Trieste - la riviera di Barcola con i Topolini

Con la costruzione della nuova strada costiera (1921-28) venne aperto nel 1926 il bagno popolare CEDAS, nel 1934 fu ingrandito con l'aggiunta di un padiglione riservato agli uomini. Molti bagnanti continuavano ad "andar sulla scoiera", dove al tempo era vietata la balneazione. Per arginare il fenomeno, nel 1935 il comune fece costruire, quattro padiglioni (due per gli uomini e due per le donne), con terrazze semicircolari. Questi nuovi stabilimenti furono chiamati "TOPOLINI". Vennero costruiti al di sotto del livello stradale, in modo da non impedire a chi transitava sulla strada, la visuale del golfo. In quell'occasione venne istituito un servizio di autobus per migliorare i collegamenti con i bagni comunali; con un biglietto unico veniva offerto un servizio combinato tram più autobus. Si dimostrarono ancora insufficienti a contenere la massa estiva dei bagnanti, e negli anni successivi furono costruiti altri padiglioni e vennero fatte altre modifiche, trasformando la riviera barcolana, sino a Miramàr, in uno spazio balneare pubblico gratuito. Riguardo l'origine del nome si trovano due ipotesi, potrebbe derivare da "Topo", un' imbarcazione originaria della laguna veneta, ma molto usata nel mare di "Barcola, oppure dal fatto che questi stabilimenti balneari sono costituiti da dieci terrazzamenti semicircolari accoppiati a due a due e dall'alto ricordano la forma delle orecchie di Miky Mouse, il nostro Topolino. (Fonte Margherita Tauceri)
La riviera di Barcola i Topolini: Tra il rione di Roiano e il Castello di Miramare già dai tempi dei romani si stendeva una zona di villeggiatura lungo il mare. Era disseminata di ville e terme private. Nei secoli che seguirono vi sorsero alcune residenze di campagna dei ricchi possidenti triestini. La strada costiera che porta al Castello di Miramare fu costruita per volere di Massimiliano che fece costruire anche il castello. Nel 1886 fu inaugurato il bagno Excelsior seguito negli anni a venire da altri stabilimenti balneari e società sportive.
I Topolini, raffigurati nelle foto, sono stabilimenti balneari unici nel loro genere in tutta Europa che si estendono dalla riviera di Barcola fino alle porte della citta’ e hanno come caratteristica delle terrazze semicircolari, rialzate rispetto alla strada, dove ogni estate si svolge la vita diurna e notturna della città. Negli anni, hanno subito diversi interventi di ristrutturazione con i loro accessi al mare, gli scogli e la lunga passeggiata che li unisce e sono diventati il simbolo della Trieste balneare. I Topolini sono piazzole di cemento dalla forma semicircolare (come le orecchie del famoso topo disneyano) da cui deriva la denominazione.

Negli anni Trenta, con l'occasione dell'apertura della strada costiera, si sistemò ulteriormente la riviera barcolana. Fu eretta la barriera frangiflutti, la sede stradale fu elevata, furono piantati filari d'alberi (tamerici = resistenti alla salsedine) con lo scopo sia estetico che di protezione dalla salsedine e furono costruiti i bagni di mare "topolini" del 1935.

Il Tamarix L. è un genere di piante della famiglia delle Tamaricaceae, originario delle zone sabbiose e salmastre di India, Cina ed Europa meridionale. Il nome del genere deriverebbe dal nome francese del fiume Tamaris che scorre nella zone dei Pirenei. Come piante ornamentali nelle zone rivierasche, per viali o gruppi isolati nei giardini, o come siepi frangivento nelle zone ventose vicino al mare; si adattano anche alla coltivazione in vaso sui terrazzi. Gradiscono esposizioni soleggiate, terreno sciolto leggero, tollerando anche quelli salmastri. (Fonte Dino Cafagna)




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