Trieste - Il Castello di Miramare


La darsena

I monti della Carnia e Monfalcone visti dal castello

La scalinata che porta alla darsena
La Cappella di San Canciano, con il crocifisso scolpito nel legno della nave Novara, posta nel Parco di fronte al Castelletto.
La SMS Novara è stata una fregata a propulsione mista vela-vapore della k.u.k. Kriegsmarine, nota per aver compiuto la "Spedizione Novara" attorno al mondo tra il 1857 e il 1859 e successivamente per aver trasportato l'arciduca Massimiliano e la moglie di Carlotta a Veracruz, nel maggio 1864, per essere incoronati imperatore e imperatrice del Messico. Alla Morte di Massimiliano, catturato e fucilato a Querétaro dai repubblicani di Benito Juàrez, la Novara riportò la sua salma a Miramare che da qui fu poi tumulata a Vienna nella cripta dei Cappuccini.
Il crocefisso scolpito con il il legno della fregata “Novara” che riportò nel 1868 la salma di Massimiliano d'Asburgo a Trieste, venne dedicato nel 1900 a Massimiliano da suo fratello minore Ludovico Vittore. Verrà collocato all’interno della cappella di San Canciano. Una semplice chiesetta a pianta rettangolare dedicata al martire di Aquileia, che da documenti risulta esistente già al 1328. Il 18 aprile 1366 il patriarca di Aquileia Marquardo, vi officiò la sua prima messa. Nel 1818 la chiesa risulta essere ancora in piedi, ma scoperta. Si tratta dell'unica costruzione preesistente alla realizzazione del parco di Miramare, inglobata poi nello stesso. Oggi rimangono i ruderi - (Fonte: Margherita Tauceri)
Nel parco di Miramare ci si può imbattere nei ruderi di questa cappella dedicata a San Canciano, martirizzato nei pressi di Aquileia sotto l’impero di Diocleziano. Secondo alcuni autori (Kandler) la chiesetta a pianta rettangolare risulterebbe conservare tracce di una costruzione esistente già nel 1328, quando il patriarca di Aquileia Marquardo, vi officiò la sua prima messa. La presenza di ruderi inglobati tra la florida vegetazione era un elemento romantico molto ricercato nei giardini dell’ottocento, come anche il recupero di elementi scultorei e architettonici sparsi. A questa concezione ovviamente si ispirò anche Massimiliano. Nell'abside è conservata una croce scolpita con il legno proveniente dall'albero di maestra della fregata Novara, che riportò nel 1868 la salma di Massimiliano d'Asburgo a Trieste, posta in disarmo nel 1899; l’opera scultorea fu dedicata nel 1900 a Massimiliano da suo fratello minore l’arciduca Ludovico Vittore. (Fonte Dino Cafagna – Trieste che non c’è più)



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