fu venduta alla Ocean Cruise Lines che la rinominò OCEAN PRINCESS - Nel 1990 la Ocean Cruise Lines fu acquistata dalle società francesi Accor SA e Chargeurs SA, proprietarie della Paquet Cruises - Nel 1993 l'ITALIA entrò in collisione con un relitto affondato in Amazzonia - L'incidente causò gravi danni allo scafo e gli armatori ritennero che fosse antieconomico ripararla e fu dichiarata perduta e ceduta agli assicuratori che a loro volta la vendettero a una società greca che la rinominò SEA PRINCE - Ricominciò a fare crociere con la Sunshine Cruise Line, ma nel maggio 1995 subì un incendio per cui fu messa nuovamente in vendita e nel 1995 fu acquistata dalla società cipriota Louis Cruise Lines e ribattezzata PRINCESA OCEANICA - Nel 1996, a seguito di nuovi importanti lavori, è stata noleggiata alla Thomson Cruises con il nome di SAPPHIRE (ZAFFIRO) - Nell'autunno del 2010 è stata ritirata dal servizio in quanto non soddisfa i nuovi requisiti di sicurezza dei regolamenti SOLAS del 2010 che hanno causato la demolizione di molte navi da crociera d'epoca ed è in vendita - Ceduta dalla Louis Cruise Lines alla Taymouth di St. Vincent and Grenadines, isola delle Antille nel 2012 e ribattezzata ASPIRE - In demolizione ad Alang (sulla costa del Gujarat) nell'estate del 2012.

L'ITALIA, noleggiata alla Princess Cruises, a San Francisco (California) nel 1969
NOTE 1: Tratto dalla brochure "Nel cuore di Trieste - Costa Favolosa" del 2 luglio 2011, edito dal Comune di Trieste: .....Il 12 novembre 1967 salpava dal capoluogo giuliano per Los Angeles la nuovissima motonave Italia, appena consegnata dal cantiere triestino Felszegi. La commercializzazione della nave negli Stati Uniti era stata affidata ad una agenzia di viaggi californiana, la Princess Cruises, che due anni più tardi avrebbe arricchito la sua flotta con l’ultima nave acquisita dai Costa, la Carla C. Le due navi, pubblicizzate come Princess Carla e Princess Italia ebbero un successo clamoroso, attirando numerosi VIP a bordo (attori di Hollywood, star dello sport, politici famosi ecc.) che apprezzarono moltissimo l’Italian Style offerto dal nostro personale; basti come esempio quello della scrittrice americana Geraldine Saunders, che a bordo di quelle navi scrisse il romanzo The Love Boat, dal quale fu poi tratto il celebre serial televisivo omonimo.....

NOTE 2: Porti di registrazione: Civil Ensign of Italy.svg Cagliari (1968-1983) Flag of Panama.svg Panama (1983-1990) Civil Ensign of the Bahamas.svg Nassau (1990-1993) Flag of Saint Vincent and the Grenadines.svg Kingston (1993-1995) Flag of Cyprus.svg Limassol (1995-2004) Flag of the Marshall Islands.svg Majuro (2004-2010) Civil Ensign of Malta.svg Valletta (2010-2012) Flag of Saint Kitts and Nevis.svg Basseterre (2012-demolizione) - Identificazione numero IMO: 6513994 - Indicativo di chiamata radio ITU: India IBravo BHotel HIndia I (India-Bravo-Hotel-India)
Nomi: M/N Italia (1968-1983) M/N Princess Italia (1967-1973) M/N Ocean Princess (1983-1993) M/N Sea Prince (1993-1995) M/N Sea Prince V (1995-1996) M/N Princesa Oceanica (1996) M/N Sapphire (1996-2012) M/N Aspire (2012-demolizione) - Giunta ad Alang in India il 9 maggio 2012 e qui demolita dalla Rajendra Shipbreakers.


(da: http://www.betasom.it)

(Arch:Commi - da: www.naviearmatori.net)

L'Italia in allestimento nel 1966

(Foto Sergio de Luyk - da: www.naviearmatori.net)

(Foto Sergio de Luyk)

(Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net)
Ponte Lido di M/n Italia, durante la prima Crociera inaugurale in Mediterraneo. Settembre 1967
(Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net)

M/N Italia - Settembre 1967 - Al traverso di Punta Europa, uscendo da Gibilterra - Crociera inaugurale - Comandante Giuseppe de Luyk in plancia (col binocolo)
(Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net)

(Archivio: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net)

(Archivio: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net)
M/n ITALIA - Brochure delle Pompe CERPELLI - Foto su eBay

L'Italia ormeggiata alla Stazione Marittima di Trieste
vista dal Palazzo del Governo

(Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net)

L'Italia nel bacino San Marco di Trieste per i lavori
di carenaggio prima delle prove in mare.
(Foto: Sergio de Luyk - Da: www.naviearmatori.net)


(Foto: Sergio de Luyk - settembre 1967 - Da: www.naviearmatori.net)


(Foto: Sergio de Luyk - novembre 1967 - Da: www.naviearmatori.net)
The ship which helped propel the modern image of what cruising would become, Italia is one of the actual stars of the once-popular tv series “The love boat”. Her pedigree links this specific model to max linder, one of stan Mcdonald’s original partners in the west coast cruise industry. they began in the winter of 1965-66, chartering the Princes Patricia from the canadian pacific railway for runs along the mexican riviera. A near instant success, Linder and Mcdonald added the newly built Italia to the service in 1967. The informally named “Princess Italia” measured 488.85 feet in length and 69.55 feet of beam. She could reach speeds of 19 knots, with a gross maximum weight of 11,879 tons, and was equipped to comfortably carry 452 passengers plus her crew. She was built in 1966 by Cantiere Navale Felszegi at Trieste, Italy, specifically for the charter cruise market. - This sharp model is an advertising and marketing tool which Linder took into his personal collection when the ship retired from the Princess Line Service in 1974, slightly before the British P & O Company bought the business, slowly consolidating several other lines into their company over time.
Of note on the model is the fitted construction of the hull and the proud italian houseflag over the main bridge. - provenance: from the collection of Max J. Linder, partial owner of the nyk line and an original founder of the Princess Cruise Line; Montecito, California - Five sided glass case with wood tabletop base dimensions: 66”l x 49½”h x 13 ?”w - (Vallejo Gallery, marine arts and artifacts specialists)

M/N Italia - Esercitazione di abbandono nave - Gennaio 1969 - Al largo della
Bassa California - Crociere Los Angeles-Acapulco (Archivio Sergio de Luyk)


L'Italia ribattezzata Sapphire al Pireo

L'Italia ribattezzata Sapphire

L'Italia ribattezzata Sapphire

L'Italia ribattezzata Sapphire
June 01, 1990 - Geiranger, Norway - ph. Pieter_Inpijn - (http://www.shipspotting.com/)
June 01, 2001 - Kiel-Holtenau, Holtenau, Germany - (Ph. simonwp - http://www.shipspotting.com/)

L'Italia ribattezzata Sapphire

Photo: Paul Douglas (Heraklion 16/9-2010)
(da: http://www.ferry-site.dk)
L'Italia nelle cartoline vendute a bordo

L'Italia (Sapphire) accanto alla Emerald, anche lei destinata alla demolizione
(da: http://crucerosenuruguay.blogspot.it - Fernando Pontolillo para Cruceros en Uruguay Fotos de Maritime Matters)

Sopra:
L'Italia (Sapphire)
al Pireo (Grecia) il 7 febbraio 2004

(Photographer: ATAO - shipspotting.com)

Da: Il Secolo XIX del 10 aprile 2012. Costruita nel ’65 la SAPPHIRE in demolizione. "Trieste - Tramite la controllata Sydelle Navigation, la compagnia cipriota Louis Cruise Lines ha ceduto per 3,3 milioni di dollari la nave da crociera “Sapphire” alla Taymouth, una società di St. Vincent and Grenadines, isola delle Antille famosa per essere patria di diverse società di demolitori navali. La nave, inattiva da quasi un anno, fu costruita nel 1965 dal Cantiere Navale di Muggia, a Trieste, ed entrò nella flotta di Louis Cruise Lines dieci anni fa."

L'Italia ribattezzata "Aspire" (Armatori: Louis Cruise Lines) spiaggiata per essere demolita ad Alang (sulla costa del Gujarat in India) - foto del 28 maggio e del primo agosto 2012
Foto: www.midshipcentury.com 2012. - Fonte: www.naviearmatori.net


L'ITALIA, nella sua configurazione finale come Sapphire non soddisfaceva più i nuovi regolamenti SOLAS del 2010, convenzione che ha causato la demolizione di molte navi da crociera d'epoca di proprietà di Louis Cruise Lines. Non essendo stata aggiornata per rispondere a questi nuovi requisiti di sicurezza, la Sapphire è stata ritirata dal servizio dall'autunno 2010, venduta e rinominata Aspire per la demolizione, è giunta ad Alang, in India il 9 maggio 2012 dove poco tempo dopo sono iniziate le operazioni di taglio.

Sold Date: 06/03/2007 - Channel: Online Auction - Source: eBay. GOOD EVENING FROM GENOVA, ITALY. Offered at auction tonight a very interesting example of china used aboard by a short lived Italian cruise line: CROCIERE D'OLTREMARE S.p.A. owners of the yacht style ITALIA. The ITALIA was built in 1967 by Cantiere Felszegi - Trieste for Crociere d'Oltremare S.p.A. - The piece offered is a delicate diamond shaped dish from her on board service under the very short Crociere d'Oltremare ownership. Navy blu pin tripe decoratio all around the border and company's houseflag on top in the center. Manufactured by the World famous Richard Ginori, it is in perfect condition and measures 7" x 4" x 1" (Cm. 18 x 10 x 2,5).

L'Italia è stata la prima nave italiana del dopoguerra progettata esclusivamente ad uso
crocieristico e ad aver sin dall'inizio della sua attività aperto nuove "rotte" crocieristiche.
SALARIA
Costruzione n.78
(scalo n.2) - IMO: 6504395 - nave cisterna per asfalto e bitume
Società di Navigazione Europea Trasporti Liquidi p.A. - Trieste
Impostata il 16.01.1963 - Varata il 07.11.1964 - Consegnata il 08.05.1965
Stazza lorda: 934,75 ton - Portata lorda: 1.300 ton - Lunghezza ff: 70,1 m - Lunghezz pp: 62,00 - Larghezza ft: 10,36 m - Altezza: 4,60 m - Immersione: 4,29 m - App. motore: 1 MAK 1000 cv - Velocità: 12,71 nodi
STORIA: Consegnata alla Compagnia Internazionale Stoccaggi Prodotti Petroliferi (C.I.S.P.A.) SpA di Trieste - Rinominata SALINEKE e ceduta alla Crestar Shipping Co. B.V. Rotterdam, gestito da Tanker Transport Services Ltd nel 1980 e alla Tanker Tpt. Services NV., Rotterdam, Nld. nel 1985 - Venduta alla Coe Metcalfe Shipping Ltd., Nassau, Bhs. e rinominata GORDON THOMAS nel 1990 - Ceduta alla Dubai Shipping Co. LLC., Dubai, Are. e rinominata DUBAI PEARL nel 1966 - Venduta alla Haswell Co. Ltd., Kingstown-St. Vincent & Grenadine, gestito da Ciro Servizi trasporti) nel 1996 e nel 1999 rinominata AL ZAHRA e ceduta alla Haswell Co. Ltd. - St. Vincent & the Grenadines, bandiera panamense) - Demolita a Gadani Beach in Pakistan nel febbraio 2008

(da: http://www.sirpac-fvg.org/)

Il varo della Salaria al Felszegi il 07 novembre 1964
La Salaria ribattezzata Salineke
Foto Boman, J Robert (da: http://www.sjohistoriska.se/)

La Salaria ribattezzata Gordon Thomas a Manchester Dry Dock nel 09.1993
Foto .Lee Brown
(da: www.shipspotting.com)
La Salaria ribattezzata Salineke a Hull (United Kingdom I) il 29 maggio 1985
( da: www.shipspotting.com - Ph. Patrick Hill)

La Salaria ribattezzata Salineke a Hull (United Kingdom)
( da: www.shipspotting.com - Ph. PWR)

La Salaria ribattezzata Salineke - ph. Richard van der Kuijl
(da: www.naviearmatori.net)

La Salaria ribattezzata Salineke
( da: www.shipspotting.com - Ph. Rogério Cordeiro)

La Salaria ribattezzata Salineke nel Canale di Kiel il 3 agosto 1989
(da: http://www.rosenkranz-shipphotos.de - Photo: Hans Rosenkranz)


La Salaria ribattezzata Salineke
(da: http://vervlogentijden.blogspot.it - Ph: Wim Korndörffer, Rotterdam)

La Salaria ribattezzata Salineke
(da: http://vervlogentijden.blogspot.it - Ph: Wim Korndörffer, Rotterdam)

La Salaria ribattezzata Salineke a Rouen nel novembre del 1966

La Salaria ribattezzata Salineke a Goole (United Kingdom)
(da: http://www.rosenkranz-shipphotos.de - Photo: PWR)

La Salaria ribattezzata Dubai Pearl - (Ph. John Slavin)

La Salaria ribattezzata Gordon Thomas - (da: www.shipsnostalgia.com)
ARBATAX PRIMA
Costruzione n.79 (scalo n.3) - nave da carico generale - IMO: 6411902
Cartotecnica di Arbatax S.p.A. - Cagliari

Impostata il 23.06.1963 - Varata il 15.01.1964 - Consegnata il 25.06.1964
Stazza lorda: 499,12 ton - Stazza netta: 526 ton - Portata lorda: 928 ton - Lunghezza ft: 66,82 m - Larghezza ff: 10,04 m - Lunghezza pp: 60,00 - Larghezza ff: 10,40 m - Altezza: 4,60 m - Immersione: 3,26 m - App. motore: MAK GmbH, Kiel 1964 - 800 cv - Velocità: 11,66
nodi
STORIA: Venduta alla Nuramare SpA, Gaeta nel 1976 - venduta alla Ce.Ca. Export Srl, Cagliari nel 1979 - venduta alla SO.MA.TRA. Soc. Marittima Trasporti, Cagliari nel 1984 - venduta per la demolizione alla Marnavi di Napoli nel 1987 - Demolita a Napoli nel 1988 dal Cantiere Navale Marnavi

A destra della Arbatax Prima è visibile la Sundora in allestimento
1964: Al Cantiere Navale Felszegi viene demolito il Dragamine MONFALCONE G48
La storia del Dragamine Monfalcone G48:
Società di Navigazione Monfalconese Monfalcone(AH) a: Cantiere Navale Triestino 16.12.1913 impostato a Monfalcone (cost.59) 2. 5.1914 varato come MONFALCONE - 7.1914 completato 218tsl 87tsn 120tpl 40.84 x 6,40 x 2,81 x .,..m. (A) 1tripl. 1c.c.m.©[McKie % Baxter - Glasgow] 1el. 500ci 1,5n. 22st. x ...mc. Pass. 29prima 21seconda 501coperta - 15. 7.1914 MONFALCONE: Società di Navigazione Monfalconese - Monfalcone(AH) (TS 255) in servizio Monfalcone Trieste 26.11.1914: arenato all'imboccatura del porto canale di Monfalcone - 1915 : disarmato 25. 2.1916 : requisito dalla K.u.K. Kriegsmarine come guardaostruzioni a Fasana e saltuarie missioni in Quarnaro (arm. 1-47) - 25. 9.1916 : impiegato nel blocco del Canale di Fasana poi alle dipendenze del Minenkommando di Fiume - .1917 : assegnato alla Lagunenflotille (arm. 2-47) 20.11.1917 : in navigazione da Trieste a Grado urta contro una mina a Punta Sdobba e viene messo temporaneamente fuori servizio. Durante le riparazioni viene assegnato alla flottiglia antisommergibili e rientra in servizio il . 6.1918. Sotto controllo italiano dopo 11.1918 . .1919 : sotto bandiera italiana per lo stesso servizio tra Monfalcone e Trieste 1. 3.1924 : nuova matricola (TS 128) 5. 3.1924 : causa nebia investe a Triieste il pfo. SAN ROCCO 15.1.1926 : rimorchia a Trieste un idrovolante ammarrato in mare per avaria 11.12.1929 MONFALCONE : Istria-Trieste Società di Navigazione a Vapore - Trieste(IT) sempre in linea Trieste Monfalcone 27.11.1930 MONFALCONE : Istria-Trieste S.A. di Navigazione - Trieste(IT) . .1940 : requisito ed iscritto nei quadri del naviglio ausiliario della R. Marina come dragamine ( G 48 ) 14. 6.1943 : esce da Valona nel tentativo di rimorchiare in porto il pfo. ROSANDRA silurato . 9.1943 : sotto controllo tedesco ( a Venezia ????) .10.1943 MONFALCONE : Mittelmeer Reederei G.m.b.H. - Hamburg(GE) 10. 6.1944 : affondato (notizia incerta, da chiarire)e ricuperato ??? 16. 1.1947 ; derequisito e disarmato a Trieste 17.12.1949 MONFALCONE : Istria-Trieste S.p.A. di Navigazione - Trieste sotto controllo del Governo Militare Alleato Noleggiato alla Navigazione Toscana per il servizio con l'isola del Giglio . 2.1955 : rimesso in servizio sulla linea costiera istriana Trieste Capodistria Pirano Umago Cittanova (258tsl 104tsn 47tpl) . .1959 : incaglio presso Capodistria causa nebbia 27. 6.1960 MONFALCONE : Navigazione Alto Adriatico S.A. - Trieste(IT) per la stessa linea . 9.1962 : disarmato a Muggia 25. 6.1964 : venduto alla Sicula Oceanica S.A. e demolito presso il Cantiere Navale Felszegi di Muggia - (da: http://www.aidmen.it/topic/258-dragamine-monfalcone-g48/)

FLAMINIA
Costruzione n.80 (scalo n.2) - IMO: 6621818 - nave cisterna

Port La Nouvelle 1973 - foto Alain Mey
da:http://www.shipspotting.com/)
Impostata il 07.11.1964 - Varata 11.10.1966 - Consegnata il 01.12.1966
Stazza lorda: 1.588,11 ton - Portata lorda: 2.410 ton - Lunghezza ft: 79,13 m - Lunghezza pp: 72,16 m - Larghezza ff: 11,40 m - Altezza: 5,65 m - Immersione: 5,25 m - App. motore: MWM 2x850 cv - Velocità: 14 nodi
STORIA: Rinominata FLAMINIA MONTANARI (1980-1986) - GENNARO (1986-1988) - JORAN SECONDO (1988-1999) - STELLA DI LIPARI nel 1999 - Demolita ad Aliaga (Turchia) nel 2001
La Flaminia Montanari ad Ancona nel maggio 1984
(da: http://www.kombuispraat.com)

La Flaminia ribattezzata Stella di Lipari
(da: http://www.marine-marchande.net - Ph. Saint Loup)
FORENEDE
Costruzione n.81 (scalo n.3) - IMO: 6610522 - Motonave traghetto - (roro)
(Gemella della UNITED Costruzione n.82)
Det forenede Dampskibs-Selskab A/S, Copenhagen

Impostata il 25.03.1965 - Varata il 30.10.1965 - Consegnata il 21.04.1966
Stazza lorda: 999 ton - Portata lorda: 1.055 ton - Lunghezza ft: 79,2 m - Lunghezza pp: 79,50 m - Larghezza ff: 14,25 m - Altezza: 9,20 m - Immersione: 3,70 m - App. motore: MKM 1D 4SA 10 cyl. (385x580), tipo MaK 10MZU 582AK 2200 cv - Velocità: 14 nodi
STORIA: Rinominata SUFFOLK (rotte Mare del Nord) nel 1966 - Nel 1969 allungata e portata a Lunghezza ft: 94,19 m - Noleggiata alla Nopal Line con rotte Amburgo, Madeira, Caraibi nel 1974 e ribattezzata NOPAL SPRAY - Ribattezzata SUFFOLK per la B.F.I. Line Ltd, Londra per il viaggio tra Sheerness, Anversa, l'Africa occidentale nel 1976 - Ceduta alla Abdul Jalil Musa A, Samkari Trading & Shipping Etablishment, Jeddah, Arabia Saudita e ribattezzata NAWAF nel 1979 - Venduta alla Najd Trading & Construction Etablishment, Jeddah, Arabia Saudita nel 1982 - Il 28.12.88, mentre è all'ancora a Jeddah subisce una collisione da parte della portacontainer CITY OF DURBAN - Affonda mentre è a rimorchio diretta a Jeddah per essere demolita.


da: http://www.shipspotting.com - Ph. PWR

La Suffolk a Goole (United Kingdom) in West Dock South Goole Charlie Hill - da: http://www.shipspotting.com - Ph. PWR

La Suffolk a Copenhagen il 7 dicembre 1978
(da: http://www.faergelejet.dk/vis.php?id=7610) Ph. Poul Erik Andersen


(Ph. Jürgen Stein)
UNITED
Costruzione n.82 (scalo n.2) - IMO: 6609303 - Motonave nave traghetto - (roro)
(Gemella della FORENEDE Costruzione n.81)
Det forenede Dampskibs-Selskab A/S, Copenhagen
Impostata: 25.04.1965 - Varata: 19.02.1966 - Consegnata: 10.08.1966
Stazza lorda: 999 ton - Portata lorda: 1.055 ton - Lunghezza pp: 79,50 m - Larghezza ff: 14,25 m - Altezza: 9,20 m - Immersione: 3,70 m - App. motore: MKM 1D 4SA 10 cyl. (385x580), tipo MaK 10MZU 582AK 2200 cv - Velocità: 14 nodi
STORIA: Rinominata SUSSEX a Copenhagen 1966/1974 - (Allungata nel 1969 a Lunghezza ft 94.20 m e Lunghezza pp 85 m) - NOPAL SURF (1974/1976) noleggiata alla Nopal Line (Øyvind Lorentzen) per i Caraibi - SUSSEX (1976/1979) noleggiata alla B.F.I. Line Ltd., London: Avonmouth / Sheerness - SATTAM (1979/1996) Abdul Jaleel Musa A.Samkari, Jeddah / Abushal Shipping & Trading Etablishment, Jeddah / Najd Trading & Construction Etablishment (Najd Marine Corp. S.A.), Jeddah - MUBARAK 40 (1996) United Arab Emirates - Demolita ad Alang nel gennaio del 1996.

(foto: Charlie Hill)

(da: http://7seasvessels.com/)

La Sussex a Rendsburg nel Canale di Kiel nel 1967
(da: http://www.marinetraffic.com - Ph. Hans-Wilhelm Delfs )

La Sussex a Goole (United Kingdom) in West Dock South Goole Charlie Hill
da: http://www.shipspotting.com - Ph. PWR

The special pallet/trailer system illustrated, engaging in guide rails in the deck, was for carrying bottled Carlsberg to overseas depots and she was running into Goole with sister SUFFOLK (ex FORENEDE) when I first worked there in 1967/1968. The pallets could be towed by tractors through the town to the depot. - photos: Copyright Danish Maritime Museum. (da: http://7seasvessels.com)

La Blue Jersey calata in mare dallo storico pontone Ursus
BLUE JERSEY
Costruzione n.83 (scalo n.1) - yacht da crociera
Heinz Dessan - Londra

Impostato il 20.09.1966 - Varato il 19.08.1967 - Consegnato il 30.10.1967
Stazza lorda: 100 ton - Lunghezza pp: 21,83 m - Larghezza ff: 5,20 m - Altezza: 3,27 m - Immersione: 1,90 m - App. motore: 2x300 cv
Rinominato AMORE, armatore Charles Sidney Ormson (1198 Navigator Drive, Ventura, CA 93801 UNITED STATES) con bandiera USA - U.S. Coast Guard Official Number: 524790
 
ROSITZA
Costruzione n.84 (scalo n.2) - IMO: 6728173 - nave cisterna
Bulgarian Tanker Fleet, Sofia

Impostata il 21.02.1966 - Varata il 23.09.1967 - Consegnata il 05.01.1968 - IMO: 6728173
Portata lorda: 2.112,90 ton - Lunghezza ft: 82,6 m - Lunghezza pp: 76,00 m - Larghezza ff: 12,70 m - Altezza: 6,20 m - Immersione: 5,65 m
App. mototre: MWM 2x850 cv

STORIA: Trasferita alla Navigation Maritime Bulgare, Bourgas - Rinominata NICMAN nel 1987 - AFRICAN QUEEN nel 1989 con bandiera di Saint Vincent & Granadines - Abbandonata nel 2000 con gravi problemi alla macchina e poi a Dar es Salaam (Tanzania) sotto sequestro. (da: www.naviearmatori.net)


RAVENNA
Costruzione n.85 (scalo n.4) - IMO: 6724402
Motonave Pallet Carriers
DFDS, Copenhagen, Danimarca


Impostata il 14.11.1966 - Varata il 15.09.1966 assiema alla Rapallo
Stazza lorda: 299,52 ton - Portata lorda: 367 - Lunghezza ft: 50,85 m - Lunghezza pp: 51,00 m - Larghezza ff: 9,50 m - Altezza: 3,50 m - Immersione: 3,20 m - App. motore: 1 D 4SA 6 cil. (320x450), tipo MaK 6MU 451AK 799 cv, Atlas MaK Maschinenbau GmbH, Kiel


STORIA: Rinominata ROLLINGEN nel 1967 - Venduta nel 1973 alla Antonio Armas Curbelo SA (Lanzarote - Isole Canarie) e rinominata VOLCAN DE TAHICHE - Venduta nel maggio 1975 alla Rederiet A/S di Havneby Danimarca) e rinominata LINDINGER SATELLITE poi nell'ottobre 1978 venduta alla Lindinger Marine Service A/S di Havneby - Venduta nel gennaio 1979 alla MacDonakls Ltd di Edimburgo (G.B.) - Venduta nel febbraio 1979 alla Salvesen Marine (Offshore) Ltd di Aberdeen (G.B.), poi Salvesen Offshore Services Ltd. e rinominata KINCRAIG nel 1979 - Venduta nel maggio 1984 alla George Craig & Son e rinominata GRAMPIAN HARRIER - rinominata HARRIER V dal 1990 al 1995 - Rinominata nel 1995 SEA EAGLE I e classificata come "standby safety vessel" con bandiera delle Honduras e armatore Primula Shipping.

Il varo della Ravenna e della Rapallo (da: www.vidamaritima.com)
A sinistra nella foto è visibile la nave Italia in allestimento

(da: www.vidamaritima.com)

La Ravenna ribattezzata Roillingen - (da: www.vidamaritima.com)

La Ravenna ribattezzata Volcan de Tahiche a Tenerife in servizio di cabotaggio alle Canarie. (da:www.naviearmatori.net)

La Ravenna ribattezzata Volcan de Tahiche
(da: www.vidamaritima.com)

La Volcan de Tahoche a Santa Cruz de Tenerife, Canary Islands il
21/11/1974 - (Ph. Michael Neidig)

La Ravenna ribattezzata Kincraig a Aberdeen (United Kingdom)
(da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. Gary Markham)

La Ravenna ribattezzata Grampian-Harrier

La Ravenna ribattezzata Grampian-Harrier

La Ravenna ribattezzata Grampian-Harrier
RAPALLO
Costruzione n.86
(scalo n.4) - IMO: 6724397 - Motonave Pallet Carriers
DFDS, Copenhagen, Danimarca
Impostata il 13.12.1966 - Varata il 15.09.1966 assieme alla Ravenna - Consegnata il 18.09.1967
Stazza lorda: 299,52 ton - Portata lorda: 367 - Lunghezza ft: 50,85 m - Lunghezza pp: 51,00 m - Larghezza ff: 9,50 m - Altezza: 3,50 m - Immersione: 3,20 m -
App. motore: 1 D 4SA 6 cil. (320x450), tipo MaK 6MU 451AK, 799 cv, Atlas MaK Maschinenbau GmbH, Kiell.
STORIA: Rinominata TODDLER nel 1967 - TUMLINGEN nel 1969 - Venduta a Autotrasporti Ltd. (Ugland Management Co. Ltd.) Guernsey nel 1972 - Ceduta alla società Inger Lind A/S, Porto e rinominata LINDINGER SURVEYOR nel 1973 - Venduta a Inger Lind Marine Services A / S, Port nel 1978 - Ceduta a MacDonald Trasporti (North East) Ltd, Edimburgo nel 1978 e ribattezzata FALKIRK nel 1979 per la Salvesen Offshore Services Ltd.- Venduta nel 1984 alla Werbler Shipping Ltd., Aberdeen e ribattezzata DAWN FLIGHT e trasformata in nave ricerca e appoggio in lavori subacquei - Rinominata ALBATROS nel 1991 - PINGVIN nel 1999 - TRESNES nel 2001 - ALBATROS 1 nel 2004 (Owner: GEMS International Zeebrugge, Belgium - Manager: Geoquip Marine St.gallen, Switzerland) con bandiera del Belize.

Il varo della Rapallo e della Ravenna (da: www.vidamaritima.com)
A sinistra nella foto è visibile la nave Italia in allestimento

La Rapallo durante le prove in mare

La Rapallo ribattezzata Tumlingen

La Rapallo ribattezzata Lindinger Surveyor a Great Yarmouth (U.K.)
(da: http://www.shipspotting.com - Ph. Gary Markham)



La Rapallo ribattezzata Falkirk - (da: http://www.shipspotting.com)


La Rapallo ribattezzata Falkirk - (da http://www.shipsnostalgia.com/)

La Rapallo ribattezzata Falkirk - (da http://www.shipsnostalgia.com/)

La Rapallo ribattezzata Albatros 1 - (da: http://www.marinetraffic.com)

La Rapallo ribattezzata Albatros 1
(da: http://www.marinetraffic.com)

La Rapallo ribattezzata Albatros 1
(da: http://www.marinetraffic.com)
La Rapallo ribatezzata Albatros 1 a Den Helder, Netherlands il 1 agosto 1992 (ph. Pieter_Inpijn - http://www.shipspotting.com/)

La Rapallo ribattezzata Albatros 1 in riparazione a Perama nel 06/2011
(da: http://www.shipspotting.com - Photo: George Givisis)

La Rapallo ribattezzata Albatros 1 - (da: http://www.marinetraffic.com)
La Rapallo rinominata Albatros 1 battente bandiera del Belize tra il 2017 e il 2019 - Fonte: web fleetphoto.ru/vessel/75419/?lang=en
RIMINI
Costruzione n.87 (scalo n.4) - IMO:
6726711
Motonave Pallet Carriers
DFDS, Copenhagen, Danimarca
La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Havn)
(da: http://www.wesseltracker.com)
Impostata il 21.11.1966 - Varata nel 1967
Stazza lorda: 299,52 ton - Portata lorda: 367 - Lunghezza ft: 51.00 m - Lunghezza pp: 51,00 m - Larghezza ff: 9,50 m - Altezza: 3,50 m - Immersione: 3,20 m - App. motore: 1 D 4SA 6 cil. (320x450), tipo MaK 6MU 451AK 799 cv, Atlas MaK Maschinenbau GmbH, Kiell - Velocità: 11 nodi - Elica di prua: 270 cv
STORIA: Rinominata TRILLINGEN (1967-1971) - FLORNES (1971-1992) - Trasformata nel 2004 in nave passeggeri (38 passeggeri) e ribattezzata SAKARYA (SIKKER HAVN) per la Nordane Shipping - Blue Star Line Ltd. con bandiera danese - Nel 2008 venduta dalla Stevns Shipping AS danese a privati come nave alloggio sui cantieri offshore. Note: dal Russian Maritime Register of Shipping risulta come armatore la Poyraz Shipping B.V. (Zuidplein 36, 1077 XV, Amsterdam, The Netherlands), porto di armamento Aktau e battente bandiera del Kazakhstan.

La Rimini ribattezzata Sikker Havn
(da: http://www.hugohein.com)



La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Havn)
(da: http://www.wesseltracker.com)

La Rimini ribattezzata Sikker Havn nel 2004 ad Aabenraa
(da:http://kwmosgaard.dk - foto: DR - Arbejdsliv)

La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Havn) a Bautino in Kazakhstan il 15 luglio 2012. - (da: http://www.marinetraffic.com)

La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Avn) a Bautino in Kazakhstan il 15 luglio 2012. - (da: http://www.marinetraffic.com)

La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Avn)
(da: http://www.shippingexplorer.net)

La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Avn) a Aktau in Kazakhstan il 15 luglio 2012. - (da: http://www.marinetraffic.com)

La Rimini ribattezzata SAKARYA (Sikker Avn) a Aktau in Kazakhstan il 15 luglio 2012. - (da: http://www.marinetraffic.com)

(da: http://www.shippingexplorer.net)

(da: http://www.shippingexplorer.net)
ROVIGO
Costruzione n.88
(scalo n.4) - IMO: 6726436 - Motonave Pallet Carriers
DFDS, Copenhagen, Danimarca
Impostata il 02.12.1966 - Varata il 16.09.1967
Stazza lorda: 299,52 ton -Portata lorda: 367 - Lunghezza ft: 50,85 m - Lunghezza pp: 51,00 m - Larghezza ff: 9,50 m - Altezza: 3,50 m - Immersione: 3,20 m -
App. motore: 1 D 4SA 6 cil. (320x450), tipo MaK 6MU 451AK 799 cv, Atlas MaK Maschinenbau GmbH, Kiell - Velocità: 11 nodi.

STORIA: Rinominata FIRLINGEN (DFDS di Copenaghen) - Venduta nel 1973 alla Antonio Armas Curbelo SA , Lanzarote - Isole Canarie (Las Palmas) e rinominata VOLCAN DE YAIZA - Ship manager Lineas Armas (fu il primo traghetto merci di Lineas Armas. A Las Palmas per fare cabotaggio tra le Isole Canarie) - Venduta nel 1995 e rinominata CAROLINA IV - Armatore Antonio Armas Curbelo S.A., Las Palmas / Ship manager Bayshore Overseas Inc., Panama - Venduta nel luglio 2003 alla Naviera SA Porvenir di Valparaiso in Cile e rinominata FUTURO IV - Venduta nel luglio 2010 alla Transmarko SA di Puerto Montt (Cile) e rinominata DONA AMELIA.

La Rovigo ribattezzata Firlingen - (da: www.vidamaritima.com)

La Rovigo ribattezzata Firlingen

La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza fu il primo traghetto merci di Lineas Armas - Las Palmas (Canarie) nel 1983 - Cabotaggio Isole Canarie (da:www.naviearmatori.net)

La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza a Orano (Algeria) il 14 maggio 1983 - (da:http://www.shipspotting.com - Ph. Capt. Jan Melchers)

La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza a Tenerife, Las Palmas e a Recife nel maggio 1974 La Volcan de Yaiza fu il primo Ro-ro ferry delle Isole Canarie
(da: www.vidamaritima.com)
e (da: http://www.shipsandharbours.com/ - Ph. Paul Strathdee)


La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza a Las Palmas de Gran Canarie nel 1994
(da: http://www.navymar.com - Ph. Markus Berger)

La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza a Tenerife

La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza a Las Palmas nel 1983
(da: http://www.naviearmatori.net/ - Ph. J. L. Torregrosa)

La Rovigo ribattezzata Carolina IV a Las Palmas il 12.08.1995
(da: http://www.naviearmatori.net/ - Ph. J. L. Torregrosa)
La Rovigo ribattezzata Volcan de Yaiza nel porto di Tenerife - (http://www.elmuellelapalma.com/#!volcan-de-yaiza-6726436/cjhr)

La Rovigo ribattezzata Dona Amelia il 25.10.2012 a Bahia Pargua in Cile - (da: http://www.marinetraffic.com - Ph. Alex Haro Brintrup)

La Rovigo ribattezzata Dona Amelia - (da: http://www.histarmar.net)
La Rovigo ribattezzata Dona Amelia a Puerto Montt in Cile il 23 gennaio 2014
(da: http://www.shipspotting.com/ - Ph. Ruben Vega)
Il Cantiere Navale Felszegi

nel 1941

4 maggio 1958
(Ph.: Fondo fotografico della Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia” di Muggia)

dopo il 1968

nel 2008
Il plastico che era esposto nella palazzina degli uffici con i progetti futuri di ampliamento e sistemazione del Cantiere...

"Il cantiere Felszegi" opera del pittore Giovanni Giordani
(Klagenfurt 1884 - Trieste 1969)
- collezione Paolo Carbonaio -

"Il Cantiere Felszegi" opera del pittore Giovanni Duiz
(1923-2013)


La scritta di colore rosso nella sala mensa del cantiere
Dà oggi a noi la cotidiana manna, sanza la qual per questo aspro diserto a retro va chi più di gir s'affanna.
(Dante Alighieri - Purgatorio - Canto XI)


Parole di Renato Fornasaro
23 Luglio 2010 - Si sono ritrovati dopo 42 anni gli ex dipendenti del Cantiere Navale Felszegi di Muggia. Con grande emozione hanno ammirato le foto delle "LORO" navi con un Gran Pavese che faceva da cornice e sventolava allegro a ricordare una vita di lavoro trascorsa insieme e da non dimenticare. Si sono dati appuntamento all’anno prossimo.

Ringrazio gli amici Alex, Angela, Roberto, Renato, Alberto, Christian, Noemi, Giuliano e tanti altri, oltre gli amici di Naviearmatori.net per aver contribuito con notizie e materiale fotografico e ringrazio pure tutti coloro che mi hanno scritto per ringraziarmi di aver voluto ricordare con questa pagina il Cantiere Felszegi che, come ho avuto il piacere di scoprire, sta ancora nel cuore di molti.
Paolo Carbonaio

La pagina è sempre in allestimento e sarò grato a chi vorrà contribuire con immagini, dati e notizie sul Cantiere Felszegi e sulle sue navi.

Per contattarmi:
paolo.carbonaio@gmail.com
Note: Le immagini pubblicate sulla pagina del Felszegi sono di: Giornalfoto (Ts), Foto Mioni (Ts), Foto Pittia (Muggia), Foto Pozzar & Figlio, Foto Scherbi, Ugo Borsatti, Com. Sergio de Luyk, Vincenzo Annuario, Stefano Paganelli, mio padre Bruno Carbonaio o mie, gentilmente concesse da ex dipendenti del cantiere o loro familiari, oppure reperite on line. Alcune notizie, immagini e specifiche tecniche, oltre che dal mio archivio personale, sono state ricavate on line anche da:
Associazione Marinara Aldebaran
www.naviearmatori.net
www.shipspotting.com
www.miramarshipindex.org.nz
www.shipsnostalgia.com
www.photoship.co.uk/
www.naviecapitani.it/
www.scheepsfotoruilbeurs.web-log.nl/
www.histarmar.com.ar/
www.a-f-s.it/index_file/EDRA.htm
www.navymar.com/
www.hugohein.com/
www.vesseltracker.com/en/Home.html
www.marinetraffic.com
7seasvessels.com/
www.naviecapitani.it
www.wrecksite.eu/wrecksite.aspx
www.atrieste.eu
www.wellandcanal.ca/
www.ferry-site.dk
www.andimar.spanishspotters.com/
www.laspiaggia.eu/documenti/agosto2010.pdf
www.global-international.com/
www.quaiat.it/
www.yachtworld.dk/
www.drucklufttechnik.de/
www.simplonpc.co.uk/Italia.html
en.wikipedia.org/wiki/MS_Sapphire
digilander.libero.it/casellidomenico/album__fotografico.htm
www.sirpac-fvg.org/
www.sjohistoriska.se/
www.diveplanet.org/
www.vidamaritima.com
Italiano/Inglese
Cantiere navale
Shipyard
Nave cisterna
Tanker
Nave gasiera
Gas Carrier
Nave da carico
Cargo ship
Nave da carico
alla rinfusa
Bulk Carrier
 
Nave da carico misto
di oli minerali
Oil Carrier
Rimorchiatore
Tug
  
Nave traghetto mezzi per mezzi
gommati e ferroviari
Ship Roll-on/Roll-off (Ro-Ro)
Nave traghetto
passeggeri
Ferry
Nave passeggeri
Passenger ship
 
 Nave da crociera
Cruise ship
 
Pontone gru
Crane barge
 Motobetta
chiatta
Barge
Bacino di carenaggio
Dry dock
Costruttore
Shipbuilders
Costruzione numero
Yard number
Impostata
keel laid
Propietario Armatore
Owner
Varata
Launched
Consegnata
Delivered
Venduta - ceduta
Sold
Noleggiata
Chartered
Rinominata
Renamed
In disarmo
Scrapped
Arripata - alata
Beached
Demolita
Broken up (BU)
Incendiata
Fire
Incagliata
Stranded
Affondata
Sunk
Naufragata
Wrecked
Naufragio
Sinking
Relitto
Wreck
Dislocamento
Displacement
Portata lorda (TPL)
Deadweight tonnage
(DWT)
Stazza netta (TSN)
Net tons (NT)
Stazza lorda (TSL)
Gross tons (GT)
Lunghezza fuori tutto
(LFT)
Long overall (LOA)
Lunghezza fra le
perpendicolari (LPP)
Length between
perpendiculars (LBP)
Larghezza fuori
fasciame
(LFF)
Breadth
Immersione
Draught
Apparato motore
Macchina
Engine
Machinery
Cavalli vapore (CV)
Horsepower (HP)
Eliche
Propellers
Velocità in nodi (nd)
Speed in knots (knt)
Scafo
Hull
Chiglia
Keel
Sovrastrutture
ponti
Deks
Stive
Holds
Cisterne
per il carico
Tanks
Equipaggio
Crew
Passeggeri
Passengers
Bandiera
Flag
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