Trieste - il Castello di Miramare

La statua dell’Amazzone a cavallo si erge sulla balaustra della scalinata che mette in collegamento il piazzale antistante il Castello con la pineta retrostante. Il gruppo scultoreo, realizzato dalla ditta berlinese Moritz Geiss, è una riproduzione in zinco dell’Amazzone combattente di August Kiss, che si trova all’entrata dell’Altes Museum di Berlino. L’amazzone è a dorso di un cavallo ed è ritratta nell’attimo concitato del combattimento contro una pantera. Sotto il gruppo scultoreo si colloca una fontana, con un mascherone maschile e quattro vasche digradanti. (WWF-CARTOGUIDA storico-artistica)

Sotto:
STORIA: La Beata Vergine di Grignano, protettrice dei naviganti, e l'Arciduca Ferdinando Massimiliano. In un giorno d’estate del 1855, mentre stava veleggiando al largo di Sistiana, sul bragozzo di guerra "Madonna della Salute", Massimilianod’Asburgo, arciduca d’Austria e fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe, fu sorpreso da un improvviso e violento fortunale, con forti raffiche di bora, che lo costrinse a trovare con fatica un fortuito riparo proprio in una insenatura della baia di Grignano, dove fu ospitato nella umile casa del pescatore Mihael Daneu. La storia ci racconta come, il mattino dopo, passata la tempesta, colpito dalla bellezza selvaggia della zona e dallo splendido panorama, abbia deciso di far costruire un castello, a cui darà il nome di Miramar, proprio sul promontorio a picco sul mare, dove cioè la terra e l’azzurro mare si uniscono, per stabilirvi la propria residenza, tanto sognata, “nido d’amore costruito invano”, come canterà più tardi Giosuè Carducci. Convinto che la miracolosa Madonna di Grignano, protettrice dalle burrasche dei pescatori e in generale dei naviganti, avesse interceduto per la sua salvezza, egli, marinaio e cattolico, volle collocare, come ringraziamento, ma anche come felice gesto propiziatorio, l’immagine della Madonna sull’alta torre del suo castello. Egli quindi commissionò all’artista veneziano Angelo Cameroni, uno dei più apprezzati scultori del tempo, una statua della Madonna. L’opera denominata Stella del Mare (“Ave Maris Stella”), una scultura in pietra bianca d'Orsera, alta 1,8 metri, quindi a grandezza naturale, fu collocata sulla facciata di ponente della torre del castello, a circa tredici metri d’altezza, poggiata su di un piedistallo, in una nicchia, sotto l’orologio, dallo sfondo azzurro, impreziosito da delle stelle dorate in rilievo. La Madonna è raffigurata con le braccia protese verso il mare nell’atto di guidare e proteggere i naviganti e porta sulla fronte una stella dorata, che con il riflesso del sole avrebbe dovuto essere scorta anche da lontano. (Fonte Dino Cafagna)

L'Arciduca Ferdinando Massimiliano commissionò all'artista veneziano Angelo Cameroni, scultore molto apprezzato nella nostra città, una statua che rappresentasse la Madonna da collocare all'esterno del castello di Miramar. Esistendo ancora la quietanza di pagamento di 600 fiorini d'argento firmata dall'artista, possiamo conoscere la data esatta in cui avvenne la consegna dell'opera denominata Ave Maris Stella, il 15 aprile 1860. Per poter meglio collocare temporalmente il fatto, ricordiamo che i lavori per la costruzione del castello iniziarono il 1° marzo 1856 e nel dicembre del 1860 Massimiliano con la consorte Carlotta del Belgio (sua sposa dal 27 luglio 1857) presero alloggio al pianoterra dell’edificio, le cui parti esterne erano terminate mentre gli interni ancora in fase di allestimento.
La scultura alta 1,8 m in pietra bianca d'Orsera venne realizzata per essere collocata sulla facciata di ponente della torre del castello, poggiata su di un piedistallo sagomato in modo da riprendere il motivo delle mensole poste sotto le torrette e con alle spalle una nicchia dallo sfondo tinteggiato di azzurro, decorato da un rilievo di stelle dorate. La Madonna è raffigurata con le braccia protese in segno di protezione dei naviganti, porta sulla fronte una stella, un tempo dorata, e dal capo le scende un manto drappeggiato con cadenze lineari che incornicia la figura composta.
Si pensa che con la scelta di questa immagine l'Arciduca abbia voluto onorare la Madonna di Grignano, guida e protezione dei naviganti, per render grazia a quanto avvenuto nel 1855 mentre stava veleggiando sul bragozzo di guerra "Madonna della Salute": dopo un'improvvisa tempesta con forti raffiche di bora trovò un fortuito riparo proprio nella baia di Grignano, dove fu ospitato nella casa del pescatore Mihael Daneu. La tradizione vuole pure che al mattino, colpito dalla bellezza selvaggia della zona e dallo splendido panorama, abbia deciso di far costruire un castello sul promontorio a picco sul mare per stabilirvi la sua residenza. (Fonte: trieste segreta.blogspot.com)




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