Trieste - la Baia di Sistiana

Sistiana è una frazione del comune sparso di Duino-Aurisina in provincia di Trieste. Il toponimo deriva dal latino Sixtilianum. Abitata in epoca protostorica (sono presenti in zona tre castellieri), secondo molti studiosi fu proprio questa località ad ospitare il primo insediamento latino della provincia di Trieste. In essa vi sarebbe anche stato uno scontro armato tra le truppe romane provenienti da Aquileia e la popolazione autoctona degli Histri. Durante la dominazione romana la località accoglieva i patrizi tergestini che vi si recavano per la villeggiatura, tanto che alla periferia del paese vi sono i resti di una villa. Nella baia erano state aperte, nel II secolo, alcune cave che servivano per la costruzione e l'ampliamento delle vicine città, anche se probabilmente la baia stessa venne utilizzata come porto da popolazioni pre-romane già dal II secolo a.C. Nel corso del Cinquecento divenne teatro di controversie confinarie tra i signori di Duino e il Comune di Trieste. All'epoca la località veniva chiamata anche Cessiana o Cisigliano. Alla fine dell'Ottocento fu dato impulso al turismo con la costruzione di alberghi (Strandhotel, Parkhotel) nella baia, portandola ad essere con Grado una delle più rinomate località della Venezia Giulia asburgica.

Nel corso della prima guerra mondiale la baia venne utilizzata come base della marina austrungarica, mentre nel corso della seconda fu base di sommergibili della Kriegsmarine tedesca.
Oggi è la frazione maggiormente abitata del comune; è posto al suo interno l'insediamento di Borgo San Mauro, sorto e sviluppatosi negli anni cinquanta e sessanta per ospitare i profughi istriani. Dal piazzale antistante la sede dell'ufficio turistico (intitolato al celebre asso triestino dell'aviazione austrungarica Gottfried von Banfield), dove si trova il monumento agli Schützen della III compagnia austriaca, inizia il sentiero Rilke, che prende il nome dal poeta austriaco Rainer Maria Rilke e che prosegue per circa 2 km lungo la riserva naturale delle falesie di Duino. (Da Wikipedia
)
Sopra a destra: Il Park-hotel un tempo meta per le vacanze balneari dell’aristocrazia dell’epoca, probabilmente venne costruito su commissione del principe della Torre e Tasso tra 1906 ed il 1909, fu realizzato su cinque livelli, con struttura portante in mattoni pieni e solai prevalentemente in legno. L'accesso era stato concepito da nord per lasciare il fronte mare libero alla disposizione delle stanze. Le camere di maggior pregio stavano nelle torri laterali, le stanze a sud erano provviste di grandi terrazze con ringhiere in ferro battuto con motivi liberty, la sala da ballo la cucina e la sala da pranzo si trovavano nella dependance ed erano raggiungibili attraverso un collegamento coperto. Credo che sia rimasto in funzione fino agli anni '40, durante il periodo del Governo Alleato venne occupato dai soldati inglesi, nel 1956 per qualche mese ospitò dei profughi istriani. Attualmente dopo essere stato completamente abbandonato è un rudere, leggo su un Piccolo del 2012 che la proprietà era stata acquistata nel “pacchetto ex Cava” già nel ’92 dagli attuali proprietari di Portopiccolo, a vederlo oggi, se esisteva l'intenzione di restaurarlo sembra che ci sia stato un cambio di programma. (Fonte: Margherita Tauceri)



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