i
commenti - le interviste - gli incontri
Hathor,
fra le onde della storia. Letteratura d'evasione con un pizzico di autobiografia
Sullo sfondo del mare, nella finzione come nella vita, perché
è proprio su questo immenso e inquieto elemento della natura
che si delinea il romanzo d'esordio del triestino Paolo Carbonaio, "uomo
di mare per vocazione" che con lo pseudonimo di Humbert di Charbon
ha pubblicato per l'editore Ugo Mursia il recentissimo "Hathor"......Il
tutto tra sparatorie, tempeste, agguati, nelle atmosfere di vecchi bar
esotici che ricordano il clima di "Casablanca". Ma soprattutto
tra le onde degli oceani che decidono del destino dell'uomo. Così,
la scelta convinta del registro di scrittura, è propria del romanzo
d'evasione...
Sui mari del mondo. La libertà
di navigare del capitano Peter Perkin
Hathor, dea egiziana della fecondità, è anche il nome
dell'imbarcazione di Peter Perkin, che avrà bisogno di molti
voti augurali per tutte le traversie che dovrà attraversare alla
ricerca del necessario per vivere per sé e per il suo equipaggio
e per mantenere a galla quel vecchio legno disastrato......Se vi preparate
per una crociera a vela, a motore o anche su una nave di linea, questo
è il libro ideale da infilare nella vostra sacca da viaggio,
poiché la lettura scorre velocemente......Nella prosa di Humbert
du Charbon ci sono tutti gli elementi che esaltano la vita sul mare:
le notti stellate in cui il cielo sembra punteggiato da tante lampadine,
lo sciabordio dell'acqua sui fianchi della barca, il caldo soffocante
di ogni giorno con il ponte che scotta...
Le ultime novità in libreria. Du
Charbon
A poco a poco la "Hathor" diventa la casa, il punto di riferimento,
un mezzo attraverso il quale guadagnare una nuova identità. Battezzarla
equivale a ribattezzare se stessi. Essa, vera protagonista del romanzo,
per sua stessa funzione incline ad un movimento senza sosta, incarna
e realizza il desiderio di libertà del suo equipaggio, per il
quale non esistono obiettivi, se non temporanei, né porti definitivi.
Ogni traguardo raggiunto non è che un punto di partenza, dal
quale salpare nuovamente verso l'ignoto......E' facile affezionarsi
a questo gruppo di non eroi, che pensano e agiscono con spontaneità:
sono reali, bel lungi dall'essere perfetti... Questa loro umanità
li rende più accettabili, meno distanti da noi di quanto in genere
appaiano i personaggi da romanzo... ...Un romanzo che si presenta scritto
in modo estremamente chiaro e pulito, attingendo da un repertorio linguistico
di tipo marinaresco accessibile anche ai non esperti in materia. Con
uno stile secco ed asciutto, privo di lirismi e di compiacimenti stilistici,
Humbert du Charbon, pseudonimo sotto il quale si cela il triestino Paolo
Carbonaio ci propone un "romanzo del mare" baciato dal sole
africano, che ci sentiamo di consigliare a chi ama l'avventura e l'atmosfera
della vita di bordo
Hathor sui mari dell'Africa orientale
L'Editrice Mursia ha pubblicato di recente un romanzo che vede il mare
come fondale per una storia coinvolgente dove le avventure nell'Africa
orientale mettono in luce gli intramontabili valori dell'uomo. Hathor
è il titolo del volume di Humbert du Charbon, pseudonimo dietro
il quale si cela un autore italiano dal grande talento narrativo...
Hathor
Nasce dall'esperienza della sua vita, questa storia che l'autore, imbarcato
come mozzo a quattordici anni, ha scritto prendendo spunto dall'atmosfera
di vita di bordo che si respira nei mari africani. È la storia
di Peter Perkin che, acquistato un dhow, l'imbarcazione tipica del Mar
Rosso, decide di cambiare vita e di navigare insieme all'astuto Abdul,
al gigantesco Malik ed al cane Alì, il vecchio equipaggio della
sua barca. Uniti dal caso, i quattro scoprono di avere la stessa sete
di avventura e di libertà, che solo il mare può soddisfare.
Così diventano inseparabili e si lanciano nelle imprese più
rischiose: dal trasporto di armi in Sudan, all'appoggio ad uno sceicco,
per recuperare il trono usurpato, all'inevitabile salvataggio di una
ragazza che era stata rapita. Un susseguirsi di episodi avventurosi
e drammatici, con numerosi colpi di scena, che li portano ad affrontare
personaggi ambigui e malvagi o le forze ostili della natura che li circonda.
Ma "Hathor", il loro dhow, con la sua velocità e la
sua robustezza, saprà sempre toglierli d'impaccio, insieme ai
loro compagni del momento.
Un nuovo romanzo firmato da du Charbon.
Dalle acque di casa nostra a quelle calde del Mar Rosso
Questa volta, però, l'avventura s'interseca con i misteri esoterici
di riti iniziatici che professano valori di pace, giustizia e soprattutto
di fratellanza universale. Paolo Carbonaio conserva anche in questa
sua seconda fatica il ritmo tipico dell'avventura: colpi di scena frequenti
e meditate attese che catturano l'attenzione del lettore, ma la sua
caratteristica, e quindi il suo stile, emerge dalle puntuali descrizioni
di situazioni ambientali, o di motivazioni psicologiche che supportano
l'evoluzione della trama......Senza dubbio egli è un romanziere,
ma la vocazione creativa potrebbe portarlo molto vicino alla sceneggiatura
cinematografica o televisiva......Dalle mosche e dalle zanzare di Massaua
alla navigazione costiera del Mar Rosso, dallo scontro armato con i
"cattivi" allo slancio eroico del fido Alì, dalle lezioni
storiche ed esoteriche su una città morta all'incontro con i
diretti successori dei cavalieri Templari e, ancora, duelli intervallati
dalle riflessioni acculturate di Abdul: sono tutte infinite scene di
un unico film......L'autore poi dimostra di conoscere il mare, la navigazione
e quanto piace a chi ama frequentare questo fondamentale elemento del
nostro pianeta.
Hathor, voglia di libertà e di
avventure nel Mar Rosso
Con la Hathor ed i suoi uomini, l'autore fa viaggiare i suoi lettori
dalle lamiere arrugginite di una vecchia Liberty incagliata sull'arida
costa araba del Mar Rosso, alla città morta di Suakin e da qui
nel Sinai, la terra dove l'uomo incontrò Dio. E' una navigazione
piena di forti emozioni, alla ricerca di due antiche spade appartenute
ai Cavalieri Templari ed ai seguaci della setta degli As-Shashin...E'
la voglia incontenibile di non subire la vita, ma di conquistarla ora
per ora, attimo per attimo. E' il mondo di "Hathor" senza
confini, razze o religioni, padroni o servi. Come l'acqua del mare e
come il pensiero che non si possono imprigionare. E' quella voglia di
libertà che ognuno di noi cela dentro
Mar Rosso
I quattro dell'Hathor" tornano a colpire e questa volta duramente
contro avversari rappresentati da sanguinari terroristi che cercano
di ostacolare i loro intenti......Azione ed ambiente sono gli elementi
vitali di questa storia che ha momenti di vera suspense, e i protagonisti
sono figure scolpite nella roccia.
Dalle onde dell'Oceano alla letteratura
Tra le onde impazzite di un ciclone nasce "Oceano"
..E'
il seguito della saga del vecchio e glorioso dhow arabo Hathor e del
suo equipaggio
..Avventura è il vento che riempie le vele
e tiene in movimento la loro inesauribile voglia di vivere
.In
un susseguirsi pressante di scontri e situazioni dense di pericoli,
i nostri amici riusciranno anche stavolta a salvare la pelle e a far
trionfare la giustizia per ritrovarsi, infine, nuovamente su quel mare
che li unisce e rafforza la loro vera ricchezza, l'amicizia.
Abita in città il novello Salgari
- Vita e opere di Paolo Carbonaio, prolifico scrittore di romanzi d'avventura
e di mare
E' un intrigo internazionale lo scenario nel quale si muove il nuovo
romanzo di Humbert du Charbon....Questa volta il capitano Peter Perkin
e gli altri avventurieri della sua ciurma tra i quali c'è l'immancabile
cane Alì, sono alle prese con una nave carica di diamanti, contesa
tra sovietici e giapponesi nelle calde acque dell'oceano indiano....Come
in una avventura alla James Bond, ritagliata e trasportata nelle cornici
note agli amanti di Salgari e Conrad, inizia in un lungo braccio di
ferro, condito di imboscate, sparatorie, battaglia, per il possesso
dei diamanti. Tirato quasi a forza in mezzo alla vicenda, l'equipaggio
di Perkin, seguendo il suo ideale di giustizia, riuscirà a guidare
la storia verso il suo lieto fine facendo risaltare il legame d'amicizia
che tiene unito l'equipaggio di Hathor.
Missione in India - Un viaggio in barca
verso la nuova maturità
Con Missione in India, edito dalla Mursia si conclude la cosiddetta
"Saga di Hathor", un ciclo di quattro romanzi che, nel corso
degli anni, hanno visto il protagonista, Peter Perkin, navigare combattere
ed affrontare mille pericoli a bordo di un vecchio dhow, nei mari orientali,
con l'aiuto dei fedeli Malik, Abdul e Alì. Questa volta è
il passato a ritrovare Peter Perkin, che smette di nascondersi e di
fuggire, decidendo di affrontarlo, pronto a difendere il suo futuro.
L'amore che lo ha sostenuto in tanti anni, il dolore che si è
coltivato dentro, non è più lo stesso, ma si è
trasformato nel fantasma di qualcosa che il tempo ha ormai dissolto.
Un amore tenuto in vita perché creduto indispensabile per la
sopravvivenza. Alla fine del viaggio Perkin ritrova la serenità
e con essa la vera libertà, quella dentro di sé. Comprende
anche che se essa ha bisogno di spazi infiniti come gli oceani, deve
prima essere dentro di noi, nelle nostre idee, nel nostro sincero e
irrefrenabile bisogno di migliorare e per poterla comprendere e vivere
è necessario conoscere noi stessi, i nostri limiti e le nostre
potenzialità.
Missione in India, come i precedenti romanzi, è l'ultima opera
di Paolo Carbonaio, un ex navigatore dai mille interessi, con uno pseudonimo
abbastanza curioso, Humbert du Charbon. Ora però è giunto
il momento di riappropriarsi del suo nome e, con esso, della sua identità
di autore italiano.
Un'identità che, naturalmente, non aveva mai rinnegato, ma che
ora più che mai può e deve riaffermare. La tragica attualità
di alcuni temi trattati nei suoi romanzi, le motivazioni che sostengono
le trame dei romanzi ed i realistici tratti psicologici dei personaggi
ci offrono lo spunto per un approfondimento. Stilos lo ha intervistato:
|